“Il Patronato serve!”, il convegno dell’Inac per dare più valore a sussidiarietà e partecipazione. Mercoledì 10 dicembre l’Inac ha organizzato a Roma, presso l’Auditorium della Cia, “Il Patronato serve! Più valore a sussidiarietà e partecipazione”, un’iniziativa che vuole mettere a fuoco l’esperienza positiva del Patronato Inac, la sua capacità di tutelare i diritti dei cittadini, con particolare riferimento alla propria attività nelle aree rurali italiane. Sarà, inoltre, occasione per approfondire e promuovere il valore sociale dell’attività del sistema dei Patronati, soprattutto in questi anni di crisi, e il significativo valore economico per la Pubblica amministrazione. “È vero che il taglio inizialmente previsto di 150 milioni è stato in parte corretto dall'emendamento approvato dalla Camera - ha detto il presidente Inac Antonio Barile-. Ma continueremo la nostra battaglia affinché anche il taglio di 75 milioni venga eliminato del tutto. Perché è ancora a rischio un pezzo importante del sistema dei Patronati, costituito da 12.000 operatori, che potremmo definire la rete più capillare di difensori civici impegnati nella tutela dei diritti sociali, spesso negati. Solo l’Inac, ha ricordato Barile, con 500 sedi, 1.000 recapiti, 685 operatori specializzati e 300 volontari, svolge un’attività immane diffusa sul territorio. La legge di Stabilità sul fondo patronati mette a rischio, anche dopo l'emendamento della Camera, migliaia di posti lavoro e determina una drastica riduzione della capillarità sul territorio, con la chiusura degli uffici più piccoli nelle zone rurali dove neanche gli enti previdenziali sono presenti. “La scelta di depotenziare i Patronati, fino all'impossibilità di sostenersi economicamente, è una scelta sbagliata -ha aggiunto il presidente Cia Dino Scanavino-. Certo oggi la platea è troppo affollata e costituita da molti soggetti scarsamente articolati sul territorio e scollegati da qualunque organizzazione di rappresentanza promotrice vera. E questa è una situazione che va risolta con uno snellimento mirato”.

Aggiornamento del 21 dicembre 2014

Legge di Stabilità, tutto rinviato a maxiemendamento Governo. Taglio ai Patronati ridotto a 35 milioni. La commissione Bilancio del Senato, di fronte all’impossibilità di votare tutti gli emendamenti presentati, ha chiuso i lavori sulla legge di Stabilità senza votare il mandato al relatore. Questo significa che tutti gli emendamenti approvati finora dalla commissione sono formalmente decaduti per essere ripresi, secondo la prassi parlamentare, nel maxiemendamento del governo su cui e stata posta la fiducia sabato. Previsto  un netto contenimento, anche se non l’estinzione, del taglio al fondo Patronati (che passa a 35 milioni di euro dai 150 iniziali);