Aggiornamento - Si allega decreto di dichiarazione dello stato di crisi da parte della Regione Marche - Comunicato Stampa Su Dichiarazione stato di crisi
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Conferenza Stampa Provinciale | |
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Rassegna Stampa del 09 Giugno 2010
Notiziario del TG3 - edizione regionale del 08 Giugno 2010
Resto del Carlino - L'invasione era stata annunciata e oggi si è verificata. Questa mattina circa 4mila agricoltori, con al seguito un centinaio di trattori, hanno invaso Ancona per protestare contro il calo dei prezzi dei prodotti agricoli.
In testa al corteo, partito dal porto peschereccio del Mandracchio e diretto davanti alla sede della Regione, ci sono mezzi agricoli di Cia, Confagricoltura e Copagri giunti da tutte le Marche. Davanti campeggia uno striscione in cui si invoca un ’Piano straordinario’ per il settore e il riconoscimento dello stato di crisi.
In due anni, lamentano le associazioni agricole, i prezzi hanno subito una contrazione media del 16,2%. Un manifesto funebre recita ‘Deceduta l’agricoltura’, e invita i responsabili del decesso ad ‘astenersi dal partecipare ai funerali’, mentre il fantoccio di un agricoltore impiccato porta al collo barattoli con scritto ‘burocrazia’, ‘prezzi’, ‘industria’, ‘Regione’. C’e’ anche un rimorchio per il trasporto di legna adibito a ‘carro funebre’.
Viabilità in tilt. Con notevoli disagi per il traffico in entrata e uscita dalla città, il corteo si dirige lentamente verso Palazzo Raffaello, sede della giunta regionale, dove una delegazione di manifestanti dovrebbe incontrare l’assessore all’Agricoltura Paolo Petrini.
Corriere Adriatico - ANCONA (8 giugno) - Si è chiusa con un incontro in Regione tra l’assessore Paolo Petrini e rappresentanti di Cia, Copagri e Confagricoltura la manifestazione promossa ad Ancona per invocare misure urgenti contro la crisi del settore. A Petrini è stato consegnato un documento con una serie di richieste: in primo luogo la dichiarazione dello stato di crisi e un piano straordinario. Dalle 10 di stamani il centro di Ancona è stato invaso da circa 124 trattori e 4 mila agricoltori, provenienti da tutte le Marche anche con 41 pullman. Il corteo, partito dal Mandracchio e a cui hanno preso parte diversi sindaci con fascia tricolore e gonfoloni dei rispettivi Comuni, è stato preceduto dalla colonna dei mezzi. Alcuni hanno inscenato in vario modo il 'funeralè del settore, con scritte ('qui giace l’agricolturà) e manifesti funebri, fino al mezzo gru con un fantoccio 'impiccatò che aveva legate ai piedi taniche sui cui erano scritte le parole 'burocrazià, 'politicà, 'Regionè, ecc. Trattori e manifestanti si sono concentrati in piazza Cavour da dove il serpentone ha raggiunto la Regione. Alla protesta ha aderito l’Associazione aziende di meccanizzazione agricola. L’agricoltura marchigiana non ce la fa più, è l’allarme lanciato dai manifestanti secondo cui, soprattutto a causa della caduta dei prezzi e della concorrenza 'slealè, molte attività agricole sono gestite in perdita e rischiano la chiusura. Occorre, hanno osservato, permettere alle imprese agricole di usufruire degli stessi benefici (fiscali e sociali) garantiti a altri settori, tutelare la filiera e i prodotti di qualità. “Seminare un ettaro di terreno costa 900 euro - ha osservato Nevio Lavagnoli, presidente Cia Marche - e se ne ricavano 500 euro” e il prezzo del grano è “12 euro al quintale a fronte dei 56 del 2007”. E’ una “situazione insostenibile - ha fatto eco Giancarlo Ceccaroni Cambi Voglia, presidente di Confagricoltura Marche -, il prossimo autunno le semine saranno molto ridotte”. Concetti ribaditi da Stefano Brocani e Giovanni Bernardini della Copagri, secondo cui particolarmente grave è la condizione del settore cerealicolo in cui i costi sono più elevati dei ricavi.
(ASCA) - Ancona, 8 giu - ''Dopo la mobilitazione ci vuole un piano''. Lo ha detto l'assessore all'agricoltura della Regione Marche, Paolo Petrini, a conclusione della manifestazione organizzata da Confagricoltura, Cia e Copagri, a cui ha aderito anche Frima.
Petrini ha approfondito le tematiche e le richieste al centro dell'iniziativa con i rappresentanti delle associazioni di categoria promotrici.
Serve un piano - ha ribadito - che possa individuare strumenti e politiche adeguati per poter permettere agli agricoltori di tornare a fare reddito. Diverse sono le azioni, quindi, da mettere in campo e tra queste anche la dichiarazione dello stato di crisi puo' contribuire a dare la sveglia ad un governo che fino ad oggi non ha prodotto risultati, bensi' tolto all'agricoltura italiana ben 800 mln, mentre altri paesi, a cominciare dalla Francia, hanno attivato sostegni straordinari al settore''.
Per Petrini la manifestazioni di oggi e' utile perche' rafforza l'iniziativa degli assessori regionali nei confronti del Ministro. Proprio domani insieme ai miei colleghi incontrero' il neo ministro Galan per rappresentare le problematiche che riguardano l'agricoltura. Ognuno deve poi assolvere al proprio ruolo e funzione, noi faremo la nostra parte per sostenere gli agricoltori ormai allo stremo e chiederemo altrettanto al Governo nazionale. La drammatica straordinarieta' con cui la crisi ha investito l'agricoltura richiede interventi altrettanto straordinari, da proporre a livello nazionale e comunitario. Se l'agricoltura non si sollevera' presto da questa situazione, non solo avremo delle famiglie senza reddito, ma anche perso il sostegno piu' valido per sviluppare le nuove economie di cui la regione ha bisogno, prima di tutte il turismo''.
Bisogna, infine, intervenire - ha concluso - in modo urgente sulla speculazione sui prezzi agricoli e per un controllo piu' stringente sulle importazioni, affinche' la disastrosa situazione che attraversa l'agricoltura non si ripeta.
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Immagini della Manifestazione
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Discorso del presidente Regionale Nevio Lavagnoli
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