Start and go per l'edizione 2013 di Giardineggiare, la kermesse dedicata al Florovivaismo ed in particolare alla valorizzazione del paesaggio e del Giardino mediterraneo resa possibile grazie alla sinergia e alla volontà d'intenti del Comune di Grottammare, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), Confagricoltura, Coopagri e Marche Flor. Nell'ambito del convegno e terzo appuntamento della Biennale del Giardino Mediterraneo “I paesaggisti e l'idea mediterranea. Le scuole di paesaggio si confrontano sul tema del giardino mediterraneo” previsto per venerdì 28 giugno a partire dalle ore 9,30, tutti i curiosi e gli addetti ai lavori avranno modo di conoscere le proposte creative ideate dai designer delle Università in gara. Dal respiro nazionale, con uno sguardo al panorama internazionale, la kermesse quest'anno amplifica il suo profilo multimediale e partecipativo. Durante i lavori del convegno “I paesaggisti e l'idea mediterranea” verrà ufficialmente inaugurato il click day, ovvero accedendo al sito del distretto florovivaistico di Grottammare tutti potranno conoscere in anteprima i disegni dei progetti in gara. Solo i partecipanti al convegno però, potranno avere un imprinting sulla argomentazione dei lavori e condividere l'analisi delle migliori proposte che accederanno di diritto all'ultima fase della Biennale del Giardino mediterraneo in programma dal 24 luglio a l'11 agosto. “L'esposizione dei giardini mediterranei quest'anno punta da un lato a presentare al grande pubblico la filiera florovivaistica come filiera di produzione del paesaggio italiano ed al ruolo del paesaggista e della sua formazione universitaria all’interno di essa. Dall’altro – ha detto l'arch. Sergio Martellucci, coordinatore della Biennale del Giardino Mediterraneo - alla sostenibilità reale nella progettazione degli spazi verdi pubblici e privati, proponendo dei modelli che diano indicazione circa: la semplicità e l’economia di impianto e gestione del verde, il rispetto dell’ambiente urbano ed extraurbano, il rispetto delle identità paesaggistiche e colturali dei luoghi come recupero di tradizioni stratificate nelle sistemazioni a verde delle aree mediterranee di costa”.  Non a caso anche il nuovo logo di Giardineggiare evoca volutamente un richiamo al territorio e alla natura che lo contraddistingue. Il marchio 2013 del festival è caratterizzato dai colori tipici delle essenze arboree autoctone e fa delle componenti naturalistiche come il mare un elemento chiave che completa la caratterizzazione di uno paesaggio unico nel suo genere. Partecipazione e apprezzamento anche da parte delle istituzioni del Comune di Grottammare, rappresentate per l'occasione dall'assessore Daniele Mariani e il Sindaco Enrico Piergallini il quale ha dichiarato "Con questo convegno entreremo nel vivo di Giardineggiare 2013, una delle iniziative princiali della nostra stagione turistica. I cittadini e i turisti, infatti, potranno vedere finalmente l'eccellenza del florovivaismo grottammarese e soprattutto le elaborazioni progettuali, la creatività e la bellezza che il nostro territorio, in collaborazione con le università italiane, può generare". “Il florovivaismo è una risorsa preziosissima per il nostro territorio – commenta infine Pino Santori Presidente Marche Flor – si tratta di un'eccellenza che ci caratterizza e che deve essere valorizzata come tale affinchè possiamo farla leggere come grande opportunità di business per i giovani imprenditori”.

Scatordino

Con 146 scatole di legno per le frutta si creano le sedie e i luoghi per le piante mediterranee. Creando la forma di una scalinata si crea un luogo interattivo ed amichevole dove intrattenersi.

Valeria Escobar, Luciana Piementel

Mediterraneum Overturing

 

L'idea è quella di ribaltare il concetto di verticalità e orizzontalità del giardino mediterraneo, andando a creare la parete e il pavimento di una stanza a cielo aperto nel contesto urbano. Il giardino verticale raccoglie nelle gronde, le erbe aromatiche che solitamente crescono in orizzontale nella macchia mediterranea bassa. Il giardino orizzontale è costituito dall'uso insolito dell'edera e della bouganville utilizzate come tappezzanti a terra piuttosto che come rampicanti su muri come avviene nei giardini classici.

 

Elisa Picariello, Claudia Vannile

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Giardini segreti nello spazio Urbano

L'idea progettuale nasce dalla volontà di riproporre il giardino  formale (perimetrato e definito da una suddivisione geometrica degli spazi) tipico delle ville storiche presenti nel vecchio incasato di Grottammare. nella piazza, attraverso una rivisitazione in chiave moderna. Il fulcro dell'intero progetto ruota attorno alla definizione di due ellissi posti in contrapposizione tra loro e progettati affinché ciascuno dei due rappresenti il negativo dell'altro. L'ellisse realizzato con un'unica essenza ad alto fusto. completamente vuoto all'interno. fatta eccezione per le sedute. e nel quale il visitatore potrà sdraiarsi sul prato sintetico e prendere contatto con lo spazio. altro non è che il negativo dell'ellisse realizzato con varie essenze completamente pieno a definizione degli spazi e delle sedute. Il progetto così come concepito si sviluppa attorno alla contrapposizione creata dai due ellissi quasi a creare una sorta di gioco tra "l'invisibile" ed il "colore", tra il "vuoto' ed il "pieno"; contrasto che oltre ad essere definito nell'espressione visiva è evidente anche dal punto di vista espressivo e sensoriale. L'idea è quella di un chiaro e forte segnale che si sviluppa attraverso il semplice ma incisivo concetto di contrapposizione dei due ellissi. l'obiettivo che si vuole perseguire è quindi quello di attirare l'attenzione solo su questo contrasto; idea resa ancora più forte ed azzardata dal fatto di non intervenire in nessuna altra maniera sulla piazza. Unica eccezione sarà fatta dalle due monofore. nelle quali verranno sistemate rispettivamente una sola betulla, a testimonianza d'ellisse "alto e vuoto" e un mix di essenze simbolo dell'altro ellisse "basso e pieno". il tutto per evocare ed accentuare il collegamento tra la chiesa e la piazza. particolare attenzione sarà prestata al tema dell'ecologia. del rispetto dell'ambiente e al concetto di riutilizzo; a questo proposito le sedute verranno realizzate con materiale di scarto proveniente da cantieri. quali le bobine utilizzate per avvolgere i cavi elettrici.

Annalisa Moroni, Mauro Reali, Sofia Ripanti

 

Il sesto senso

L'idea del progetto e' partita dall'intento di voler valorizzare i cinque sensi. La vera ispirazione e' arrivata pensando a colei che dei sensi ne ha fatto un cult : "alice nel paese delle meraviglie". Gli elementi principe del progetto sono dei vasconi in legno verniciato di colore. a seconda delle esigenze. nei quali vengono inserite varie tipologie di piante che permetteranno al pubblico. adulto e piccino. di immergersi in un mondo di fantasia. dato dalla possibilità' di toccare. annusare. sentire. assaggiare e guardare. Il valore aggiunto viene dato dal nostro "sesto senso" ossia dal cambio di prospettiva che si avverte dall'importante presenza decorativa di fiori di altezze elevate che danno e creano la sensazione di essere molto piccoli rispetto ad essi. quindi di trovarsi. proprio come alice, in un prato di margherite giganti. Inoltre questi mega - fiori creeranno un gioco di ombre sui vasconi e sulla piazza sottostante. Il percorso da seguire viene indicato a terra da nastri adesivi di colori diversi a seconda del "senso che si voglia seguire.

Agnese Gabellieri, Alice Zoppi


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Calipso

Il concept del giardino è legato agli elementi luce e calore del Mediterraneo, in particolare ai concetti di aridità del paesaggio ma anche di fertilità; Si vuole riflettere la dolce prigionia di Ulisse a Ogigia, dove il giorno rimpiangeva Itaca e la notte Calipso gli faceva dimenticare Penelope. li specchi sono il calore che non si vede, se non nelle piante e nella luce, ma che da volto alla vegetazione di questo mare. Di giorno la luce toglie alle piante più acqua di quanta non ne abbiano avuta, di notte la brezza tocca persone e fronde; di giorno si cerca il riparo, di notte si va a guardare il mare. e due fasce vegetali, formate per un lato da miscanthus e per l'altro da rosmarino e timo serpillo sono sono intervallate da piccoli gruppi di elicriso e da coppie di specchi in alluminio uniti da sottili barre metalliche.

Anacleto Francesco Cecchetti, Florence Denarie, Dan Iele Stefano


Quint’Essenza

“Ripensare il mediterraneo inteso come luogo in cui l'uomo riscopre un'antica alleanza con la natura “

Il progetto parte dalla riscoperta della tradizione alchemica ed erboristica, dalle antiche tecniche di utilizzo di estratti e i loro innumerevoli effetti sull'uomo. Ci troviamo dunque dinnanzi a tradizioni molto diverse ma accomunate da un elemento centrale ovvero l'essenza naturale, sia essa fonte di magia o di cura. Vediamo dunque come esista un atavico flusso tra uomo e natura, fatto di scambi, di scoperte e di reciproche conquiste che esulano da una visione esclusivamente fisionomico-naturalistica del mediterraneo. Proprio per l'unicità di questo rapporto si creano nell'insieme delle quinte vegetali che raccontano funzioni e aneddoti di vario genere delle specie usate. Le quali dunque non sono vincolate ad un significato statico ed estetico ma esprimono la loro storia attraverso l'uomo. Da qui il titolo scelto "quintessenza" che allude sia all'elemento fisico teatrale sia al concetto alchemico dell'etere.

Attardi Giulia, Sanfelice di Monteforte Clemente

 

Sbarchi clandestini

Molte delle specie botaniche che abitano il Mediterraneo sono state introdotte dall'uomo. Il nostro giardino temporaneo vuole evidenziare il rapporto tra paesaggio e viaggio. In quest'ottica le piante alloctone diventano i clandestini del paesaggio, Viaggiatori non accettati. Dopo un lungo viaggio in mare i più fortunati approdano. Si preparano a popolare una terra dalla quale altri prima di loro erano salpati. Ripensare il mediterraneo: non più un insieme stabile e chiuso ma un sistema contaminato e aperto.


Di Lorenzo Felicioni, Francesco Fumagalli e Elisa Lumaca.

 


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Apertura Lavori e Saluti del Sindaco Enrico Piegallini

 

http://www.youtube.com/watch?v=cTHLJbsBhJ8

 

intervento del Coordinatore della Biennale Prof. Sergio Martellucci

 

http://www.youtube.com/watch?v=mWyR9m2uqwY

 

Università di Genova - prof. Francesca Mazzino

 

http://www.youtube.com/watch?v=f15gcIGjgOY

 

Università di Ancona e Bologna - prof. Minelli Alberto

 

http://www.youtube.com/watch?v=MFOqHjfO4qI

 

Università di Firenze - Dott. Ilaria Burzi

 

http://www.youtube.com/watch?v=lCVQrHDfzDY

 

Università di Reggio Calabria- prof. Vincenzo Gioffrè

 

http://www.youtube.com/watch?v=EsrwBaNYbkY

 

Università di Roma - prof. Fabio di Carlo

 

http://www.youtube.com/watch?v=4wasvngQvA4

 

Università di Palermo - prof. Manfredi Leone

 

http://www.youtube.com/watch?v=UXQ5oUg5sDI

 

Conclusioni - Ass. Prov.le Agricoltura Giuseppe Mariani

 

http://www.youtube.com/watch?v=97CP_tVeCsI