Adottiamo Viale Colombo e ….. le sue palme”. È questo il titolo di un’iniziativa che è anche l’impegno assunto da parte dei florovivaisti aderenti a Marcheflor della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori. I florovivaisti di Grottammare, infatti, chiedono all’amministrazione comunale di poter sostituire a proprie spese le palme che verranno abbattute a seguito dell’azione del Punteruolo rosso lungo la caratteristica Viale Colombo. Il lungomare della Perla dell’Adriatico rischia, proprio a causa del Punteruolo Rosso, di cambiare fisionomia già in occasione della prossima stagione estiva. Attraverso un’azione mirata e concreta i florovivaisti della cittadina marchigiana voglio attuare un preciso piano di intervento per far rimanere inalterato il patrimonio palmizio in uno degli angoli più belli e caratteristici di Grottammare. “Il distretto florovivaistico di Grottammare – ha detto il presidente di Marcheflor Giuseppe Santori – è conosciuto in tutto il mondo. Proprio a Grottammare di concentrano tantissime aziende che danno lavoro a diverse centinaia di addetti sia diretti che indiretti. Una delle piante che caratterizza la nostra produzione è la palma e quindi non possiamo pregiudicare l’immagine delle nostre aziende e di conseguenza del territorio nel quale operiamo a causa del Punteruolo Rosso, ma soprattutto della Paysandisia Archon che ha bloccato di fatto la commercializzazione delle palme prodotte nel Piceno a causa di una opinabile norma di un ente regionabile. Per questo motivo offriamo la nostra disponibilità all’amministrazione comunale di sostituire le piante malate di Viale Colombo con nuove palme che provvederemo  noi a piantare”. “Con questa azione – ha aggiunto Massimo Sandroni presidente della Cia Confederazione Italiana Agricoltori delle province di Ascoli e Fermo – intendiamo sensibilizzare le istituzioni anche sulla realtà in cui versa il florovivaismo del distretto grottammarese uno dei più importanti in Italia e in Europa. Ad esempio gli operatori del settore non possono commercializzare alcune produzioni a seguito di un’interpretazione  di una Legge Regionale. Mi riferisco alla norma ”  Il Polo Florovivaistico di Grottammare è ormai da tempo una consolidata realtà del panorama nazionale e internazionale che opera da anni a partire dal proprio territorio contribuendo notevolmente al suo sviluppo economico, sociale e turistico. Proprio l’amore per le proprie radici, il senso di appartenenza ad un tessuto sociale forte hanno spinto il polo florovivaistico a scendere in campo nell’attuale lotta al punteruolo rosso. Tesi condivise da parte del sindaco di Grottammare Luigi Merli che ha accolto favorevolmente l’impegno di “adozione” di Viale Colombo consapevole che è un ulteriore atto d’amore verso la propria città e il proprio territorio che tanto ha dato ai florovivaisti,  ma a cui loro non hanno mai negato nulla.