Una delegazione di agricoltori della CIA di Ascoli Piceno ha partecipato alla MACFRUT Mostra Internazionale di impianti, tecnologie e servizi per la produzione, condizionamento, commercializzazione e trasporto degli ortofrutticoli di Cesena. Gli agricoltori hanno potuto conoscere le tecnologie relative alle nuove varietà ortofrutticole, alle macchine e i mezzi tecnici per la produzione ed infine le attrezzature relative alla selezione e al confezionamento.

 

Numerosi  agricoltori della CIA di Ascoli Piceno ha partecipato ad  un viaggio a Bari presso la Fiera Agrilevante, la fiera specializzata più importante del centro e sud Italia. Gli agricoltori hanno cos' potuto mettere a confronto le varie tecnologie e conoscere le soluzioni piu’ avanzate visitando i cinque padiglioni e l’area esterna in cui si sviluppa la rassegna. Ad Agrilevante erano in mostra trattrici, macchine operatrici e attrezzature per ogni tipo di coltivazione, nonche’ tecnologie per la lavorazione, trasformazione, conservazione e confezionamento dei prodotti soprattutto delle filiere olivicolo-olearia, vitivinicola e ortofrutticola.



 


      

 

 

Il presidente della Cia di Ascoli Piceno ha partecipato a  Lecce alla terza Conferenza economica organizzata da CIA nazionale. Numerosi i partecipanti all’incontro aperto  da una relazione del presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi e seguito poi dagli   interventi di Luca Zaia ministro delle Politiche agricole, di  Paolo De Castro presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, di Paolo Russo  presidente della Commissione Agricoltura della Camera, di Alfonso Andria  vicepresidente della Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato  e di Dario Stefano, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia.

Diversi gli spunti di riflessione nella relazione di Giuseppe Politi,  segnala il presidente della Cia di Ascoli Piceno – Massimo Sandroni – in particolare l’analisi fatta sulla azione politica  del Governo Italiano che nel complesso  risulta debole ed ha un impatto economico marginale sul mondo agricolo. Sia i  sei decreti anticrisi, che  la finanziaria 2010 denotano un taglio di risorse per gli agricoltori di circa 550 milioni di euro l’anno e l’annullamento dell’intervento dello Stato sulle assicurazioni agevolate.

Interessanti anche le proposte del presidente nazionale di dare attuazione ai decreti delegati sulla regolazione dei mercati, di revisionare le  leggi sulle organizzazioni di produttori, e promuovere l’associazionismo e la contrattazione interprofessionale al fine di mitigare le difficoltà che gli agricoltori incontrano nella commercializzazione delle produzione agricole

Il presidente Sandroni riporta infine la conclusione di Politi che afferma “ è necessario porre l’agricoltura e le imprese al centro delle politiche agricole. Lo dice il G8 e lo sostiene, fin dall’inizio del suo mandato, il ministro Zaia. Bene. Condividiamo. Traduciamo questa affermazione in fatti”.
Ancora giù il prezzo del grano duro e le imprese del comparto agricolo sono di nuovo costrette a fare i conti al ribasso, aggravando un bilancio già di per sé difficile. “La diminuzione di altri 2 euro del prezzo di vendita del grano duro, registrato nell’ultimo andamento della Borsa dei cereali -commenta il presidente CIA provinciale Massimo Sandroni- desta preoccupazioni nel settore. Un comparto quello cerealicolo che da sempre cerca di rispondere con propositività alle crisi, ma che riscontra di nuovo la penalizzazione per fattori esterni alle capacità dell’imprenditore. E’ necessario attivarsi con interventi adeguati, innanzitutto dichiarando lo stato di agitazione della categoria: promuovendo incontri sul territorio con gli agricoltori, i cittadini, le istituzioni pubbliche per poi arrivare a partecipare ad una grande mobilitazione regionale”. Inoltre, ribadisce Sandroni, “La situazione, non era positiva già di partenza: appena due mesi fa le stime aggiornate della produzione di frumento duro, fornite dal ministero dell’Agricoltura, parlavano di una perdita consistente del raccolto rispetto alla campagna precedente (di circa il 45 per cento): un crollo della produzione determinato sia da questioni climatiche, sia dal fatto che erano state coinvolte nella semina minori superfici proprio per via dell’andamento oscillatorio del mercato, era già fin troppo evidente come i costi di produzione sarebbero stati ben più alti dei profitti, dal momento che produrre un ettaro di grano costa ad un agricoltore oltre 900 euro, mentre i ricavi non superano i 570”

 

La CIA di Ascoli Piceno accoglie con favore la emanazione della Legge regionale 7 luglio 2009 n. 16, “Norme a sostegno del consumo dei prodotti di origine regionale”, ritenendolo un passo importante per valorizzare  la filiera corta dei prodotti agroalimentari marchigiani.

Una risposta a molti agricoltori che fanno un prodotto genuino, di qualità che non  viene valorizzato o meglio remunerato adeguatamente dalla GDO.

La norma  concede contributi ai soggetti pubblici che garantiscono, nei servizi di ristorazione collettiva, l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali in misura non inferiore al 50 per cento, in termini di valore dei prodotti agricoli, anche trasformati, complessivamente utilizzati su base annua.

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