Bando di servizio civile regionale marche 2014
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Per la prima volta anche l’INAC delle Marche vedrà finanziato un suo progetto annuale di servizio civile da 4 posti “Sportello Anziani Marche”, per le sedi provinciali di Ancona (1 posto), Ascoli Piceno (1 posto), Macerata (1 posto) e Pesaro-Urbino (1 posto).
La durata del servizio civile regionale è pari a 12 mesi per un impegno di 25 ore settimanali su 5 giorni a settimana, con un compenso mensile di 433,80 euro.
Assemblea elettiva ANP Regionale
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http://www.youtube.com/watch?v=kpAJmFID_XA
Mario Massa confermato presidente associazione pensionati della cia provinciale
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Mario Massa è stato confermato all'unanimità presidente Anp – Associazione nazionale pensionati della Cia (Confederazione italiana agricoltori) delle province di Ascoli e Fermo mentre Giannino Nazzari segretario. L'elezione, che si è svolta nei giorni scorsi presso l'hotel Caroline di Offida, è stata anticipata dal primo appuntamento, relativo al ciclo di convegni su “Salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura”, relativo a “Malattie professionali in agricoltura. Quali tutele?”. L'incontro è stato occasione per approfondire, con i lavoratori e datori di lavoro, la tematica legata agli infortuni e alle malattie professionali in agricoltura con particolare attenzione agli aspetti della prevenzione. Al simposio, organizzato dalla Cia di Ascoli e Fermo e dall'Inail sede di Ascoli, hanno preso parte tra gli altri: Ugo Marcelli presidente Cia provinciale, Fabio Mattioli consulente sicurezza sul lavoro Ambient Srl, Giuseppina Bomba dirigente medico legale Inail Ascoli, Bruna Marzetti responsabile prevenzione Inail Ascoli e Alessandra Budini funzionario Assam. L’Assemblea elettiva della ANP Marche, in relazione alle problematiche previdenziali e socio-sanitarie ha illustrato alcune proposte che interessano sia i pensionati sia gli imprenditori agricoli. Tra le proposte relative al settore socio-sanitari vi sono: - la sanità deve rimanere un servizio pubblico; forte impegno sia per eliminare o contenere in tempi minimi le liste di attesa sia per eliminare o ridurre il costo dei ticket, con l’introduzione sia dell’ISEE sia delle fasce di reddito; garantire ed assicurare nelle aree rurali servizi sufficienti ed efficienti per far fronte alle necessità di primo intervento nei presidi esistenti; sostenere con contributi adeguati le famiglie che accudiscono in casa gli anziani non autosufficienti incrementando il fondo per l’assegno di cura e per l’A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata). Per quanto concerne le proposte per il settore previdenziale l'Assemblea elettiva ha evidenziato: - eliminare ogni discriminazione basata sull’appartenenza a categorie lavorative (lavoro dipendente e lavoro autonomo) durante la vita attiva; garantire un livello pensionistico accettabile; intervenire con decurtazioni sulle max pensioni per creare un fondo ad integrazione delle pensioni minime; rivedere, e, quindi, diminuire il carico fiscale dei pensionati tra i più alti in Europa; rivedere l’attuale sistema di calcolo delle pensioni (contributivo) il quale porterà ad incrementare a dismisura la fascia di povertà dei futuri pensionati per cui è necessario aumentare le attuali aliquote di rendimento.
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VI Assemblea Elettiva della CIA Provinciale
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Con un forte segno di continuità, nella giornata di oggi venerdì 24 gennaio è stato confermato alla Presidenza della Confederazione Italiana Agricoltori delle province di Ascoli e Fermo Ugo Marcelli, agricoltore ascolano, già presidente della cooperativa Case Rosse a Poggio di Bretta. Nel corso della sesta assemblea elettiva alla quale erano presenti tra gli altri, Antonio Canzian vicepresidente Regione Marche, Domenico Brugnoni vicepresidente nazionale CIA, Mirella Gattari Presidente CIA Regionale, il Direttore della Cia di Ascoli e Fermo Massimo Sandroni, è stato predisposto un documento con le proposte della CIA volte ad assicurare lo sviluppo agricolo del Piceno.
Promozione e tutela della biodiversità a garanzia del Made in Italy, nuovo controllo e gestione dei danni causati al territorio dagli attacchi degli animali selvatici e maggiore semplificazione amministrativa sono le chiavi per dare al comparto agricolo maggiori opportunità di crescita e garanzia delle eccellenze prodotte dal nostro territorio.
La tradizione storica legata alla salvaguardia e promozione delle tipicità enogastronomiche locali infatti ha permesso al Piceno e al Fermano di continuare ad offrire opportunità imprenditoriali a quanti, uomini e donne, hanno continuato a credere nel lavoro nei campi riuscendo a portare avanti, grazie al supporto della CIA, importantissimi progetti di recupero delle referenze ortofrutticole quali la pesca della Valdaso, l'oliva tenera ascolana e il cavolfiore verde.
Nel corso dell'assemblea non sono mancate le proposte fatte alle istituzioni per cooperare al fine di risolvere la gravosa situazione nella quale molti agricoltori sono venuti a trovarsi a causa della presenza dei danni provocati dagli attacchi degli animali selvatici. Occorre una nuova e più efficace attività di gestione e controllo istituzionale per assicurare un mix di interventi per tutelare le funzioni di carattere economico e sociale del territorio che deve partire da una modifica legislativa a livello nazionale e quindi regionale.
Non ultima la rinnovata necessità di una reale e concreta semplificazione amministrativa che permetta agli operatori del comparto agricolo di operare in maniera agile e snella di concerto con la Pubblica Amministrazione.
“Tre capisaldi del programma “tutela della Biodiversità picena e fermana e del Made in Italy, minore burocrazia e, salvaguardia del territorio dai danni ambientali – ha detto Ugo Marcelli Presidente CIA Ascoli e Fermo – saranno i presupposti del nuovo mandato presidenziale consapevole che il settore agricolo può essere il protagonista del rilancio economico del nostro territorio. Come associazione intendiamo garantire il nostro supporto in tutti i livelli istituzionali, nel pieno rispetto dei ruoli e competenze, per evitare il ripetersi di errori commessi in passato nella gestione di enti nei quali gli agricoltori avevano ben poca voce in capitolo come ad esempio le cantine sociali e Cooperlat solo per citarne alcune.”
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