La bocciatura del Tar del Lazio sul ricorso presentato contro la legittimità del decreto interministeriale che proibisce la semina di mais Mon810 è una buona notizia per l’agricoltura italiana. Ora il governo risolva in maniera definitiva la questione Ogm in Italia, procedendo al più presto all’attivazione della clausola della salvaguardia. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. La nostra posizione sugli Ogm non è ideologica -ricorda la Cia- ma scaturisce dalla consapevolezza che la loro introduzione può annullare la nostra idea di agricoltura e, quindi, il maggiore vantaggio competitivo dei suoi prodotti sui mercati: qualità, tracciabilità, biodiversità, tipicità. La loro immissione sui nostri mercati metterebbe a rischio gli oltre 5.000 prodotti tipici che rappresentano la spina dorsale del “made in Italy” agroalimentare. Il “no” agli Ogm, tra l’altro, è condiviso da oltre il 70 per cento degli italiani -osserva la Cia- e diventa fondamentale a un anno da “Expo 2015”, dove l’Italia ha scelto di mostrarsi al mondo attraverso il cibo, nelle sue accezioni più diverse, ma tutte saldamente legate alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle variegate realtà rurali. Da parte della Cia, comunque, non c’è un atteggiamento oscurantista né una preclusione nei confronti della ricerca -aggiunge la Confederazione-. Ma tutto deve essere fatto nel pieno rispetto del principio di precauzione e della tutela delle esigenze peculiari delle produzioni tipiche dei territori agricoli italiani.

Il presidente dell'Associazione bancaria italiana (Abi), Antonio Patuelli, ha incontrato il presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Dino Scanavino. Il colloquio si è svolto in un clima di cordialità e di assoluta sintonia. Si è registrata piena sintonia sulla visione di un’agricoltura quale fattore strategico della ripresa economica e sociale del Paese e di un mondo bancario che vuole continuare a svolgere un ruolo importante in questo ambito. Le parti hanno altresì concordato sull’esigenza di operare una forte semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese agricole, anche rispetto alle procedure necessarie per l'accesso al credito. Intensa, quindi, nei prossimi mesi, l’interlocuzione per trovare forme di semplificazione nel rapporto tra banche e imprese agricole a conferma dell’attenzione che le banche riservano al settore agricolo, sia in termini di erogazione del credito sia mediante un supporto qualificato di assistenza e consulenza nell’individuazione di forme di finanziamento idonee alle esigenze delle aziende. In questa linea vi è l’accordo a sottoscrivere nelle prossime settimane un protocollo d'intesa sugli interventi diretti a sostegno delle imprese agricole.

E’ stato firmato il 22 aprile il Protocollo d’intesa del Piano nazionale “Garanzia per i giovani” tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e i presidenti di Cia Dino Scanavino e di Agia Luca Brunelli. L’accordo -che è stato siglato presso la sede della Cia- consentirà alle imprese agricole associate di attivare tirocini e rapporti di apprendistato con giovani che intendono avvicinarsi all’agricoltura. Nello stesso tempo sono previste anche azioni per l’auto-imprenditorialità.  “Garanzia per i giovani” è il piano lanciato dalla Commissione europea e prevede che “under 25” europei ricevano un’offerta di lavoro, di formazione o di stage entro quattro mesi dalla fine degli studi o dalla perdita del posto di lavoro. Si tratta di un segnale di attenzione verso la disoccupazione giovanile, che resta uno degli aspetti più negativi dell’attuale situazione socio-economica, soprattutto nel nostro Paese. Il mondo agricolo vuole dare il suo apporto alla soluzione del problema e l’occasione offerta da “Garanzia per i giovani” va sfruttata nella maniera migliore. Così Cia e Agia -come hanno affermato Scanavino e Brunelli- sono pronte a fare sino in fondo la loro parte e con la firma del protocollo daranno l’opportunità e la possibilità a tanti giovani di trovare un’occupazione in agricoltura, settore che racchiude grandi risorse e potenzialità e che può dare un contributo notevole alla ripresa economica. “Garanzia per i giovani”, come le indicazioni che vengono dal Job Act del governo Renzi, rappresentano un segnale importante di nuova attenzione nei confronti dell’agricoltura, che esce da una sorta di ghettizzazione e viene finalmente vista come elemento strategico del sistema.

 


Dopo aver scritto ai ministri della Salute Lorenzin e delle Politiche agricole Martina, Agrinsieme ha rivolto una sollecitazione direttamente ai parlamentari europei italiani. Il tema è il nuovo regolamento europeo sui controlli ufficiali che rischia di far aumentare i costi per gli imprenditori e le cooperative agricole dopo la sua approvazione. Molto dibattito c’è stato in questi mesi tra le diverse Commissioni parlamentari e il Consiglio Ue per evitare questo pericolo, ma il risultato è stato che il testo che approderà in aula il 15 aprile non esclude le piccole imprese agroalimentari e cooperative dall’esenzione del pagamento delle tasse sui controlli, così come era stato proposto inizialmente dalla Commissione, ma osteggiato da alcuni Stati membri (tra cui l’Italia).  Si tratta di cinque atti legislativi per la revisione della legislazione in materia di sanità animale, salute delle piante, materiale riproduttivo vegetale, controlli ufficiali e gestione delle spese relative ai predetti settori.  Cinque proposte di regolamento attualmente al vaglio delle altre istituzioni europee, per le quali la Commissione prevede l’entrata in vigore per il 2016. L’obiettivo primario è dotare le autorità competenti di strumenti in grado di  consentire un approccio integrato dei controlli ufficiali in tutti i settori e garantire una maggiore armonizzazione affinché questi si svolgano secondo i medesimi criteri su tutto il territorio UE, con riferimento sia ai prodotti del mercato interno sia a quelli provenienti da Paesi Terzi. Alla luce delle recenti emergenze sanitarie (si pensi all’epidemia di Escherichia coli 2011 o al più recente caso delle “carni equine”) che hanno travalicato i confini del singolo Paese, la Commissione ha dato ancora maggior rilevo all’opportunità di uniformare gli standard dei controlli su tutto il territorio europeo ritenendo essenziale anche intervenire per migliorare l’assistenza amministrativa transfrontaliera.

<< Aggiornamento del 26 Aprile 2014 >>

Il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento al Regolamento sui controlli sulla sicurezza alimentare che esclude le aziende agricole dal pagamento della tassa sui controlli. Da parte di Agrinsieme è arrivato plauso per una misura che era stata sollecitata con una lettera inviata alla fine di marzo agli europarlamentari italiani e ai ministri della Salute e delle Politiche agricole, Lorenzin e Martina, dopo che la Commissione Ambiente dell’Assemblea di Strasburgo aveva introdotto la tassa nel testo di Regolamento. La sollecitazione è stata prontamente recepita dall’on. De Castro che ha proposto un emendamento, appoggiato dall’on. Pirillo e da tutti i deputati europei italiani. La loro determinazione ha convinto anche gli europarlamentari degli altri Paesi, raggiungendo così questo risultato importante.


Il premier Matteo Renzi ha annunciato al Vinitaly il piano di azioni #campolibero per l’agricoltura, dimostrando -come ha fatto notare Agrinsieme- di avere piena consapevolezza, numeri alla mano, che il settore primario è componente centrale e nevralgica del sistema economico del Paese. Agrinsieme ha rimarcato la positività del metodo di lavoro voluto dal governo, che prevede l’ascolto e la partecipazione attiva delle organizzazioni. Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane dell’agroalimentare si è detto, quindi, pronto a collaborare. Le organizzazioni di Agrinsieme hanno ribadito di essere anche disponibili a riformarsi, proprio per contribuire ad un’adeguata riforma dell’intero sistema agroalimentare, a cominciare da un’organica riorganizzazione degli enti che ora operano nel settore agricolo. A tal proposito il coordinamento farà proposte e anche una lista di enti e di costi da sforbiciare.

Qui troverete le prime 18 azioni che saranno presentate.


Competitività e Lavoro
- Mutui a tasso zero per imprese agricole condotte da giovani under 40 
- Incentivi all'assunzione di giovani (sgravio di un terzo della retribuzione lorda)
- Stabilizzazione ed emersione dei rapporti di lavoro (contratto agricolo stabile)
- Credito d'imposta per e-commerce 
- Credito d'imposta per piattaforme distributive all'estero 
- Termine per l'attuazione della legge sull'etichettatura e avvio consultazione pubblica
- Taglio dei costi Enti e Società vigilate dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali 
- Avvio Sistema nazionale consulenza aziendale agricola 

Semplificazioni
- Registro unico dei controlli aziendali 
- Apertura Società agricola in 60 giorni (Riduzione dei tempi del silenzio assenso)
- Estensione generalizzata della diffida prima delle sanzioni amministrative pecuniarie
- Semplificazioni per la vendita diretta 
- Sportello telematico automobilistico anche per settore agricolo 
- Semplificazioni per settori biologico e vitivinicolo 
- Dematerializzazione registri carico/scarico per diversi prodotti
- Estensione della possibilità di adempimento volontario laddove è già consentito il pagamento in misura ridotta 

Sicurezza
- Rafforzamento azio
ni per interventi nella Terra dei fuochi - Più poteri di confisca dei beni contro chi trae profitto dal traffico illecito di rifiuti