Si è svolto questa mattina presso il teatro dell'Arancio a Grottammare il convegno “Riviera senza Palme?  Quali scenari futuri a livello produttivo e paesaggistico” durante il quale sono intervenuti i principali esperti del settore per analizzare e discutere sull'emergenza fitosanitaria che ha modificato irreversibilmente la Riviera delle Palme. Dopo i saluti di apertura dell'assessore della Regione Marche Antonio Canzian, il convegno si è rilevato un importante momento di riflessione per ripensare il territorio si da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto economico.  L'intero comparto dei vivaisti facenti capo al distretto di Grottammare infatti hanno subito notevoli danni provocati dall'infezione del punteruolo rosso (rhynchophorus ferrugineus). La fetta di mercato appartenente a tutte quelle essenze risultate poi attaccabili dall'insetto è stata completamente eliminata provocando una perdita economica notevole. “Siamo molto realisti riguardo al problema del rincoforo. È completamente inattaccabilee non riusciremo mai a debellarlo e per il nostro indotto può essere paragonabile all'ottava piaga d'Egitto – ha detto Pino Santori Presidente Marcheflor - Per riqualificare i nostri vivai abbiamo messo  in essere una serie di azioni anche economicamente gravose che comporteranno l'abbandono totale delle palme phoenix canariensis.  Quantificati i danni reali subiti dal comparto dei florovivaisti occorrerà che le autorità competenti prendano in mano la situazione per sostenere il settore del florovivaismo lasciato eccessivamente in disparte nonostante abbia subito perdite paragonabili a quelle di una calamità naturale.

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Servizio Rivieraoggi

http://www.youtube.com/watch?v=7Z5hFAdgqCo

Servizio RAI Tre Marche

http://www.youtube.com/watch?v=HFvJl19o7Xo

Torna Giardineggiare 2013, il festival del florovivaismo realizzato grazie alla sinergia del Comune di Grottammare, la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e MarcheFlor. Anche in questa edizione, la città si trasformerà in un vero e proprio cantiere a cielo aperto con la realizzazione dei lavori che gli studenti di Architettura delle Università in gara realizzeranno con i prodotti dei vivaisti locali dietro la coordinazione del Prof. Sergio Martellucci responsabile del progetto e docente di Arte dei Giardini presso l’Università degli studi di Firenze. La Biennale che ha coinvolto la cittadinanza già nell’estate 2011, si presenta ancora più ricca di idee e di iniziative, articolata nella sua realizzazione e pronta per offrire una esposizione di design e colori per stupire i tanti turisti che affolleranno le vie cittadine. Attraverso la realizzazione dei progetti degli studenti delle 11 Università italiane in gara, tra cui la Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno, Giardineggiare torna per affascinare la città con ambientazioni che esaltino la cultura del giardino mediterraneo e, nel contempo, possano offrire uno spunto di riflessione sulle evoluzioni che il florovivaismo può prospettare come volano dell’economia locale e turistica. Il calendario degli appuntamenti è già allo start up. Con il Convegno “Riviera senza Palme, quali scenari futuri a livello produttivo e paesaggistico?” si apre ufficialmente il primo dei cinque eventi legati alla kermesse. Si prosegue il 12 aprile 2013 a San Benedetto del Tronto con seminario “Il giardino mediterraneo tra passato e futuro” in cui interverranno professionisti del settore, associazioni di categoria e i florovivaisti piceni. E’ previsto per venerdì 28 luglio presso la Sala Kursaal di Grottammare il focus sulle scuole di paesaggio a confronto sul giardino Mediterraneo al quale parteciperanno anche i docenti delle Università in concorso. Il 20 luglio 2013 al MIC – Piazza Kursaal di Grottammare verrà inaugurata la mostra con la presentazione dei lavori ideati dai ragazzi e taglio del nastro per l’avvio ufficiale della Biennale di Giardineggiare che culminerà con la premiazione del progetto del giardino temporaneo vincitore durante la serata di domenica 4 agosto nell’ambito della manifestazione “Cabaret Amore Mio”. “Anche quest’anno – ha detto Pino Santori Presidente Marcheflor – i vivaisti del Piceno sono pronti a fare squadra per collaborare con gli studenti delle più importanti Università italiane che hanno accettato di partecipare a questa gara. Come già accaduto nella precedente edizione, la kermesse ci ha permesso di sperimentare l’entusiasmo ma anche la grande professionalità dei giovani designer ricchi di proposte interessanti per il nostro settore.” “Grazie alla manifestazione – sottolinea Massimo Sandroni Direttore della Cia delle province di Ascoli e Fermo – possiamo fare anche una importante operazione di recupero delle tradizioni legate al nostro territorio attraverso le sue piante e i suoi profumi che hanno avuto un ruolo importante nella caratterizzazione dell’evoluzione della cultura del Giardino mediterrano.”

Resto del carlino Corriere Adriatico

Documento

Aggiornato il contratto di lavoro provinciale degli operai agricoli

Ugo Marcelli agricoltore di Ascoli,  è stato eletto questa mattina (Martedì 8 Gennaio 2013) all'unanimità nuovo presidente della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori delle province di Ascoli e Fermo. L'elezione è avvenuta ieri nel corso dell'assemblea degli iscritti che si è svolta nell'agriturismo Fonte Rossa di Sant'Elpidio a Mare. “Voglio sempre capire quali sono le vostre esigenze – ha detto il neo presidente della Cia di Ascoli e Fermo Ugo Marcelli -  per farmi portavoce delle vostre istanze e con l'obiettivo di migliorare la componente reddituale delle imprese agricole. L'augurio  è quello di stimolarci a vicenda per far sviluppare nel migliore dei modi la nostra associazione. Ringrazio Massimo Sandroni per l'attività svolta e nel contempo mi preme di sottolineare la validità della funzione svolta nel corso del suo mandato presidenziale”.

L'ex presidente Massimo Sandroni nella sua relazione ha sintetizzato come la Cia di Ascoli e Fermo nel corso del suo mandato si è sviluppata tenendo conto di due importantissime componenti: “la testa e il cuore”. “Il nuovo corso della Cia di Ascoli e Fermo risponde all'esigenza di coniugare il “cuore” ovvero la passione, la competenza e la professionalità dei nostri agricoltori con la “testa” di una classe dirigente che possa accompagnare lo sviluppo del settore primario nel nostro territorio sviluppando gli strumenti come il marketing necessari a migliorare la redditività delle aziende agricole del territorio. In tale contesto, durante il mio mandato abbiamo organizzato iniziative  importanti per far conoscere e promuove la qualità delle nostre produzioni come ad esempio Giardineggiare per il distretto florovivaistico o come l'accordo con un importante operatore della grande distribuzione organizzata ovvero il Gruppo Gabrielli ha permesso la commercializzazione dei prodotti con il marchio Qm Marche che  è rientrato anche tra i progetti europei”. 
Il presidente della Cia delle Marche Nevio Lavagnoli : “L'associazione sta cambiando in queste due province. Un fatto importante che è propedeutico per creare le premesse per  una nuova organizzazione di agricoltori”. Un concetto spiegato dal presidente nazionale Politi il quale ha annunciato “il programma di aggregazione delle associazioni agricole che si riconoscono nel progetto Agrinsieme che oltre alla Cia coinvolge anche la Confagricoltura  e le varie associazioni di cooperative è il segnale più evidente del cambiamento della Cia. La nomina del nuovo presidente è l'atto  più alto dell'azione democratica che regola la vita della nostra associazione. Ci devono essere presidenti che esprimono il massimo della rappresentanza del mondo agricolo e nel contempo una struttura efficiente che permette di far funzionare al meglio l'associazione”.

Messaggero 09/01/2013

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http://www.youtube.com/watch?v=brgcSxvATtA