Coronavirus: Cia, via libera a vendita piante e fiori.
Grande soddisfazione, da parte di Cia-Agricoltori Italiani, per il chiarimento giunto dalla Presidenza del Consiglio sul florovivaismo, che esplicita finalmente come sia “consentita la vendita al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili” dal Dpcm del 22 marzo. Dopo le numerose sollecitazioni da parte della nostra organizzazione, viene quindi consentita la riapertura dei punti vendita di fiori e piante: una boccata d’ossigeno per le 24mi-
la aziende del settore, che con 2,5 miliardi di fatturato rappresentano il 5% della produzione agricola nazionale. Cia, però, non abbassa la guardia. “L’autorizzazione alla vendi-
ta di fiori e piante è un primo passo nella tutela dei produttori italiani, messi in crisi dall’emergenza Coronavirus tra blocco delle attività. Adesso tocca al Governo rafforzarlo con aiuti concreti ai florovivaisti.
Auspichiamo un intervento ad hoc da parte dell’esecutivo per una reale valorizzazione di fiori e piante Made in Italy negli ipermercati e nei supermercati, dove ancora oggi è possibile notare in bella mostra prodotti provenienti da Olanda e altri paesi esteri”.
Decreto Cura Italia per il Settore agricolo
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 18/2020, ormai noto come Decreto “Cura Italia”, con cui sono stati disposti i primi provvedimenti di natura economica, fiscale e finanziaria per arginare le ricadute dell’epidemia COVID-19 su imprese, lavoratori e famiglie.
Il provvedimento stanzia 10 miliardi di euro per il sostegno del lavoro.
Indennità per i lavoratori agricoli, compresi quelli autonomi
Oltre alle misure generali a tutela di imprese e lavoratori, sono state stanziate specifiche risorse per il settore agricolo.
L’articolo 28 del Decreto riconosce un’indennità ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO, a condizione che non siano già in pensione o iscritti ad altre forme previdenziali (ad esclusione di quelli iscritti alla Gestione separata).
Rientrano tra i soggetti iscritti alle sezioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. Pertanto, anche tali categorie avranno diritto all’indennità.
L’indennità è fissata nella somma di euro 600, che sarà corrisposta una tantum per il mese di marzo, previa domanda da presentare all’INPS. Il limite di spesa per tale indennità ammonta a 2.160 milioni di euro.
Anche agli operai agricoli a tempo determinato, che abbiano effettuato almeno cinquanta giornate effettive di lavoro agricolo nel corso del 2019, a condizione che non siano titolari di trattamenti pensionistici, potranno richiedere all’INPS l’indennità di 600 euro per il mese di marzo 2020. Per questa misura, le risorse stanziate per il 2020 ammontano a 396 milioni di euro (art. 30).
Le indennità di cui agli articoli 28 e 30 non sono cumulabili e, in entrambi i casi, non concorrono alla formazione del reddito.
Cassa integrazione in deroga anche per il settore agricolo
Anche i datori di lavoro agricoli e quelli del settore della pesca, per i quali non trovino applicazione le tutele previste in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto di lavoro, potranno accedere alla cassa integrazione in deroga. Infatti, le Regioni e le Province autonome possono riconoscere, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, previo accordo con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale per i datori di lavoro, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e, comunque, per un periodo non superiore a nove settimane. L’accordo con le organizzazioni sindacali può essere concluso anche in via telematica.
Per i lavoratori è riconosciuta la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori.
Per i lavoratori del settore agricolo, tale trattamento, per le ore di riduzione o sospensione delle attività, nei limiti ivi previsti, è equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola.
Il presente trattamento è riconosciuto a decorrere dal 23 febbraio, limitatamente ai dipendenti già in forza a quella data.
Proroga della domanda di disoccupazione agricola
La presentazione delle domande di disoccupazione agricola dei lavoratori a tempo determinato o indeterminato e per le figure equiparate, relative alle prestazioni di lavoro del 2019, è prorogata al 1° giugno 2020.
Evento “Seminiamo il futuro"
E’ questa la fotografia emersa dall’evento “Seminiamo il futuro” tenutosi a Roma mercoledì 19 febbraio alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova. A raccontare la propria esperienza sul campo e confrontarsi con istituzioni, università e giornalisti sono state chiamate sei aziende agricole selezionate in tutta Italia per capacità innovativa e di approccio strategico ai mercati esteri. Tra queste è intervenuta la cantina biologica Vigneti Vallorani di Colli di Tronto (Ascoli Piceno), che in pochi anni ha trasformato una limitata produzione di vino sfuso destinata a un mercato locale in un’azienda all’avanguardia in grado di portare migliaia di bottiglie in giro per il mondo.
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