Mercoledì 30 ottobre 2013 a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria in Piazza della Cancelleria 1, si è celebrata l'89ª Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dall'Acri. Il presidente dalle Repubblica Giorgio Napolitano, ha esortato le banche a fornire più credito alle imprese. “I primi e incerti segnali di ripresa -ha affermato- devono indurre a rafforzare tutte le azioni di sostegno all’economia, in uno sforzo generale al quale non può mancare l’apporto del sistema bancario e finanziario”. In questa occasione l’ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa) ha presentato i risultati di un interessante sondaggio realizzato su un campione di circa 1.000 persone. Il 42% della popolazione si ritiene soddisfatto della propria situazione economica personale, mentre il restante 58% no.egli italiani l’uscita dal “tunnel Crisi” è ancora lontana; circa 3 italiani su 4 prevedono che la situazione negativa duri per altri 3 o 4 anni. Sono state colpite dalla crisi il 40% delle famiglie: il 20% ha perso il lavoro; il 15% dichiara un peggioramento delle condizioni di lavoro; il 3% non viene pagato con regolarità; il 2% ha dovuto cambiare lavoro. Il 26% delle famiglie segnala un seriopeggioramento del proprio tenore di vita. Il 73% segnala di avere difficoltà. Il 65% degli italiani preferisce non investire ma avere liquidità sul proprio conto corrente. Solo il 9% investe la maggior parte dei propri risparmi. Il 34% reputano sia il momento di investire negli strumenti ritenuti più sicuri (risparmio postale, obbligazioni e titoli di stato). Solo il 29% ritiene ideale l’investimento nel mattone (negli immobili). Nel 2010 era il 70%!