Cronostoria della Alluvione nelle Marche
20/10/2011
Intervento straordinario alluvione ' la giunta proroga i termini .
Su proposta dell'assessore alle Attivita` produttive, Sara Giannini, la Giunta regionale ha prorogato i termini per la richiesta degli interventi di credito agevolato per le piccole e medie imprese, predisposti a fronte dell'alluvione del marzo scorso. 'Abbiamo fissato il nuovo termine al 31 dicembre, come richiestoci dalle categorie economiche ' commenta la Giannini - per dare massima possibilita` di attuazione agli interventi che abbiamo approvato per far fronte ai danni causati alle imprese dall'alluvione dello scorso marzo. Un evento a cui il Governo nazionale non ha ancora dato risposta. Le Marche non hanno infatti avuto la stessa considerazione data alla Basilicata, nonostante il decreto del 10 marzo 2011 del presidente del Consiglio dei ministri, avesse dichiarato il medesimo stato di emergenza per entrambe le Regioni'. A seguito degli eventi atmosferici dello scorso marzo la Giunta regionale aveva subito attivato un fondo di garanzia di cinque milioni di euro, gestito dai confidi regionali, che consente alle imprese danneggiate di ottenere finanziamenti agevolati per far fronte alle necessita` della ricostruzione. Provvedimento reso necessario dal fatto che alla dichiarazione di emergenza del Consiglio dei Ministri ancora oggi non e` seguito nulla. L``atto della giunta regionale e` intervenuto sull``urgenza relativa alle piccole e medie imprese, che hanno avuto complessivamente danni per 60 milioni di euro. Il fondo di garanzia consente di sviluppare una provvista finanziaria a favore delle imprese che oscilla tra i 40 a i 50 milioni di euro. (fonte Regione Marche)
ANCONA, 08/09/2011
Niente soldi per l'alluvione del marzo scorso alle Marche.
''Con un emendamento alla manovra anticrisi introdotto di straforo al Senato - denuncia il deputato del Pd Massimo Vannucci, che preannuncia un appello al Capo dello Stato - vengono destinati 7 milioni di euro alla regione Basilicata per la calamita' del febbraio-marzo scorsi.
Una beffa: si richiama infatti il decreto del 10 marzo 2011 del presidente del Consiglio con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza per le Marche e la Basilicata; le Marche pero' non vengono finanziate''. Fra l'altro, i danni sono per 500 milioni di euro, ''cinque volte piu' di quelli lucani''. (fonte: Ansa)
(ANSA).
19/07/2011
FONDI PER DANNI ALL'AGRICOLTURA DA CALAMITÀ NATURALI, PETRINI: 'CIFRE INSUFFICIENTI'
“E’ del tutto inaccettabile che il Governo abbia deciso di destinare alla regione Marche poco meno di 4 milioni di euro, importo che copre appena il 3% dei danni che il nostro territorio ha effettivamente subito con l’alluvione di Marzo”.
Così il Vicepresidente ed Assessore alle Politiche Agricole della Regione Marche Paolo Petrini commenta le proposte di riparto che Il Ministero delle Politiche agricole e forestali ha comunicato alle Regioni quali importi degli interventi compensativi dei danni subiti dal comparto agricolo agricoltura a seguito di calamità naturali, eventi climatici avversi, epizoozie e fitopatie.
Le risorse ammontano complessivamente a 29.536.650 euro e saranno attinte dal Fondo di solidarietà nazionale. La procedura di riparto è avvenuta sulla base dei danni riconosciuti finanziabili e tenendo conto dei fabbisogni di spesa regionali. Alla Regione Marche sono stati destinati 3.824.399 euro: il 12,95% del totale. Cifra quest’ultima macroscopicamente lontana da quanto effettivamente subito dagli imprenditori agricoli in quei giorni; “Pensare che di fronte ad un ammontare di danni pari a 126 milioni di euro debbano essere destinare alla nostra comunità solo delle briciole è inspiegabile; pure trovandoci in tempi di ristrettezza economica, lo Stato in determinate situazioni non può abbandonare in questo modo i suoi cittadini davanti a imprevedibili calamità naturali, lasciando in ginocchio un intero comparto che sta già attraversando un delicato momento. Ancora più assurdo – prosegue il Vicepresidente Petrini - è il fatto che solo il 50% dei danni certificati alle infrastrutture è stato riconosciuto, escludendo senza motivare la restante parte”.
Dal Ministero si segnala l’esigenza di puntare con maggiore decisione sugli strumenti assicurativi per favorire la stipula di polizze per la copertura dei rischi climatici a carico delle coltivazioni e delle strutture aziendali. “Si tratta – continua Petrini - di misure utili previste dalla normativa del Fondo di solidarietà nazionale ma questo, come la considerazione delle limitate disponibilità di bilancio destinate negli ultimi anni agli interventi compensativi o le difficoltà connesse all’attuale congiuntura economica, non esaurisce la questione. Ritengo sia necessario procedere a una immediata revisione e correzione della procedura di riparto per una distribuzione più equilibrata delle risorse, istanza che ho già provveduto ad inviare attraverso una nota di protesta ufficiale al Ministero”. La Regione Marche ha già inoltrato al MIPAF una nota ufficiale con la quale si chiede di riconoscere per l’intero ammontare i danni subiti nel periodo compreso tra il 1 e il 3 Marzo. (fonte Regione Marche)
Le domande di indennizzo devono essere inviate al dipartimento Opere Pubbliche d’emergenza e prevenzione del rischio sismico della Regione Marche – via Monte Marino, 28 – 60125 Ancona.
ALLUVIONE: LA REGIONE HA PRESENTATO IL RICORSO CONTRO IL MILLEPROROGHE. ANCHE BASILICATA ED ABRUZZO IMPUGNANO IL DECRETO.
La Regione Marche ha ufficialmente presentato il ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto Milleproroghe nella parte riguardante la cosiddetta 'tassa sulle disgrazie'. La notifica del ricorso, entro i termini previsti per legge, e` stata formalizzata ieri al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. La decisione di opporsi al Milleproroghe riguarda la parte in cui e` previsto che debbano essere le Regioni, con l'utilizzo massimo della leva della fiscalita`, a dover sostenere i costi delle calamita` naturali. La decisione della Regione Marche e` supportata dal parere del presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, da una risoluzione pressoche` unanime dell'Assemblea legislativa delle Marche e dalla posizione della Conferenza delle Regioni. E' da sottolineare che le Marche non sono sole in questa azione contro il Governo Nazionale: altre due Regioni, infatti, hanno deciso di presentare lo stesso ricorso alla Corte Costituzionale. Sono le Regioni Basilicata e Abruzzo, il cui territorio e` stato colpito dall'alluvione dei primi giorni di marzo. Tre regioni con maggioranze diverse che arrivano alla stessa grave decisione di aprire un conflitto costituzionale. La cosiddetta 'tassa sulle disgrazie' infatti stabilisce che per sostenere le spese conseguenti all'emergenza, le Regioni debbano intervenire, in maniera progressiva, con manovre di bilancio, aumentando, sino al limite massimo consentito dalla vigente legislazione tributi, addizionali, aliquote ed elevando l'accisa sulla benzina fino a un massimo di cinque centesimi per litro, ulteriori rispetto alla misura massima attualmente consentita.. (comunicato stampa regione Marche)
Dichiarazione del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca in merito al riconoscimento dello stato di emergenza.
'Ringraziamo il sottosegretario Gianni Letta con cui ieri abbiamo avuto un incontro decisivo ed il Consiglio dei ministri per aver accolto la nostra richiesta di stato di emergenza per le Marche fino a marzo 2012. Offriamo ora tutta la nostra collaborazione per stilare l'ordinanza di competenza del Presidente del Consiglio per avviare concretamente la risposta alla situazione di emergenza che tocca famiglie, imprese e territorio" . (comunicato stampa regione Marche)
09 MARZO 2011 18:45
Alluvione nelle Marche, il Presidente della regione Spacca ha incontrato il sottosegretario Letta. Subito lo stato di emergenza , la nomina del commissario e l'ordinanza di protezione civile con le priorità di intervento.
Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta e il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli per discutere delle misure urgenti e della ricostruzione da avviare in seguito agli eventi alluvionali dei primi di marzo. Con Spacca erano presenti all'incontro il vicepresidente della Regione e assessore all'Agricoltura Paolo Petrini, la presidente dell'Upi Marche Patrizia Casagrande, il presidente dell'Anci Marche Mario Andrenacci, il capo della Protezione civile delle Marche Roberto Oreficini, i dirigenti della Regione Mario Conti, Fabrizio Costa e Cristina Martellini. Nel corso dell'incontro il presidente Spacca ha illustrato la drammatica situazione in cui versano le Marche dopo l'alluvione dell'1 e 2 marzo, presentando la ricognizione dei danni, che ammontano 462,7 milioni di euro (cui andranno aggiunti quelli all'agricoltura ancora in fase di valutazione). Tre le urgenze evidenziate da Spacca: la dichiarazione dello stato di emergenza, la nomina del commissario delegato e l'ordinanza di Protezione civile con le priorita` degli interventi. Il sottosegretario Letta e il capo della Protezione civile Gabrielli hanno annunciato che il decreto per la dichiarazione dello stato d'emergenza per le Marche e le altre regioni colpite sara` portato all'attenzione del Consiglio dei ministri in programma per domani. Dopodiche` sara` nominato il commissario e approvata l'ordinanza di Protezione civile all'interno della quale saranno inseriti tre 'capitoli' di interventi, in ordine di priorita`: quelli di somma urgenza (assistenza alla popolazione, messa in sicurezza, ecc.), quelli per il ristoro delle attivita` produttive colpite dall'alluvione, quelli per il ripristino delle infrastrutture e dei versanti idrogeologici colpiti. L'eccezionale ondata di maltempo, che ha provocato tre vittime ' ha detto Spacca ' ha colpito distretti industriali tra i piu` importanti in Italia e nel mondo, come quello del cappello e della calzatura, aziende agricole, attivita` artigianali, famiglie. L'immediata dichiarazione dello stato di emergenza e` dunque fondamentale per poter attuare da subito gli interventi piu` urgenti. Apprezziamo quindi l'impegno formale del Governo in questo senso e la vicinanza dimostrata in questo difficile momento per la comunita` marchigiana'. Durante l'incontro sono state affrontate anche le modalita` per il reperimento dei fondi necessari per la ricostruzione. Il presidente Spacca ha in tal senso espresso le perplessita` della Regione per la norma del cosiddetto Milleproroghe con cui si autorizza le Regioni ad intervenire sulla fiscalita` regionale per sostenere i costi dei danni provocati da calamita` naturali. 'Una norma ' hanno detto il presidente e il direttore generale della Regione Mario Conti ' che presenta problemi di interpretazione. La Regione Marche si riserva quindi un approfondimento sull'applicazione del Milleproroghe affidandosi ad insigni costituzionalisti'. Una 'memoria' con gli approfondimenti e le riserve della Regione sara` poi fatta pervenire alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Quanto alla gestione dell'emergenza, Letta e Gabrielli hanno espresso il loro ringraziamento alla Protezione civile regionale per la tempestivita` e l'efficacia dell'intervento. Un ringraziamento che e` stato esteso da Spacca anche a tutti i volontari che si sono prodigati in queste difficili giornate. 'L'ultima riflessione ' ha concluso Spacca ' riguarda la necessita` di una programmazione del territorio, di regolamenti urbanistici ed edilizi e di un regime idraulico in linea con i cambiamenti climatici un atto, che dovra` essere avviata immediatamente con un primo stralcio del processo di revisione della legge urbanistica regionale'. (Renzo Pincini –comunicato stampa regione Marche)
09 MARZO 2011
Petrini: “Stanno emergendo danni più elevati di quanto si pensava”.
Il Vice presidente è stato a Grottammare per un sopralluogo. Settore florovivaistico tra i più colpiti. Si è riunito in Regione il Tavolo Verde per una prima valutazione della situazione nel settore agricolo, a seguito dell'ondata di maltempo che ha investito nei giorni scorsi la nostra regione. Presenti all'incontro il vice presidente e assessore all'Agricoltura, Paolo Petrini, i rappresentanti di tutte le associazioni agricole, tecnici regionali."Man mano che l'acqua di ritira - ha detto Petrini - stanno emergendo danni più elevati di quanto si pensava. Il settore agricolo rappresenta una parte della stima complessiva dei danni che la Regione Marche effettuerà, sottoponendola al Governo, affinché questo ponga la massima attenzione possibile verso la nostra regione. L'incontro con le categorie è finalizzato ad avere procedure il più fluide possibile per arrivare a stime precise dei danni subiti dal settore agricolo, differenziando le diverse aree geografiche interessate e il tipo di danni subiti. A questo fine abbiamo coinvolto le associazioni agricole, tramite loro e la scheda per la raccolta dei dati che abbiamo predisposto, entro otto dieci giorni avremo un primo dettaglio di zone, tipologie e quantificazione dei danni".Settore florovivaistico e comparto zootecnico (specie ovi caprino) sarebbero i maggiormente colpiti, in base alle primissime valutazioni. Verrà data priorità alla ripresa produttiva delle aziende, suddividendo gli interventi tra immediatamente attivabili proprio per favorire tale ripresa e interventi realizzabili successivamente. Un'indicazione molto utile emersa durante l'incontro è stata quella diretta a sbloccare pagamenti che Agea deve effettuare a imprese agricole aventi diritto. Un modo per far arrivare denaro fresco, già stanziato, in un momento di estrema difficoltà. Altri interventi immediati potrebbero consistere nell'erogazione di gasolio agricolo supplementare per le semine da rifare, oltre che declinare bandi e misure Psr in modo da dare particolare considerazione a quanti hanno subito danni. Durante l'incontro sono state valutate anche misure creditizie e di garanzia per il settore. I rappresentanti delle categorie agricole, pur esprimendo soddisfazione per la tempestività d'azione della Regione Marche, hanno sottolineato l'esigenza di porre la massima attenzione a prevenzione e dissesto idrogeologico. "Lavoro reso particolarmente difficile dai cambiamenti climatici in atto e dalle ristrettezze finanziarie in cui si muovono Regioni e autonomie locali" - ha concluso Petrini. Il Vice presidente si è poi recato personalmente a Grottammare, importante distretto florovivaistico, per un sopralluogo e un incontro con rappresentanti del comparto e delle associazioni di categoria.(Il quotidiano.it)
09 MARZO 2011 17:10
Alluvione nelle Marche, le richieste del presidente spacca al Governo. Pronti dalla regione 74,5 milioni di euro.
Richiesta dello stato di emergenza. Nomina del commissario delegato. Misure finanziarie utili a fronteggiare i danni stimati, per un importo di 462,7 milioni di euro nelle sole attivita` extra agricole; per quelle agricole la stima dei danni e` in corso di valutazione. Definita anche la priorita` degli interventi: attivita` di somma urgenza, concessione dei contributi per l'immediata ripresa delle attivita` produttive ed economiche, messa in sicurezza dei territori, azioni di riduzione del rischio idraulico ed idrogeologico. E ancora, concessione di contributi per il ripristino o la ricostruzione delle abitazioni e per i beni mobili distrutti o danneggiati, sospensione per le aziende con fermo dell'attivita` degli adempimenti tributari e contributivi e delle rate dei mutui, costruzione di un Fondo di garanzia per l'accesso al credito alle imprese danneggiate, svincolo per Comuni e Province del patto di stabilita`. Sono alcune delle richieste avanzate dalla Regione al Governo nazionale per affrontare la grave emergenza che ha colpito le Marche i primi di marzo. Ad illustrarle, oggi pomeriggio al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. La Regione, da parte sua, e` gia` pronta a stanziare per l'emergenza 74,5 milioni di euro tra interventi per dissesto idrogeologico, interventi a favore delle imprese e interventi specifici per l'agricoltura. La prassi prevede che dopo la deliberazione dello stato di emergenza venga emanata, d'intesa con la Regione, l'ordinanza di protezione civile del Presidente del Consiglio dei ministri con i primi interventi urgenti per fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi alluvionali, al fine di definire un piano per il superamento dell'emergenza. Il piano, secondo le indicazioni del presidente della Regione Spacca, dovra` riguardare: - gli interventi di somma urgenza effettuati dalle Amministrazioni locali nella prima fase e di assistenza alla popolazione, in particolare la concessione di contributi per l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare la loro abitazione a seguito di provvedimento dell'autorita` competente; - l'individuazione di appositi siti di stoccaggio provvisorio dove depositare fanghi, detriti e materiali e le modalita` per il loro smaltimento; - la concessione di contributi per l'immediata ripresa delle attivita` produttive ed economiche. I contributi sono in rapporto ai danni subiti da impianti, strutture, macchinari e attrezzature, scorte di materia prime, semilavorati e prodotti finiti oltre che alla sospensione delle attivita`; - gli interventi necessari per la messa in sicurezza dei territori interessati mediante il ripristino della viabilita`, degli impianti e delle infrastrutture pubbliche, degli edifici pubblici strategici e dei beni monumentali, nonche` la stabilizzazione dei versanti, la pulizia e manutenzione straordinaria degli alvei, dei corsi d'acqua, delle opere di difesa idraulica e della costa; - l'individuazione di azioni ed interventi volti a ridurre il rischio idraulico e geologico, al fine di eliminare gli effetti negativi dei fenomeni alluvionali; - la concessione di contributi per il ripristino o la ricostruzione delle abitazioni principali danneggiate o distrutte o la loro delocalizzazione qualora insistano in aree ad elevato rischio idrogeologico; - la concessione di contributi per i beni mobili registrati e non registrati distrutti o danneggiati. Per i danni alle attivita` produttive del settore agricolo, sono state attivate inoltre le procedure per il riconoscimento del carattere di eccezionalita` della calamita` naturale. La richiesta consente di beneficiare degli interventi per favorire la ripresa dell'attivita` produttiva agricola mediante il Fondo di solidarieta` nazionale, con particolare riferimento agli interventi relativi alle strutture aziendali danneggiate e alle infrastrutture connesse con l'attivita` agricola. Puo` infine essere prevista la concessione di un supplemento di gasolio agricolo per le macchine utilizzate per il ripristino delle colture in atto e della coltivabilita` dei terreni alluvionati. Altre misure dovranno riguardare, sempre secondo la rappresentazione di Spacca: - la sospensione, solo per aziende che abbiano subito il fermo dell'attivita` e siano state oggetto di ordinanza di sgombero, degli adempimenti tributari e contributivi. In maniera analoga, la sospensione dovra` riguardare i cittadini con provvedimento di sgombero; - la sospensione, per i soggetti residenti nei Comuni alluvionati, dal pagamento delle rate dei mutui o dell'intera rata o della sola quota capitale per privati e aziende fino al 31 dicembre 2011; - la costituzione di un Fondo di garanzia per facilitare l'accesso al credito alle imprese danneggiate dagli eventi alluvionali e l'autorizzazione all'estensione dell'utilizzo del Fondo di garanzia costituito per l'alluvione delle Marche del 2006; - lo svincolo, per i Comuni e per le Province, dal patto di stabilita` e la possibilita` dello sforamento della soglia massima per la contrazione dei mutui necessari per gli interventi di manutenzione del territorio; - la semplificazione delle procedure amministrative e la riduzione dei termini, in particolare per la procedura di valutazione di impatto ambientale statale o regionale, nel rispetto della normativa europea. La Regione Marche, da parte sua, si e` impegnata a garantire la disponibilita` di risorse per 74,5 milioni di euro, per fronteggiare l'emergenza, qui di seguito elencate: Interventi per dissesti idrogeologici: 48,5 milioni di euro Interventi a favore delle imprese: 20 milioni di euro cosi` suddivisi: - 2.000.000 di euro del Fondo di garanzia e per il consolidamento delle passivita` a breve; - 18.000.000 di euro di contributo della Regione per la cassa integrazione in deroga per le imprese artigiane o industriali con meno di 15 dipendenti. Per le aziende con piu` di 15 dipendenti sono gia` disponibili i fondi per la cassa integrazione e mobilita`. A queste misure si aggiungono politiche per il ricollocamento e la riqualificazione dei lavoratori che a seguito degli eventi dovessero perdere il posto, finanziamenti a tassi agevolati per la ricostituzione delle scorte e la riparazione/riacquisto dei macchinari (convenzione Bei), moratoria dei muti attraverso un accordo con Abi. Interventi specifici per l'agricoltura: 6 milioni di euro . (Renzo Pincini –comunicato stampa regione Marche)
07 MARZO 2011 16:07.
Maltempo nelle Marche, Il presidente Spacca Scrive al Presidente del Consiglio Berlusconi: Una prima stima dei danni risulta essere intorno ai 480 milioni di Euro, escludendo quelli dell'agricoltura che si stimano in ugual misura.
Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri, On. Silvio Berlusconi, una lettera con una prima stima dei danni causati dal maltempo dei giorni scorsi. Di seguito il testo. 'Faccio seguito alla mia precedente comunicazione dello scorso 3 marzo con la quale ho chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza per l'intero territorio della Regione Marche a causa degli straordinari eventi meteorologici che si sono verificati. Al riguardo invio una preliminare stesura del rapporto di evento, al fine di consentire una completa valutazione sulla gravita` della emergenza che ha interessato sta interessando questa regione. Dalle rilevazioni finora effettuate si desume che la prima stima dei danni segnalati da Comuni, Province e categorie economiche al momento risulta essere intorno ai 480 milioni di euro, escludendo quelli relativi all'agricoltura, che sono in corso di valutazione in considerazione del maltempo, ma che gia` si stimano essere in eguale misura. Le segnalazioni degli enti interessati hanno preso in considerazione le seguenti tipologie: - spese per gli interventi effettuati durante l'emergenza; - spese per la riparazione di beni immobili e delle infrastrutture; - danni segnalati dai privati; - danni alle attivita` produttive. Ricordo in ogni caso che, per avere una stima piu` accurata del danno reale, occorrera` attendere almeno altre 2/3 settimane, soprattutto per quanto riguarda le criticita` geologiche. Rispetto a quanto previsto dalla Legge 10/2011 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, in particolare all'art. 2 comma 2 - quater, ritengo che l'evento possa senza ombra di dubbio essere considerato di rilevanza nazionale e quindi che si possa attingere alle riserve del Fondo Nazionale di Protezione Civile. Inoltre, data la situazione, credo che la dichiarazione dello stato di emergenza debba per ora essere concessa sino alla data del 31/12/2012, fatta salva la necessita` di eventuali ulteriori proroghe. Le rinnovo, pertanto, la richiesta gia` avanzata il 3 marzo scorso di poterLa incontrare sul piano istituzionale con la massima urgenza, per definire tutti gli aspetti di questa gravissima emergenza che ha cosi` duramente colpito l'intera comunita` marchigiana'. (Renzo Pincini –comunicato stampa regione Marche)
07 MARZO 2011 10:00
Comunicato Stampa congiunto CIA, Copagri e Confagricoltura Marche sui danni del maltempo al settore agricolo.
Maltempo nelle Marche: subito un Tavolo verde per l'agricolturaUn Tavolo verde che aiuti gli agricoltori colpiti dalla calamità a ricostruire le politiche agricole nella regione: è l'invocazione sentita e preoccupata lanciata dalle associazioni marchigiane di Cia, Confagricoltura e la Copagri all'indomani dell'alluvione che ha distrutto buna parte del territorio agricolo marchigiano.Un Tavolo verde che aiuti gli agricoltori colpiti dalla calamità a ricostruire le politiche agricole nella regione: è l'invocazione sentita e preoccupata lanciata dalle associazioni marchigiane di Cia, Confagricoltura e la Copagri all'indomani dell'alluvione che ha distrutto buna parte del territorio agricolo marchigiano.Le tre associazioni chiedono pertanto alla regione Marche un incontro da tenersi al più presto per capire come e dove ricavare i fondi adeguati per sostenere gli operatori di un settore in profonda crisi a prescindere dall'alluvione di questi giorni. Regione che del resto non ha fatto attendere la sua azione: "Diamo pieno appoggio alla richiesta per la predisposizione dello stato di calamità avanzata dall'assessore Paolo Petrini al ministro Galan -dicono i rappresentanti delle organizzazioni- e quando esprime l'auspicio che per le Marche venga predisposto, come già accaduto per il Veneto, un sostegno finanziario adeguato per far fronte all'emergenza".In linea con le dichiarazioni di Petrini, la Cia, Confagricoltura e Copagri hanno ribadito alla Regione la necessità di creare una sinergia di forze per reperire tempestivamente i fondi e far fronte al finanziamento per l'emergenza del settore agricolo. Secondo il quadro delineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori i danni, al momento, superano i 200 milioni di euro in tutta Italia, buona parte causati proprio nelle Marche: il maltempo ha devastato campagne, interi raccolti sono andati distrutti, così come aziende e strutture agricole allagate. Si sono verificati inoltre smottamenti di terreni coltivati, nonché problemi negli allevamenti con capi di bestiame morti e dispersi. Migliaia di agricoltori marchigiani quindi si trovano oggi in una situazione di assoluta emergenza. 52 zone allagate, 113 persone allontanate dalle proprie abitazioni, 43 località prive di elettricità e 70 strade non transitabili o parzialmente transitabili, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile della Regione Marche."Troppo spesso si pensa a tagliare risorse anche e soprattutto al settore primario, conseguenza diretta è che quando capitano emergenze come quelle attuali si è poi costretti a richiedere ulteriori finanziamenti, un controsenso anche economico oltre che un profondo disagio umano. L'agricoltura va sostenuta prevenendo i disagi e non accorgendosi di essa solo quando si è di fronte all'emergenza" hanno concluso i rappresentanti di Confagricoltura, Cia e Copagri delle Marche.
Buoni prodotti delle Marche
Grande successo in Norvegia per le produzioni marchigiane: ciauscolo, pecorino e vini sono stati protagonisti al circolo polare artico, alle Isole Lofoten in Norvegia. Una delegazione regionale ha infatti preso parte, ospite d'onore, al Festival internazionale del cibo, realizzato sul modello della manifestazione Tipicita, «Made in Marche Festival», attraverso la quale negli ultimi anni si sono sviluppati intensi rapporti di collaborazione con la regiane artica.
Massi: un errore mantenere la Svim
"E stato un errore mantenere in vita la Svim". Ne è convinto Francesco Massi, capogruppo del Pdl in consiglio regionale, che ribadisce la contrarietà del centrodestra al provvedimento presentato dalla giunta e approvato in Aula. "La Svim - spiega Massi - in sostanza diventa un vero e proprio braccio strumentale della Regione senza che peraltro possano esservi forme di controllo da parte dei consiglieri. C'ê un ulteriore motivo di contrarietà del Pdl. "Non vediamo una forte spinta a favore delle imprese në una grande incisivita nelle politiche di internazionalizzazione".
Ex Sadam, la Brambatti dice no alla centrale
Niente di fatto dall'incontro in Municipio di ieri mattina tra it sindaco di Fermo Nella Brambatti, l'assessore Manuela Marchetti e le rappresentanze sindacali dell'ex zuccherificio Sadam. L'incontro è stato necessario soprattutto per ragguagliare Ia nuova amministrazione sulla situazione delle maestranze ex Sadam, per le quali a fine annoterminera la cassa integrazione, senza possibilità di ulteriori proroghe. Intanto, I'iter burocratico prosegue: entro la meta del mese di agosto la proprietà Eridania-Sadam presenterà it progetto delle due centrali a biomasse da installare nell'ormai dismessa area industriale campiglionese.
I florovivaisti hanno incontrato il Vicepresidente della Regione Marche Petrini

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Intervista al Vicepresidente Paolo Petrini |
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