Calipso
Il concept del giardino è legato agli elementi luce e calore del Mediterraneo, in particolare ai concetti di aridità del paesaggio ma anche di fertilità; Si vuole riflettere la dolce prigionia di Ulisse a Ogigia, dove il giorno rimpiangeva Itaca e la notte Calipso gli faceva dimenticare Penelope. li specchi sono il calore che non si vede, se non nelle piante e nella luce, ma che da volto alla vegetazione di questo mare. Di giorno la luce toglie alle piante più acqua di quanta non ne abbiano avuta, di notte la brezza tocca persone e fronde; di giorno si cerca il riparo, di notte si va a guardare il mare. e due fasce vegetali, formate per un lato da miscanthus e per l'altro da rosmarino e timo serpillo sono sono intervallate da piccoli gruppi di elicriso e da coppie di specchi in alluminio uniti da sottili barre metalliche.
Anacleto Francesco Cecchetti, Florence Denarie, Dan Iele Stefano
Quint’Essenza
“Ripensare il mediterraneo inteso come luogo in cui l'uomo riscopre un'antica alleanza con la natura “
Il progetto parte dalla riscoperta della tradizione alchemica ed erboristica, dalle antiche tecniche di utilizzo di estratti e i loro innumerevoli effetti sull'uomo. Ci troviamo dunque dinnanzi a tradizioni molto diverse ma accomunate da un elemento centrale ovvero l'essenza naturale, sia essa fonte di magia o di cura. Vediamo dunque come esista un atavico flusso tra uomo e natura, fatto di scambi, di scoperte e di reciproche conquiste che esulano da una visione esclusivamente fisionomico-naturalistica del mediterraneo. Proprio per l'unicità di questo rapporto si creano nell'insieme delle quinte vegetali che raccontano funzioni e aneddoti di vario genere delle specie usate. Le quali dunque non sono vincolate ad un significato statico ed estetico ma esprimono la loro storia attraverso l'uomo. Da qui il titolo scelto "quintessenza" che allude sia all'elemento fisico teatrale sia al concetto alchemico dell'etere.
Attardi Giulia, Sanfelice di Monteforte Clemente
Sbarchi clandestini
Molte delle specie botaniche che abitano il Mediterraneo sono state introdotte dall'uomo. Il nostro giardino temporaneo vuole evidenziare il rapporto tra paesaggio e viaggio. In quest'ottica le piante alloctone diventano i clandestini del paesaggio, Viaggiatori non accettati. Dopo un lungo viaggio in mare i più fortunati approdano. Si preparano a popolare una terra dalla quale altri prima di loro erano salpati. Ripensare il mediterraneo: non più un insieme stabile e chiuso ma un sistema contaminato e aperto.
Di Lorenzo Felicioni, Francesco Fumagalli e Elisa Lumaca.
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