Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania è stato categorico. «Sulle energie rinnovabili in agricoltura - ha detto - serve una immediata inversione di tendenza, distinguendo tra le iniziative buone e quelle che non lo sono. E nel mirino è finito il fotovoltaico. «Sottrae - ha spiegato Catania - superfici destinate a produrre beni alimentari e ha una ricaduta negativa sugli affitti». Il ministro ha annunciato che affrontera a breve la questione con il collega dell'Ambiente, Corrado Clini, ma la linea e segnata: «stop agli incentivi».
Complessivamente in Italia 33mila ettari coltivabili hanno cambiato destinazione. Massimo Sandroni presidente della Cia di Ascoli Piceno e Fermo sulla questione interviene commentando << che non  va demonizzato  il fotovoltaico, ma a condizione che ci siano dei paletti invalicabili. Ci sono spazi interessanti sui tetti delle stalle, sui magazzini e nelle aree degradate. Si condivide con il ministro  che sono avvenute  grandi speculazioni, che c'e stata una commercializzazione delle autorizzazioni, ed e scesa in campo anche la malavita. Il problema c'e stato ma oggi il decreto 28 che ha recepito la nuova direttiva Ue ha messo un freno importante».