Tre organizzazioni sindacali, Cia, Confagricoltura, Copagri, e i tre componenti dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentare, che rappresentano in totale 57 mila aziende marchigiane, insieme per parlare con un solo intento ai tavoli istituzionali, promuovere politiche di filiera, l’internazionalizzazione, strategie comuni di sviluppo agricolo e dire no alla burocrazia“Agrinsieme nasce dalla necessità di dare più risposte a tutti i nostri associati – ha detto Giuseppe Politi, presidente Cia e coordinatore nazionale -, di promuovere l’autogoverno, una politica di filiera, di favorire l’ingresso delle imprese e delle cooperative nei mercati internazionali”. Da questi scopi, nasce la volontà condivisa, ufficializzata a livello nazionale a gennaio, ha aggiunto Politi, “di definire strategie comuni di sviluppo agricolo e agroalimentare che possano favorire una crescita economica generale del Paese e della regione Marche insieme a politiche per garantire e migliorare il reddito delle aziende e coop agricole favorendo il collocamento dei loro prodotti sul mercato”. Nelle Marche, ha spiegato Patrizia Marcellini, presidente Fedagri Confcooperative Marche, “Agrinsieme nasce con l’obiettivo di rafforzare il sistema agroalimentare con la necessità di sostenere l’aggregazione delle imprese e delle cooperative, un’azione che chiediamo che venga messa al centro dell’agenda della politica regionale, e l’efficace regolamentazione dei mercati, di sostenere la ricerca e l’innovazione per aumentare la conoscenza e le competenze del mondo agricolo, di sostenere il Made in Marche in Italia e all’estero”. Fra gli obiettivi di Agrinsieme Marche, ha aggiunto la Marcellini, “c’è quello di favorire il ricambio generazionale nelle aziende, di incentivare il mercato del lavoro, di rafforzare gli strumenti per il credito e di promuovere nuovi stili alimentari fra i giovani e nelle scuole”. Un’altra priorità è “la sistematica azione di semplificazione della burocrazia che, anche nelle Marche – ha sottolineato la Marcellini -, sta danneggiando le imprese, obbligate, come nel caso del Piano regionale di sviluppo rurale, a compilare una mole di documenti, un impegno che le scoraggia tutte specie quelle più piccole o quelle che devono effettuare investimenti in un lasso di tempo breve”. All’iniziativa di Agrinsieme Marche, hanno partecipato Nevio Lavagnoli, presidente Cia Marche, Giovanni Bernardini, presidente Copagri Marche, Sandro Scotucci, vicepresidente Confagricoltura Marche, Teodoro Bolognini, responsabile regionale di Legacoop Marche Agroalimentare, Massimo Serena, Agci Marche.
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