Grande successo per la VII edizione di “Inac in Piazza per te” sia nel sit-in a Roma, in piazza Montecitorio, che nella nostra iniziativa locale a Castel Di Lama del 9 Maggio. Grande afflusso di cittadini che hanno potuto facilmente aderire alla petizione popolare per modificare la “legge Fornero” che contiene una norma iniqua che sposta progressivamente in avanti la data del “fine lavoro” e l’aggancia alla statistica dell’aspettativa di vita. “Inac in Piazza per te” di quest’anno è nata, infatti, dall’ esigenza di dare voce al disagio di quei milioni di cittadini che vivono nell’ incertezza e nell’ansia di non poter programmare la loro vita futura, non sapendo quanto dovranno continuare a lavorare prima di arrivare alla pensione. Una vera anomalia in un Paese dove proprio nelle aree rurali si concentra il maggior numero delle pensioni minime, dove ogni cittadino perde oltre 190 ore all’anno per adempiere a obblighi burocratici, dove la disoccupazione giovanile supera il 35 per cento e dove l’impoverimento generale è l’unica statistica che bisognerebbe far scendere e invece registra un segno più. Se è vero che molti paesi europei (come ad esempio la Germania) hanno innalzato l’età pensionabile legandola all’aspettativa di vita, è, però, altrettanto vero che gli stessi paesi stanno rimettendo in discussione tale teorema. Tanto più che alcuni studi accreditati stanno dimostrando che, superati i sessant’anni, i lavoratori sono più facilmente soggetti a problemi di salute e patologie. Con il risultato di una minore presenza sul posto di lavoro e maggiori spese sanitarie da parte dello Stato che vanificano i risparmio previsti dalla recente riforma delle pensioni. Per questi motivi la Cia e il suo Patronato Inac ritengono che tale norma venga al più presto modificata e auspichiamo che altri cittadini aderiscano numerosi alla petizione popolare per eliminare un meccanismo inaccettabile.