Presentato il progetto ideato da Silb-Fipe-Confcommercio e Cia: il 27 agosto una serie di iniziative nel territorio per far conoscere l’enogastronomia locale TipiCi da spiaggia per promuovere la tradizione enogastronomica del nostro territorio. Lamanifestazione, ideata a livello nazionale dal Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani e a livello locale da Confcommercio Marche e Cia Marche, è stata presentata questa mattina nella Sede Direzionale Confcommercio Marche Centrali in via Sandro Totti 12 ad Ancona.
Con TipiCi da spiaggia la cultura del ‘Made in Marche’ arriva direttamente sotto l’ombrellone con la rassegna di cibo che nella nostra regione si terrà sabato 27 agosto quando negli stabilimenti balneari aderenti al Sib si svolgeranno una serie di iniziative volte alla promozione della tradizione enogastronomica italiana. Protagonisti chef, ristoratori e agricoltori locali che racconteranno, e faranno assaporare, la storia del territorio e dei prodotti tipici. In pratica la bellezza dei nostri litorali associata alla degustazione di specialità locali (vini, formaggi, olio, frutta, ecc.), e qualsiasi altro prodotto della nostra terra per rendere la vacanza unica ed esclusiva. L’obiettivo è quello di far conoscere i luoghi e apprezzarne le specialità locali associando il territorio della vacanza ai prodotti tipici valorizzando il connubio mare e cibo che, da sempre, costituisce il sinonimo perfetto di vacanza.
“L’abbinamento Agricoltura-Turismo – ha spiegato il Direttore Generale Confcommercio Marche Massimiliano Polacco nel corso della conferenza stampa –, è molto importante per valorizzare i prodotti e il territorio a livello turistico per questo abbiamo deciso di coinvolgere i nostri stabilimenti balneari che aderiranno da sud a nord. Ci saranno iniziative a Lido di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Numana, Ancona, Falconara Marittima e Senigallia pertanto avremo diversi eventi nel litorale marchigiano nel corso dei quali si abbinerà l’offerta degli stabilimenti balneari alla cultura enogastronomica”.
Molto soddisfatto dell’iniziativa anche il Presidente Cia Marche: “La promozione e la valorizzazione del buon cibo nelle imprese balneari attraverso l’incontro e il racconto diretto degli stessi agricoltori – ha detto Alessandro Taddei Presidente Cia Marche –, è un’opportunità ulteriore per far conoscere il nostro grande patrimonio enogastronomico composto da moltissimi prodotti agroalimentari tradizionali che raccontano saperi e sapori del territorio e il lavoro dei nostri agricoltori”.
Le iniziative si terranno il 27 Agosto alle 18:00 presso gli chalet:
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LIDO DI FERMO Chalet Ondina - Via Lungomare Fermano
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PORTO SAN GIORGIO Chalet Windsurf – Lungomare Gramsci
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PORTO SANT’ ELPIDIO Chalet Papillon – Lungomare Porto Sant’ Elpidio / via trieste (di fronte al civico 73)
- Mirella Gattari Presidente Donne in Campo ( Associazione della impreditoria femminile)
- Nevio Lavagnoli Presidente ANP (Associazione Pensionati)
- Bianchi Luca Presidente AGIA (Giovani Agricoltori)


Cristiano Fini è il nuovo presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani per i prossimi 4 anni.
Imprenditore modenese, di Castelfranco Emilia, 50 anni, è stato nominato oggi dall'VIII Assemblea elettiva, riunita a Roma presso il Teatro Eliseo e composta da 399 delegati, in rappresentanza dei quasi 900 mila iscritti in tutt'Italia e succede a Dino Scanavino. Agrotecnico, Fini è il titolare di un'azienda agricola e vitivinicola con 13 ettari investiti a vigneto biologico, già presidente di Cia Emilia-Romagna dal 2018 e, precedentemente, di Cia Modena. Fa parte del Consiglio di amministrazione di Cantine Riunite Civ ed è stato membro della Giunta Camerale di Modena. "
Stiamo attraversando una fase davvero complicata - ha spiegato Fini - eppure il nostro settore, con tutte le difficoltà resta uno dei cardini dell'economia nazionale. Il valore aggiunto dell'agricoltura italiana, pari a 33 miliardi circa, resta il più elevato dell'Ue. Il sistema agroalimentare, nel suo insieme fa il 15% del Pil. Ecco perché possiamo e dobbiamo lottare, rimettendo al centro le nostre priorità, le nostre battaglie". Per il neo presidente servono azioni precise su larga scala, come una politica energetica nazionale ed europea che cerchi di calmierare i costi e le speculazioni, oltre a misure a sostegno delle filiere produttive, messe in ginocchio dagli incredibili rincari produttivi e dall'instabilità dei mercati. Ma soprattutto occorre una redistribuzione del valore lungo la filiera".
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