Un “patto di filiera” per i cereali. Questa la proposta lanciata oggi dal presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in occasione dell’incontro tra il Garante dei prezzi Roberto Sambuco e le associazioni di categoria del settore della pasta.“In una fase veramente difficile per gli agricoltori che fanno i conti con un vertiginoso aumento dei costi produttivi, degli oneri sociali e con un crollo dei prezzi sui campi (quello del grano duro, in particolare, è sceso di oltre il 30 per cento nel 2009), occorre -ha detto Politi- costruire una sorta di alleanza che permetta trasparenza, ridia certezze ai produttori e valide garanzie ai consumatori, in modo che non si trovino alle prese con i rincari di un prodotto di prima necessità come la pasta”.

Per questa ragione il presidente della Cia, “al di là delle polemiche e delle strumentalizzazioni che non pagano mai”, ha evidenziato “l’esigenza di un valido progetto che coinvolga tutti i soggetti, dagli agricoltori agli industriali, ai commercianti. Occorre superare gli squilibri e le difficoltà che stanno caratterizzando lo scenario del grano. Ormai i prezzi non coprono i pesanti costi sostenuti dagli agricoltori. Una situazione dalla quale si deve uscire al più presto per non compromettere la produzione ‘made in Italy’. Da qui l’invito anche del presidente della Cia di Ascoli Piceno, Massimo Sandroni, a tutte le componenti della filiera cerealicola, ad aprire un costruttivo confronto che permetta di imprimere una svolta positiva e assicurare al settore nuove prospettive. “Serveun moderno progetto. C'è la necessità di un innovativo accordo di filiera, proprio per dare nuove certezze e impedire che vi siano squilibri che alla fine danneggiano i produttori e gli stessi consumatori”.