Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trova il buon vino.
Leonardo Da Vinci
Benvenuti a tutti e grazie di aver accettato il nostro invito a conoscere e scoprire le meraviglie archeologiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.
Nella regione plurale e dei mille campanili, siamo oggi a presentare un progetto unico che vede quattro cantine con storie e percorsi diversi unirsi per produrre un vino speciale con la stessa etichetta. Eravamo abituati al piccolo e bello vista la SAU media della nostra regione, ma nel tempo si è trasformato in piccolo e bello ma non sostenibile. Il Deviango è la dimostrazione che piccolo è bello e anche sostenibile grazie all'unione di intenti. La rete di impresa, la filiera ed ogni altro metodo che unisce esperienza, idee, capacità, sacrifici , prodotti, razionalizza i costi e ha più forza nella promozione e volumi nei mercati, deve essere il metodo per affermarci, farci conoscere e ottenere un reddito dignitoso, necessario a garantire il presidio e la tutela ambientale oltre che prodotti sani.
Nulla abbiamo da invidiare ai grandi vini francesi, molto abbiamo da invidiare invece alla loro promozione. Se la nostra terra ci regala grandi vini grazie ai nostri agricoltori e alla loro sapiente opera, il nostro impegno deve essere univoco e pressante per una promozione più complessiva e coinvolgente in ogni settore. A mio avviso nessun prodotto riesce ad essere ambasciatore di un territorio come un calice di vino.
In un calice di vino troviamo non solo il vitigno, ma il territorio in ogni sua sfaccettatura; il Deviango non si può produrre ovunque, nonostante il sangiovese sia un vitigno molto comune, e le influenze sull'uva, di composizione e di altitudine del terreno, termiche e climatiche sono gli elementi essenziali per ottenere il grappolo da selezionare alla vendemmia. Tecniche enologiche diverse fanno il resto. I cocktail che i ragazzi prepareranno avranno un DNA della valle dell'Aso, come i finger food abbinati.
Con questi presupposti è stato naturale e semplice pensare a un coinvolgimento più ampio possibile delle altre meraviglie che abbiamo a disposizione, come questo sito archeologico. Vogliamo promuovere e far conoscere il brand Marche, il nostro paradiso della valle dell' Aso, perchè vogliamo guardare avanti ma avendo ben presente la nostra storia e sapendo dove le nostre radici sono piantate, esattamente come una vite che trae ogni nutrimento dal terreno e dona frutti rigogliosi.
Per concludere, voglio farvi partecipi della prima cosa che ho pensato quando ho conosciuto Gabriele, Nico, Marco e Roberto in occasione di un evento, quattro giovani sorridenti, propositivi e che sprizzano voglia di impegnarsi da ogni poro.....ecco, ho pensato, finalmente anche noi nelle Marche abbiamo i Barolo Boys.
Anche loro erano quattro, piccoli e medi produttori di Barolo che hanno rivoluzionato e migliorato la vita degli agricoltori, e non solo, delle Langhe.
A metà degli anni ottanta, grazie a questi visionari agricoltori, utilizzando metodi agronomici ed enologici diversi da quelli tradizionali, sono riusciti a far conoscere il Barolo sia a livello nazionale che internazionale trascinando in questa ascesa non solo gli altri vini locali come il Nebbiolo, il Barbera o il Dolcetto, ma portando un grande valore alle terre delle Langhe.
La Valle dell'Aso per le Marche deve diventare come le Langhe per il Piemonte, ci impegneremo in tal senso, e quale migliore auspicio se oltre all'assessore e alle autorità in questa sede è
presente un piemontese DOC, quale è il nostro presidente Scanavino?
Il servizio di presentazione dell'evento a ETV - Marche
Giornata intensa a visitare le aziende Cia con l'assessore MircoCarloni. Birrificio Jester di ErriMorlacca , produzione di frutta e verdura della Valdaso con SimoneSonaglioni e Gianfranco Vagnoni , la oliva tenera ascolana della cooperativa Caserosse. Infine pranzo all'agriturismo "Il Gigante" di Vagnoni Liliana e il confronto con VitoRicciotti e MarcoRanelli sulle problematiche che gli allevatori affrontano giornalmente.
Concludiamo 2 giorni intensi e proficui che ci hanno dato la possibilità di presentare all'assessore sia le ricchezze del nostro territorio ma anche i problemi delle nostre aziende .