Si amplia la proposta delle referenze ortofrutticole che hanno ottenuto la certificazione QM da parte della Regione Marche. Dopo l'avvio dello scorso anno della commercializzazione della pesca della Valdaso qm, questa estate i consumatori potranno gustare numerosi altri frutti del territorio che posseggono gli standard qualitativi necessari per l'attestazione qualità garantita dalla Regione Marche. Di questo si è discusso nell'ambito dell'incontro che ha avuto come protagonisti i principali curatori del progetto quali Pio Geminiani Presidente Associazione Nuova Agricoltura, l'Assessore regionale all'Agricoltura Maura Malaspina, l'Assessore provinciale di Ascoli Piceno Giuseppe Mariani, l'Assessore all'agricoltura per la provincia di Fermo Guglielmo Massucci, i rappresentanti delle amministrazioni comunali locali e Massimo Sandroni Direttore Cia Ascoli e Fermo. Il dibattito “Progetto integrato di filiera – Pesca della Valdaso e Marchio QM” è finalizzato alla divulgazione della valorizzazione del prodotto e del territorio. Attraverso la coltivazione della frutta qm si segue il rigido disciplinare QM approvato dalla Regione Marche secondo un metodo di produzione integrata che assicura la riduzione al minimo dell'uso di sostanze chimiche di sintesi e una razionale gestione dei terreni. Il progetto nato circa tre anni fa, grazie alla sinergia con uno dei maggiori rappresentanti della Grande Distribuzione Organizzata come il Gruppo Gabrielli che ha commercializzato nei suoi punti vendita la pesca della Valdaso sposando le finalità perseguite da Associazione Nuova Agricoltura e dagli altri protagonisti coinvolti, è risultato anche finalista al Sodalitas Award, il prestigioso premio nazionale volto a premiare le iniziative legate allo sviluppo sostenibile. La valorizzazione delle eccellenze dei prodotti del territorio, la caratterizzazione della ruralità marchigiana, la biodiversità, l'ambiente, il paesaggio i valori e i saperi del territorio sono state motivazioni che hanno portato il progetto Pesca della Valdaso tra i finalisti della categoria “Consumo sotenibile” scavalcando di fatto le ben 60 imprese a livello nazionale candidate. “La sinergia tra le imprese agricole e i benefici al consumatore in termini di qualità al prodotto – ha detto Massimo Sandroni direttore della CIA provinciale Ascoli e Fermo – sono aspetti positivi derivanti dalla certificazione qm. Il consumatore infatti è tutelato da un sistema informatico di tracciabità che si accompagna ad una valorizzazione della vocazionalità del territorio.”

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Servizio RAI Tre Marche

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