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Il coordinamento di Cia, Confagricoltura ed Alleanza delle cooperative italiane ribadisce al Ministero ed alle Regioni alcune priorità fondamentali per il settore. In merito all'incontro dell 8 Maggio tra Ministero e Regioni per definire le modalità di applicazione della Pac 2020 in Italia, Agrinsieme ribadisce alcune priorità ritenute indispensabili per sostenere la competitività dell'agricoltura italiana. Secondo Agrinsieme è fondamentale utilizzare l'intero budget a disposizione degli aiuti accoppiati. Il nostro Paese -ricorda il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane- si è battuto a livello europeo per un plafond pari al 15 per cento, comprensivo di un intervento a favore delle colture proteiche. Quindi, sarebbe una grave perdita anche di credibilità limitarsi ora ad utilizzare somme inferiori. Tanto più che eventuali somme non utilizzate ripartite su tutto il territorio nazionale potrebbero comportare incrementi inconsistenti dei pagamenti disaccoppiati per i produttori. Le difficoltà che vivono le imprese impongono quindi scelte coerenti ed incisive. Con oltre 570 milioni all'anno si può fare una vera politica agricola, si possono risolvere problemi di alcune filiere e rilanciarne altre. È folle pensare di rinunciare alla gestione di parte di queste risorse. Si potrebbe anche ipotizzare di gestire il budget in parte con le Regioni e in parte a livello centrale per incentivare filiere strategiche nazionali. Uno schema condiviso di competenze e governance che è già stato applicato vantaggiosamente in altre circostanze, come nell’accordo di dicembre per la gestione dei fondi di sviluppo rurale 2014-2020 e come avviene da tempo per i fondi della promozione dell’Ocm vitivinicola. E' in ogni caso importante -prosegue Agrinsieme- puntare su una selettività non tra comparti ma nei comparti, orientando le scelte verso la qualità, le produzioni ad alta intensità di manodopera, l'aggregazione dell'offerta e il rafforzamento dei sistemi di filiera. Occorre infine -conclude Agrinsieme- sostenere fortemente le imprese condotte da giovani utilizzando tutte le misure e le risorse disponibili nella nuova Pac. Il ricambio generazionale per la nostra agricoltura rappresenta un irrinunciabile fattore strategico di crescita.
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Il Patronato Inac tra i cittadini per spiegare l’Aspi e la mini-Aspi: un diritto che spetta a milioni di italiani disoccupati L’Inac, l’Istituto nazionale assistenza cittadini, sabato 10 maggio scende nelle piazze delle città di tutta Italia per dare vita all’ottava edizione di “Inac in piazza per te”, la manifestazione nata per aprire un confronto diretto con le persone e un dialogo sui temi di maggiore interesse sociale e previdenziale. In particolare, quest’anno, il Patronato promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori ha scelto di dedicare la giornata a un tema specifico che riguarda i nuovi ammortizzatori sociali: Aspi e Mini Aspi. La mancanza di lavoro, purtroppo, è un problema drammaticamente attuale per il nostro Paese: solo nel 2013 l’Inps ha erogato oltre 2 milioni di indennità di disoccupazione e il trend non sembra conoscere miglioramenti. Anche per il 2014 la cifra di disoccupati toccherà percentuali “da brivido”, con stime che parlano di oltre 1,8 milioni di Aspi da erogare e circa 500 mila indennità di disoccupazione per il solo comparto agricolo. Per questo l’Inac vuole offrire ai cittadini che si trovano in una condizione di forte disagio un aiuto concreto per avere il riconoscimento di un sostegno al reddito, aiutandoli nell’iter burocratico dalla presentazione della domanda alla liquidazione dell’indennità. Per fornire informazioni utili ai lavoratori ora disoccupati, è stato realizzato un opuscolo, in distribuzione sabato in tutti i gazebo predisposti dall’Inac, in cui sono sintetizzati i requisiti e le modalità per ottenere le indennità Aspi o Mini Aspi.
Vi aspettiamo al nostro Gazebo A Grottammare in Piazza Kursall
Sabato 10 Maggio 2014 !!!
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Dal 2 al 4 maggio si svolge a Spoleto “SpreK.O.”, la prima festa nazionale per la lotta allo spreco promossa da Cittadinanzattiva, in collaborazione con la Cia.

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E’ stato emanato il primo decreto attuativo delle disposizioni sul Sistri, introdotte dal dl 101/2013, convertito nella legge 125/13. Agrinsieme ha espresso soddisfazione per le decisioni assunte dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla semplificazione degli adempimenti, tenendo conto delle peculiarità del settore agricolo. L’aver escluso dal Sistri i produttori di rifiuti pericolosi derivanti da attività agricole e agroindustriali con meno di 10 dipendenti e (indipendentemente dal numero dei dipendenti) gli enti e le imprese di cui all’art. 2135 del Codice civile che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito dei circuiti organizzati di raccolta, è un segnale -ha osservato Agrinsieme- fortemente positivo. Secondo Agrinsieme, si permette così di proseguire, da una parte nel percorso di semplificazione nella gestione dei rifiuti e, dall’altra, di valorizzare i sistemi virtuosi esistenti, legati al concetto dei circuiti organizzati di raccolta.
SISTRI: CRONISTORIA
1. Estate 2009 Prime comunicazioni alle Associazioni di categoria sul progetto SISTRI, già definito in fase avanzata
2. Fine 2009 Prime trattative Ministero – Associazioni datoriali per migliorare / semplificare il sistema proposto
3. 13/01/10 Pubblicazione del decreto di istituzione del SISTRI; previsti tempi serrati per i soggetti obbligati al sistema: primi adempimenti entro il 13 febbraio 2010 e partenza completa del sistema dal 12 agosto 2010.
4. Fine gennaio 2010 Prime problematiche per la compilazione della domanda di iscrizione delle autofficine per ottenere l’autorizzazione all’installazione delle “black box” sui mezzi di trasporto dei rifiuti, previste dal sistema
5. Primi giorni di febbraio 2010 Ancora da definire i diritti camerali previsti per la distribuzione delle apparecchiature hardware SISTRI, nonostante i primi soggetti obbligati siano già tenuti ad effettuare l’iscrizione (da concludere entro il 28/02/10)
6. 27/02/10 Primo decreto di proroga (in vigore dal 28/02/10) dei termini per l’iscrizione al SISTRI. Notare che la prima scadenza sarebbe scattata il 28/02/10
7. Metà aprile 2010 Non ancora disponibile sul portale di iscrizione, la possibilità di delegare alla propria Associazione, il ritiro di hardware e software per l’attivazione del sistema, nonostante la possibilità di iscriversi è già operativa.
8. 23/04/10 Definiti i diritti camerali per la distribuzione delle apparecchiature SISTRI
9. 30/06/10 Comunicata l’insufficiente presenza sul territorio di elettrauti che si sono abilitati per l’installazione delle “black box”. Prevista la riapertura dei termini per l’abilitazione di ulteriori aziende. 10. 13/07/10 Secondo decreto di proroga (DM 09/07/10), per il SISTRI. Il termine per l’operatività viene spostato per tutte le imprese al 1 ottobre 2010. Da segnalare che la proroga arriva proprio nel giorno previsto per la prima operatività del sistema.
11. Fine agosto 2010 Notizia delle prime indagini del TAR Lazio sull’apposizione del segreto di stato sul progetto SISTRI
12. 16/09/10 Ministero e CCIAA sono in ritardo rispetto al termine fissato dalla norma (12/09) per terminare la distribuzione delle “chiavette” SISTRI che costituiscono l’hardware necessario alle aziende per operare con il sistema.
13. 01/10/10 Terzo decreto di proroga dei termini SISTRI (DM 28/09/10). Come al solito, il decreto arriva alla scadenza dell’obbligo di attivazione del sistema (01/10/10). Il nuovo termine per l’attivazione dell’obbligo è il 1 gennaio 2011
14. 30/12/10 Quarto decreto di proroga dei termini SISTRI (DM 22/12/10) che scadevano il 31/12/10. Il nuovo termine per l’attivazione dell’obbligo è il 1 giugno 2011
15. Fine gennaio 2011 Comunicato dal Ministero lo spostamento del termine per il pagamento del contributo annuale del SISTRI dal 30/01 al 30/04/2011
16. 26/04/11 Pubblicato il DM 52/11 di unificazione delle disposizioni in materia di SISTRI
17. 10/05/11 Diffusa la notizia che il TAR del Lazio ha dichiarato improcedibile la causa intentata dalle sette software house in merito all’applicazione del segreto di stato sul progetto SISTRI. L’improcedibilità risulta da un “sopravvenuta carenza di interesse” da parte delle software house al proseguimento del ricorso.
18. 11/05/11 Prima sperimentazione nazionale dell’operatività del sistema. Esito disastroso: lentezza ed intoppi nella gestione del portale telematico.
19. 30/05/11 Quinto decreto di proroga dei termini SISTRI (DM 26/05/11) che scadevano il 31/05/11. Stabiliti termini differenziati di attivazione del sistema in relazione alla tipologia di aziende. Queste le varie date di attivazione: 1 settembre 2011, 1 ottobre 2011, 2 novembre 2011, 1 dicembre 2011 e 2 gennaio 2012
20. Primi di giugno 2011 Diffusa la notizia dell’apertura di un’indagine della procura sul progetto SISTRI per irregolarità nella procedura di aggiudicazione degli appalti per la realizzazione delle piattaforme tecnologiche connesse all’operatività del sistema
21. 13/07/11 Proroga del termine di attivazione del SISTRI per i piccoli produttori di rifiuti. La partenza prevista per il 2 gennaio 2012 è spostata a non prima del 1 giugno 2012 dalla legge 106/11
22. 13/08/11 Abrogato il SISTRI dal DL 138/11. Si attende la legge di conversione per la conferma della disposizione. Si segnala che l’abrogazione avviene in prossimità della scadenza del 1 settembre 2011 prevista per la partenza del SISTRI per alcune aziende
23. 14/09/11 Ripristinato il SISTRI attraverso la legge di conversione del DL 138/11 (L 148/11). Il nuovo termine per la partenza del sistema è il 9 febbraio 2012 con esclusione delle “piccole aziende produttrici” che partono non prima del 1 giugno 2012.
24. Metà novembre 2011 Previste nuove giornate di sperimentazione nazionale del sistema (23 e 24 novembre). Confartigianato rifiuta di partecipare.
25. 05/01/12 Pubblicazione decreto di modifica-correzione di alcuni aspetti SISTRI (DM 219/11). Rimangono inalterate le scadenze per l’operatività
26. 25/01/12 In sede di conversione del decreto “milleproroghe” di fine anno (L 106/11), spostata al 30 giugno 2012 la partenza del SISTRI (ottavo differimento del termine)
27. 23/04/12 Comunicato del Minsitero del differimento al 30/11/2012 del termine per il pagamento del contributo SISTRI per il 2012. La scadenza per il pagamento era fissata al 30 aprile. Le aziende hanno già corrisposto i contributi per il 2010 e il 2011.
28. 26/06/12 Con il decreto cresci Italia (DL 83/12), il termine per la partenza del SISTRI viene spostato al 30 giugno 2013 e viene sospeso il termine per il pagamento dei contributi per il 2012.
29. 10/04/13 Reso disponibile nel sito del Ministero dell’Ambiente, il testo del nuovo decreto sulla partenza dell’operatività SISTRI (DM 20/03/13). Il decreto non è ancora stato pubblicato in GU. Sostanzialmente previste partenze scaglionate. Per i gestori di rifiuti e per i produttori di pericolosi oltre i 10 addetti la partenza dell’operatività è fissata al 1 ottobre 2013. Per tutte le altre aziende, la partenza è prevista per il 3 marzo 2014. In sostanza, si tratterebbe del decimo differimento dei termini.
30. 17/04/13 Notizia dei primi arresti in relazione all’indagine della procura sul progetto SISTRI.
31. 19/04/13 Pubblicazione del Decreto Ministeriale di riavvio del SISTRI (vedi punto 29).
32. Giugno 2013 Il ministro Orlando affida al prof. Ronchi il compito di verificare, attraverso la consultazione delle associazioni datoriali e delle altre parti in causa, la fattibilità del SISTRI per valutare un possibile miglioramento o un definitivo abbandono.
33. 01/08/2013 Il Ministero dell’Ambiente ribadisce la volontà di procedere con l’entrata in operatività del SISTRI, secondo le tempistiche del DM 20/03/13 (prima scadenza 1 ottobre 2013).
34. 01/10/2013 Il 1 ottobre parte il SISTRI. La sera del 30 settembre il Ministero dirama una nota di chiarimento che il 1 ottobre viene rimaneggiata sui seguenti punti: Chiarimenti in merito all’individuazione dei soggetti obbligati al sistema; Esclusione dalla partenza del 1 ottobre dei trasportatori in conto proprio di rifiuti pericolosi indipendentemente dalla quantità trasportata; Partenza delle sanzioni SISTRI il 31° giorno successivo alla data di avvio del sistema per i soggetti obbligati.
35. OGGI Le aziende produttrici di rifiuti speciali con meno di 10 dipendenti saranno esonerate anche dagli adempimenti previsti per legge e torneranno agli obblighi “pre”SISTRI.
(Elenco tratto dal sito http://www.cgiamestre.com)
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“Accesso al credito per finanziare progetti di sicurezza e PSR” è tema al centro del secondo incontro che si è tenuto stamani, Martedì 29 Aprile presso l'hotel Caroline di Offida, nell'ambito del ciclo di convegni “Salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura”. “La nostra associazione – ha detto il presidente della Cia di Ascoli e Fermo Ugo Marcelli – ha attivato un servizio di consulenza e di supporto alle aziende agricole, soprattutto in questa delicatissima fase congiunturale, per fornire i servizi necessari per i finanziamenti, i progetti di sicurezza e il nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Siamo molto soddisfatti di avere al nostro fianco un partner molto importante come Unicredit”. Al simposio, organizzato dalla Cia – Confederazione italiana agricoltori di Ascoli hanno preso parte: Alessandra Budini funzionario Assam, Fabio Mattioli consulente sicurezza sul lavoro – Ambient, Francesco Jajani responsabile Sviluppo Marche – Unicredit, Massimo Sandroni e Ugo Marcelli rispettivamente direttore e presidente Cia Ascoli Piceno e Fermo. L'incontro è stato occasione di riflessione sull'attuale situazione economica, sui recenti sviluppi normativi e le novità intervenute in relazione alla gestione dei rischi finanziari connessi all'attività di impresa.
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