Quale accordo con Powercrop?
In questi giorni sono apparsi numerosi articoli sulle testate locali sull'impianto a biomasse che la Powercrop intende realizzare a Fermo. Gli articoli riportano le dichiarazioni del presidente di Powercrop Raimondo Cinti , su un accordo/convenzioni con il mondo agricolo. Credo che il sig. Cinti si riferisca ad un accordo preso su un determinato impianto, in una specifica situazione economica ed in un determinato periodo temporale. Non ritengo pertanto come presidente della CIA di Ascoli Piceno e Fermo di potermi ritenere d'accordo a qualsiasi tipologia di impianto fino a quando non sia a conoscenza nel dettaglio della tipologia di progetto presentato e sulla origine della biomassa che venga utilizzata.
Il presidente della Cia di Ascoli Piceno
Dott. Agr. Massimo Sandroni
Manovra inefficace e confusa
"Una manovra, inefficace e confusa che ridurrà i consumi e non prevede misure per la crescita. Così valuta Il presidente della Cia di Ascoli e Fermo -Massimo Sandroni- il maxiemendamento sul quale il governo ha posto il voto di fiducia ed esprime forti preoccupazioni per un futuro carico di grandi incertezze. “L’Iva maggiorata -avverte il presidente della Cia- allontana la crescita e deprime i consumi. Un aumento che andrà a sommarsi ai rincari delle materie prime, in particolare il petrolio. La manovra, quindi, produrrà un effetto contrario di quello che tutti auspicano: la recessione”. “Provvedimenti sbagliati che avranno -rimarca Politi- effetti devastanti anche per il settore agricolo che non solo farà i conti con la scontata flessione dei consumi, ma vedrà crescere anche i costi che già adesso per le imprese sono opprimenti. Per non parlare delle conseguenze immediate per alcuni comparti come quello del vino che con l’aumento dell’Iva al 21 per cento subirà un pesante colpo. E questo in una fase dove le vendite in Italia stanno registrando una costante diminuzione”.
“Non si possono esprimere giudizi positivi -conclude il presidente della Cia, quando si ha a che fare con una manovra penalizzante e mortificante, che non riserva alcuno slancio verso la crescita. Per questo rinnoviamo un giudizio estremamente critico.
Fiera di Castel di Lama 2011
Un premio alle Imprenditrici alla fiera di Castel di Lama.
Grande successo per la prima edizione del Premio RAP 2011 destinato alle imprese agricole condotte da imprenditrici. Prima della consegna del premio ha destato interesse il convegno organizzato da CIA e Copagri sulla evoluzione della imprenditoria femminile in agricoltura nell'arco di tempo che va dall'unità d'Italia ai giorni nostri. Interessanti e coinvolgenti gli interventi dei relatori che si sono succeduti sul palco in particolare Mario Polia, Olimpia Gobbi e Egea Latini che con competenza hanno mostrato l'evoluzione e il ruolo di primo piano che le donne hanno sempre avuto nel mondo rurale marchigiano. La premiazione presieduta da Massimiliano Orsini e Luca Sardella è stata accolta con grande soddisfazione dalle imprenditrici che ricordiamo sono state:
Beatrice Goroni. di Castignano Gisella Salvucci di Offida, Daniela Pelicelli di Montemonaco, Franca Santini, Stefania Scia manna di Roccafluvione, Clara Marcelli di Castorano, e Graziella Traini di Montedinove.
Con questa iniziativa – dice Sandroni presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli Piceno e Fermo – abbiamo valorizzato il ruolo femminile in agricoltura e premiato alcune aziende che si sono contraddistinte per il loro impegno e per l’attività che svolgono. Queste aziende come la maggioranza delle imprese in rosa appaiono dinamiche, innovative ed efficienti, propense alla multifunzionalità, ovvero a considerare la produzione come una delle attività dell’azienda, alla quale affiancarne altre, verso le quali la donna ha una innata familiarità come per esempio l’accoglienza, la cucina, le preparazioni alimentari, le lavorazioni artigianali legate alla vita dell’antica azienda contadina. Sono convinto che una crescente affermazione di imprenditrici agricole, con il loro apporto di idee e di proposte può sicuramente contribuire ad una svolta in grado di aprire al settore prospettive nuove e più incoraggianti.
Distretti rurali e agroalimentari di qualita` la giunta ha approvato la proposta di legge
Con la proposta di legge approvata intendiamo offrire ai territori marchigiani che lo vorranno, la possibilita` di costituirsi in distretto rurale o agroalimentare di qualita` e di essere riconosciuti secondo criteri e procedure stabiliti dalla Regione, cosi` come prevede la legge statale. La costituzione dei distretti va intesa come opportunita` che i territori regionali possono cogliere anche a fronte di agevolazioni fiscali, amministrative e finanziarie previste dalla normativa dello Stato. I distretti rurali e agroalimentari rappresentano una grande opportunita` per il consolidamento dell'immagine di una regione dove la qualita` e` diffusa. Qualita` percepita in modo crescente da turisti e visitatori, anche grazie al lavoro di valorizzazione che realizziamo da anni'. Cosi`, il vicepresidente e assessore all'Agricoltura, Paolo Petrini, commentando la proposta di legge sui distretti rurali e agroalimentari di qualita`, approvata dalla Giunta regionale e presentata all'esame dell'Assemblea legislativa. La Regione Marche ha avviato la riflessione sul tema dei distretti rurali affidando all'Inea ' Istituto nazionale di economia agraria - nell'ambito delle attivita` dell'Osservatorio agroalimentare delle Marche, un primo studio che ha avuto come obiettivo quello di verificare la fattibilita` dei distretti rurali attraverso l'analisi su alcune aree pilota, con la compartecipazione di due gruppi di azione locale (GAL). Sulla base di quella esperienza di studio e degli stimoli provenienti dal territorio, la Regione Marche ha successivamente proposto all'Inea di sviluppare una proposta di legge regionale che consenta il riconoscimento di quei territori che si propongono come distretti rurali o distretti agroalimentari di qualita`. 'La proposta di legge emersa ' sottolinea Petrini - e` coerente con gli strumenti gia` attivi piu` strettamente connessi all'approccio distrettuale nel rurale, in particolare l'approccio Leader, il programma europeo che ha visto le Marche tra le best practice a livello nazionale, e l'approccio di filiera, su cui la Regione ha investito molto negli ultimi tempi ed e` stata elaborata in collaborazione con le parti sociali piu` direttamente interessate'. La proposta di legge prevede l'obiettivo generale di promuovere lo sviluppo rurale, facilitando l'integrazione tra i diversi settori economici, garantendo la sostenibilita` ambientale e valorizzando le realta` locali. Prevede poi la definizione dei distretti, andando oltre i riferimenti normativi statali ed estendendo ai distretti rurali la dimensione interregionale. Vengono, quindi, stabiliti i requisiti per il riconoscimento dei distretti rurali, ovvero coerenza territoriale delle produzioni agricole, coesione economica, attivita` di valorizzazione, qualita` territoriale, caratterizzazione paesaggistico-ambientale, capacita` di governance locale. Fissati anche i criteri per il riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualita`, ovvero la presenza di produzioni agroalimentari coerenti con le tradizioni e le caratteristiche del territorio, l'integrazione territoriale, la capacita` di governance locale, l'offerta territoriale. L'attivita` del comitato promotore sara` dettagliata nel regolamento di attuazione, anche se viene gia` previsto che non e` richiesta una determinata forma giuridica. Il soggetto gestore del distretto, invece, puo` costituirsi in una forma societaria o associativa, mentre per quanto concerne il piano di distretto, che sara` poi approvato dalla Giunta, si fa riferimento al regolamento attuativo.(f.b.)
(Fonte: uff. stampa Regione Marche )
Servizi
Assistenza Previdenziale
L'Inac, Istituto nazionale di assistenza ai cittadini, è il patronato della Confederazione italiana agricoltori che tutela gratuitamente i cittadini per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l'assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Esercita l’attività di informazione, di assistenza e di tutela, anche con poteri di rappresentanza, a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei pensionati, dei singoli cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti nel territorio dello Stato e dei loro superstiti e aventi causa, per il conseguimento in Italia e all’estero delle prestazioni di qualsiasi genere in materia di sicurezza sociale, di immigrazione e emigrazione, previste da leggi, regolamenti, statuti, contratti collettivi ed altre fonti normative, erogate da amministrazioni e enti pubblici, da enti gestori di fondi di previdenza complementare o da Stati esteri nei confronti dei cittadini italiani o già in possesso della cittadinanza italiana, anche se residenti all’estero. Il patronato Inac è soggetto del privato sociale e svolge un ruolo di pubblica utilità nell’avvio e nel consolidamento del sistema integrato di interventi e servizi sociali, nell’ambito non solo delle provvidenze economiche ma anche dei nuovi servizi.
Servizi Tecnici
Il Caa-Centro autorizzato di assistenza agricola è stato costituito dalla Confederazione italiana agricoltori per assistere le aziende agricole nell’espletamento di tutti i procedimenti amministrativi che oggi vengono richiesti sia a livello regionale e nazionale che comunitario. Il Caa-Cia è operativo in maniera capillare su tutto il territorio nazionale con circa 600 sedi territoriali riconosciute ed altrettanti operatori accreditati. Le sedi operative del Caa-Cia operano nel segno di una continuità con la grande esperienza del passato maturata all’interno del Servizio aiuti al reddito della Confederazione, proponendosi come struttura efficiente ed altamente professionale. Il Servizio aiuti al reddito Cia è nato nel 1993 con la prima applicazione della riforma Pac del commissario Ue all’Agricoltura Mc Sherry. Negli anni successivi si è rafforzato ed evoluto fino al raggiungimento degli standard qualitativi dell’ultima campagna, nella quale sono stati erogati il 98 per cento dei contributi richiesti dagli agricoltori associati.
Assistenza Fiscale
Il Caf- Cia S.r.l. è il Centro di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati costituito il 29 dicembre 1992 dalla Confederazione italiana agricoltori, in base alla legge n° 413 del 30 dicembre 1991, articolo 78 e successive modifiche, allo scopo di offrire ai contribuenti, lavoratori dipendenti e pensionati assistenza fiscale. Il Caf-Cia è stato autorizzato a svolgere l'attività di assistenza fiscale con decreto del ministro delle Finanze del 31 marzo 1993, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 83 del 9/4/1993. Esso opera sull’intero territorio nazionale tramite le organizzazioni locali della Confederazione, che sono presenti in tutti i capoluoghi di provincia, in circa 500 sedi zonali ed hanno i propri uffici nella gran parte dei comuni italiani. La presenza capillare e la qualità del servizio offerto hanno consentito al Caf-Cia una progressiva e consistente crescita dell’attività, con un deciso allargamento della platea dei contribuenti assistiti nella presentazione del modello 730, con un incremento delle certificazioni Isee e di quelle reddituali per l’Inps (Red) per i pensionati.
ANP
L’Anp, Associazione nazionale pensionati della Cia, opera per la salvaguardia e la tutela degli interessi dei pensionati e degli anziani in generale. L’Associazione tutela i diritti individuali degli anziani e dei pensionati, in un quadro di solidarietà tra generazioni, sviluppa politiche ed azioni a livello nazionale e locale per la difesa dello stato sociale e per la rappresentanza degli interessi degli anziani nei confronti del Governo centrale, degli Istituti pubblici, delle Regioni, degli Enti locali. L’Anp è presente nel territorio nazionale fin dal 1972 ed ha una sede nazionale e oltre 120 associazioni regionali, provinciali e interprovinciali. Offre ai propri associati una serie agevolazioni di tipo, sociale, ricreativo, attraverso “Carta Serena”, e servizi di tipo amministrativo attraverso il patronato Inac, il Caf-Cia e il “Sistema Cia”. Promuove lo sviluppo e la collaborazione tra le associazioni dei pensionati. In ambito nazionale, aderisce al Cupla (Coordinamento unitario pensionati del lavoro autonomo) e in ambito internazionale aderisce al Fiapa (Fédération Internationale des Associations de Personnes Agées) e al Cera. (Comité europeen des retraites agricoles).
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