L' Associazione Interregionale Olivi­cola del Medio Adriatico (AIOMA) in collaborazio­ne con Cia (Confederazione ita­liana agricoltori di Fermo e Ascoli) e Copagri hanno  promosso un incontro informativo sul nuovo sistema di estrazione dell'olio denominato «Leopard». Durante l'incontro dimostrazione, i presenti hanno potuto verifi­care le potenzialità di lavorazione del siste­ma con la relativa qualità dell'olio estratto e la tipologia dei sottoprodotti derivanti dalla lavorazione. L'incontro si è tenuto il 10 Novembre  nel Frantoio Agostini, situato nella zona industriale di Valmir di Petritoli, in via Paganelli 48. L'iniziativa di Copa­gri e Cia rientra nell'ambito del progetto «Polpoliva», finalizzato alla dimostrazio­ne delle potenzialità del nuovo sistema di estrazione dell'olio della ditta Pieralisi. Un importante passo in avanti per le aziende agricole del territorio fermano.

 

In merito al dissesto idrogeo­logico anche la Provincia di Asco­li spinge sull'acceleratore. Dopo l'innovativo accordo siglato tra il Consorzio di Bonifica, la Provin­cia di Pesaro Urbino e il Corpo Forestale dello Stato per semplifi­care e rendere più rapidi gli inter­venti di difesa idraulica, i giorni scorsi il neo presidente Paolo D'Erasmo ha incontrato l'ammi­nistratore straordinario del Con­sorzio Claudio Netti. L'obiettivo? Arrivare presto alla firma della convenzione che permetterà di si­stemare i corsi d'acqua minori e prevenire appunto il dissesto idro­geologico. Al summit erano pre­senti anche l'ingegner Riccardo Treggiari e il geometra Marco Del Prete dell'ente deputato alla bonifica, e la consigliera del PD Valentina Bellini. «Con la conven­zione siglata a Pesaro - ha puntua­lizzato l'amministratore del Con­sorzio di Bonifica - si accelerano i tempi di intervento sul reticolo idrografico, definendo una proce­dura autorizzativa semplificata per eseguire i lavori». In concreto, una volta individuati i corsi d'ac­qua minori su cui intervenire, la Provincia (a cui compete la gestio­ne del demanio ìdrico) autorizze­rà i lavori mediante un provvedi­mento omnicomprensivo di tutte le autorizzazioni di sua competen­za. Tale provvedimento avrà dura­ta annuale e varrà per l'intero ter­ritorio provinciale. Il Consorzio di Bonifica delle Marche, in quali­tà di Consorzio Idraulico e riferi­mento per i proprietari dei terre­ni, eseguirà gli interventi di ma­nutenzione dei corsi d'acqua mi­nori previsti dalla convenzione. Al Corpo Forestale dello Stato in­vece, competeranno il controllo e la vigilanza sui lavori, nonché il monitoraggio dei corsi d'acqua e la segnalazione delle criticità idrauliche nel reticolo idrografico provinciale. La convenzione pre­vede anche il coinvolgimento di Agronomi e Forestali (professio­nisti esperti nelle sistemazioni idraulico-forestali, chiamati dal Consorzio di Bonifica come tecni­ci) e soprattutto delle Aziende agricole di presidio (che esegui­ranno materialmente i lavori). (da il Resto del Carlino del 10/11/2014)

La Cia e la sua associazione  giovani partecipano in forze ad Eima, l’Esposizione universale di macchine per l’agricoltura   che si tiene a Bologna Fiere fino al 16 novembre. L’Agia in particolare è stata protagonista   della giornata del 13 novembre, la mattina con il workshop organizzato in collaborazionecon Aiel e Cia, su “#rinnovabiligiovaniagricole - Le energie del futuro!”, incentrato sulle storie d’impresa dei giovani imprenditori per produrre cibo ed energia in modo sostenibile, racconteranno le loro storie d’impresa per produrre cibo ed energia in modo sostenibile: Vincenzo Netti (“Dal seme al serbatoio, come produrre biodiesel in azienda in modo sostenibile”), Piero De Padova (“Dagli uliveti, come produrre extravergine di qualità ma anche pellet e bricchetti a destinazione energetica”), Simone Baglioni (“Dalla gestione del bosco produrre cippato e legna da ardere di qualità”), Daniel Alberto (“Allevare bovini da carne in filiera controllata e produrre biogas”). A tenere le conclusioni del workshop sarà invece il presidente di Aiel Domenico Brugnoni.

 

Si è tenuto a Roma “Fuori dal fango! Gli Stati Generali contro il   dissesto idrogeologico” indetto da #italiasicura, la struttura di missione contro il dissesto   idrogeologico di Palazzo Chigi. Molti gli esponenti del governo, dal ministro dell’Ambiente   Gianluca Galletti al capo della Protezione civile Franco Gabrielli, che hanno annunciato   risorse per 9 miliardi per la messa in sicurezza del Paese e 1.313 nuovi cantieri aperti   entro il 2015. Nell’occasione, la Cia ha evidenziato la totale assenza finora di una politica   organica di difesa e conservazione del suolo, spiegando che troppo poco si è fatto negli   anni per tutelare il territorio da incuria e degrado ed evitare l’abbandono da parte degli   agricoltori, la cui opera di presidio e di manutenzione è fondamentale, soprattutto nelle   aree marginali di collina e di montagna. I terreni coltivati, con quelli boschivi, svolgono un   ruolo essenziale per stabilizzare i versanti e trattenere le acque, ma negli ultimi vent’anni   la cementificazione sfrenata ha cancellato oltre 2 milioni di ettari agricoli. Per questo ora la   politica deve cambiare passo, riprendendo subito la discussione su uso e consumo di suolo, che è fermo alla Camera nonostante i vari ddl.