Ancora giù il prezzo del grano duro e le imprese del comparto agricolo sono di nuovo costrette a fare i conti al ribasso, aggravando un bilancio già di per sé difficile. “La diminuzione di altri 2 euro del prezzo di vendita del grano duro, registrato nell’ultimo andamento della Borsa dei cereali -commenta il presidente CIA provinciale Massimo Sandroni- desta preoccupazioni nel settore. Un comparto quello cerealicolo che da sempre cerca di rispondere con propositività alle crisi, ma che riscontra di nuovo la penalizzazione per fattori esterni alle capacità dell’imprenditore. E’ necessario attivarsi con interventi adeguati, innanzitutto dichiarando lo stato di agitazione della categoria: promuovendo incontri sul territorio con gli agricoltori, i cittadini, le istituzioni pubbliche per poi arrivare a partecipare ad una grande mobilitazione regionale”. Inoltre, ribadisce Sandroni, “La situazione, non era positiva già di partenza: appena due mesi fa le stime aggiornate della produzione di frumento duro, fornite dal ministero dell’Agricoltura, parlavano di una perdita consistente del raccolto rispetto alla campagna precedente (di circa il 45 per cento): un crollo della produzione determinato sia da questioni climatiche, sia dal fatto che erano state coinvolte nella semina minori superfici proprio per via dell’andamento oscillatorio del mercato, era già fin troppo evidente come i costi di produzione sarebbero stati ben più alti dei profitti, dal momento che produrre un ettaro di grano costa ad un agricoltore oltre 900 euro, mentre i ricavi non superano i 570”

 

La CIA di Ascoli Piceno accoglie con favore la emanazione della Legge regionale 7 luglio 2009 n. 16, “Norme a sostegno del consumo dei prodotti di origine regionale”, ritenendolo un passo importante per valorizzare  la filiera corta dei prodotti agroalimentari marchigiani.

Una risposta a molti agricoltori che fanno un prodotto genuino, di qualità che non  viene valorizzato o meglio remunerato adeguatamente dalla GDO.

La norma  concede contributi ai soggetti pubblici che garantiscono, nei servizi di ristorazione collettiva, l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali in misura non inferiore al 50 per cento, in termini di valore dei prodotti agricoli, anche trasformati, complessivamente utilizzati su base annua.

Testo integrale 

 

La CIA di Ascoli Piceno, aderisce alla giornata di mobilitazione per la crisi occupazionale del Piceno, partecipando sabato 19 settembre alle ore 12:30 all'iniziativa dell'Assemblea legislativa delle Marche, che si svolgerà presso la sala dei Savi - Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.

Il  Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche  Bucciarelli si incontrerà  a Palazzo dei Capitani con il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il Presidente della Provincia Piero Celani, i Segretari regionali e provinciali della CGIL, CISL, UIL, UGL, i Presidenti, regionali e provinciali, della CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Coldiretti, CIA, Copagri, Confagricoltura, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, AGCI che sono stati inviati alla riunione straordinaria che ha come unico punto all’ordine del giorno la “Crisi occupazionale nel Piceno”. “Le istituzioni hanno il dovere di essere presenti ed intervenire con tutte le loro forze – ha detto il Presidente Bucciarelli – e il Consiglio regionale si sta adoperando in ogni modo affinché nessun lavoratore, di qualsiasi settore economico, si senta solo in questo momento.”

 

La CIA organizza per il giorno 09/10/2009 una visita all' AGRILEVANTE "Esposizione Internazionale delle Macchine, Impianti, e Tecnologie per la Filiera Agricola -  a Bari.

Si tratta di  uno degli appuntamenti imperdibili per tutti gli operatori del settore. Agrilevante non è perciò solo una esposizione di macchine ed attrezzature per l’agricoltura, ma vuole mettere in mostra tutte le varie fasi della lavorazione dei prodotti: semina, coltivazione, raccolta, trasformazione, conservazione e confezionamento

Per il costo e le modalità di partecipazione potete rivolgervi ai Tecnici dell'ufficio di Grottammare (0735/736466) o di Offida (0736/888039) 

 

Buon successo della tavola rotonda su “Olio Extravergine - Novità su etichettatura e trasformazione aziendale” che si è tenuta nel pomeriggio del 5 Settembre alle ore 16.30 presso la Fiera interregionale dell’agricoltura e della zootecnia di Castel Di Lama. Ad animare l’incontro il tecnico della AIOMA  (Associazione olivicola interregionale del Medio adriatico)  dott. Agr. Fausto Malvolti  il quale ha illustrato  le novità normative legate alla vendita e alla commercializzazione dell’Olio extra vergine di Oliva.  In particolare l’incontro ha affrontato le novità normative, che rendono obbligatoria in etichetta l’indicazione dell’origine dell’olio d’oliva.

 Un provvedimento, per il quale la Cia si è sempre battuta con estrema decisione, che   tutela dei produttori italiani e dei consumatori.  L’indicazione d’origine sull’etichettatura dell’olio d’oliva, già previsto nel nostro Paese e la cui estensione dai paesi Ue era stata anticipata dal commissario Ue all’Agricoltura Mariann Fischer Boel, è un elemento -afferma anche il presidente della CIA, Massimo Sandroni, - fondamentale per dare trasparenza dal campo alla tavola e per difendere e valorizzare il prodotto dalle contraffazioni e dall’assalto dell’agropirateria. E’ un passo importante in difesa dell’olivicoltura italiana che tanto ha investito in qualità e che è stata costretta a fare i conti con produzioni che vengono spacciate come italiane e, invece, si tratta solo di olio ricavato da miscugli diversi e soprattutto da olive provenienti da altri paesi. Un fenomeno, questo, molto diffuso e che ogni anno provoca gravi danni al settore.