Il ministero delle Politiche agricole rende noto che è stata pubblicata sul sito internet del Mipaaf la bozza di decreto delle disposizioni attuative per la nuova Pac, che verrà sottoposto all’esame del Consiglio del Ministri per l’approvazione. Sul sito del Mipaaf è stato pubblicato anche un vademecum per gli agricoltori in cui sono illustrate tutte le novità (agricoltore attivo, degressività pagamenti, convergenza interna, greening, giovani) relative ai pagamenti diretti, che valgono per l’Italia circa 23 miliardi di euro fino al 2020.

 

 

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Il 23 ottobre, presso lo stand della Cia al “Salone del Gusto” di Torino, il presidente nazionale Dino Scanavino ha tenuto un incontro con i giornalisti sul tema “Tipicità: come dare valore alla terra”. Questa la sintesi del suo intervento: in Italia c’è un’agricoltura “etica” che vale 30 miliardi di euro. Una agricoltura “etica” che trae la sua forza dalla diversità produttiva, dalla vocazione multifunzionale dell’azienda agricola e dal rapporto fiduciario tra consumatori e agricoltori. Tradotto in cifre parliamo di un movimento potenziale superiore ai 30 miliardi di euro, tra vendita diretta, agriturismo e attività connesse. Nel nostro paese, ha evidenziato Scanavino, si parla poco dell’agricoltura familiare, un segmento invece molto interessante che va ben oltre i freddi riscontri economici. Comunque, i numeri di questo segmento andrebbero analizzati meglio per accorgersi di quanto lavoro generano all'interno del settore. I vertici della Cia hanno poi incontrato i rappresentanti di Slow Food, organizzatori della manifestazione, per avviare un confronto sulle prospettive del settore e su possibili collaborazioni e azioni comuni.

E stato sottoscritto da tutte le parti sociali (Fai, Flai, Uila, Cia, Confagricoltura, Coldiretti) il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti, scaduto il 31 dicembre 2013, che interessa 1,2 milioni di lavoratori e oltre 200 mila imprese. Il nuovo accordo, relativo al periodo 2014-2017, prevede un incremento salariale del 3,9% distribuito in due tranche che, su una retribuzione media di 1.300 euro, significa, a regime, circa 50 euro in più per 14 mensilità. Per la Cia si tratta di un’intesa equilibrata con vantaggi per lavoratori e imprese: da una parte, infatti, l’aumento retributivo è importante per gli operai agricoli ma anche sostenibile per le aziende in un periodo di difficile congiuntura economica e di crisi di molti comparti produttivi; dall’altra, il contratto prevede una parte consistente di norme che vanno nella direzione della flessibilità, esigenza prioritaria per le imprese del settore. Aumenta da 250 a 300 ore il limite massimo di ore di straordinario, così come la variabilità dell’orario di lavoro. Si rendono più facili i contratti territoriali con parametri oggettivi di misurazione degli aumenti di produttività e, soprattutto, il nuovo contratto non contiene norme di ulteriore appesantimento burocratico nei confronti delle imprese, già soggette a una ipertrofia normativa e amministrativa del tutto insostenibile.

 


Dal 24 al 26 ottobre si svolge a Roma, all’Auditorium della Conciliazione, “Contromafie, Stati Generali dell’Antimafia” promossi da Libera e arrivati alla terza edizione. Il presidente nazionale Dino Scanavino nel suo intervento alla giornata inaugurale, ha confermato l’impegno della Cia in questa battaglia fondamentale per la legalità, esprimendo ancora una volta tutta la sua vicinanza e solidarietà a Don Ciotti e ribadendo la collaborazione concreta della Confederazione a sostegno delle cooperative di Libera nate sui terreni confiscati alla criminalità organizzata. La  presenza della Confederazione sarà estesa a tutta la durata dei lavori, con i produttori Cia che metteranno a disposizione frutta e verdura per tutti i partecipanti, nell’ambito della fattiva collaborazione tra le due organizzazioni.

Contromafie, gli Stati generali dell'antimafia è un appuntamento che Libera offre al movimento antimafia italiano, europeo e non solo, in cui le associazioni e le realtà impegnate contro le diverse forme di criminalità organizzata e transnazionale e le connesse pratiche di corruzione, si ritrovano per confrontare strategie e percorsi, mettere a punto proposte di natura giuridica ed amministrativa, elaborare azioni di contrasto civile e non violento, valorizzare le buone prassi ed esperienze maturate in tema di libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia e solidarietà. La terza edizione di Contromafie giunge a distanza di cinque anni dalla precedente e deve registrare un contesto sociale e politico mutato profondamente per le pesanti ripercussioni causate dalla recessione economica mondiale, purtroppo ancora in atto, i cui effetti devastanti sono stati accentuati dallo smarrimento di riferimenti etici e valoriali, dalla mancanza di anticorpi civili e culturali, in grado di contrastare, soprattutto nelle nuove generazioni, il fascino perverso del modello apparentemente vincente del crimine e dell'illegalità.

La Cia rinnova il suo impegno per un futuro di pace e giustizia sociale, e lo fa partecipando anche quest'anno alla marcia per la Pace Perugia-Assisi con i propri associati e i dirigenti umbri e nazionali. Una splendida giornata di sole, domenica 19 ottobre, ha accompagnato per tutti i 24 chilometri i partecipanti alla marcia al grido di “Mai più Guerre”. Insieme alle scuole, i Gonfaloni degli enti locali, le associazioni e la Cia appunto, che ha sfilato con una moderna riproduzione del “trattore mappamondo” di Alcide Cervi, simbolo di speranza e fratellanza tra i popoli. All’arrivo presso la Rocca di Assisi della bella e colorata manifestazione, al fianco del palco della autorità, un grande stand della Confederazione ha rifocillato i coraggiosi marciatori con prodotti tipici dell’agroalimentare di qualità umbro e italiano.