- Dettagli
- Categoria: Notizie CIA Nazionale
Facendo proprie le istanze sollevate da Agrinsieme, il ministero delle Politiche agricole ha annunciato lo sblocco di 81,5 milioni di euro di fondi Pac agli agricoltori: 65 milioni andranno a 6 mila aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. Il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative ha quindi deciso di sospendere il sit-in di protesta indetto per il 12 giugno presso le sedi romane di Agea. “La nostra mobilitazione è sospesa, non annullata -ha sottolineato Agrinsieme-. Ci attendiamo che Agea rispetti prontamente l’impegno preso, diversamente scenderemo in piazza con ben altro tipo di manifestazioni”. Intanto restano in piedi gli incontri già richiesti con le Istituzioni competenti in materia: il presidente della Cia Dino Scanavino, in rappresentanza di Agrinsieme, ha già incontrato il presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Roberto Formigoni, e il vicepresidente della Comagri della Camera, Massimo Fiorio, ai quali sono stati illustrati i problemi relativi al funzionamento del sistema Agea, su cui si deve avviare al più presto una profonda revisione.
- Dettagli
- Categoria: Notizie CIA Nazionale

In Italia è “allarme rosso” per l’alimentazione di mamme e bambini: poca frutta e verdura e troppi grassi nella dieta, l’allattamento naturale è diventato un fenomeno di “nicchia”. Per questo, con la nona edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” sotto lo slogan ‘Alimenti-amo’, Vas e Cia vogliono contribuire a divulgare un nuovo modello alimentare “naturale” fin dalla tenera età (0-3 anni) e ancor prima in gravidanza. Sabato 24 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, si parlerà di questo e dell’importanza dell’allattamento materno, visto che oggi nel Paese solo il 10% dei neonati è allattato esclusivamente al seno per 6 mesi, come suggerito dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
- Dettagli
- Categoria: Notizie CIA Nazionale
“Un segnale importante la proposta a Bruxelles del ministro Martina” La richiesta del ministro per le Politiche agricole Martina al Consiglio agricolo di modificare i progetti di regolamento Ue di esenzione e di orientamento per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020, relativamente all’acquisto di terreni da parte dei giovani agricoltori, superando l'attuale vincolo del 10% per gli aiuti di Stato, è accolta con favore da Agrinsieme. “Favorire l’accesso dei giovani al settore primario, favorendo la concretizzazione di un contesto di redditività, sostenibilità e innovazione -ad avviso del coordinamento di Cia, Confagricoltura, Alleanza delle cooperative italiane- è un segnale importante che il ministro ha voluto dare agli imprenditori under 40, che ci auguriamo venga fatto proprio dal Consiglio agricolo e sostenuto, a livello nazionale, da #campolibero”. Agrinsieme, infine, raccomanda al ministro Martina la necessità di intervenire a Bruxelles anche su un ulteriore aspetto delle regole per la concessione degli aiuti di stato. Si tratta della soglia triennale dei pagamenti "de minimis" che andrebbe elevata “da 15mila ad almeno 50mila euro per garantire più efficacia ed efficienza a diversi interventi nazionali a favore delle imprese".
- Dettagli
- Categoria: Notizie CIA Nazionale
Un’Europa che rafforzi il sistema delle imprese, il ricambio generazionale, l’aggregazione e le filiere agroalimentari, incentivando produzione e produttività e tutela ambientale, facendo leva sulla ricerca e sull’innovazione: è questo l’indirizzo che dovrebbe improntare le scelte politiche del nuovo Parlamento europeo per contribuire a dare maggiore stabilità finanziaria al comparto agroalimentare. Lo hanno sostenuto, in un documento di proposte e richieste per l’Europa presentato oggi a Roma, le organizzazioni Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari riunite in Agrinsieme. “Più Europa, più impresa e più crescita per il comparto -ha sintetizzato il coordinatore di Agrinsieme Mario Guidi nel suo intervento-. Le risposte che ci attendiamo dall’Europa in tema di agricoltura dovranno riuscire a garantire una linea strategica, coerente e reimpostata nell’approccio. Ricordiamo che l’agricoltura da sola assorbe circa il 40% del budget comunitario e rappresenta una delle poche, vere, politiche completamente decise a livello europeo”. “Meno burocrazia e più internazionalizzazione: questa la strada da percorrere per una politica agricola che sappia realmente porre al centro le imprese. Per ridurre i carichi burocratici -ha spiegato Agrinsieme- proponiamo di valorizzare i principi dell’autocontrollo e della proporzionalità degli adempimenti alle reali caratteristiche delle imprese e di evitare il più possibile sovrapposizioni e ripetizioni di interventi, anche con l’ausilio della tecnologia”. In materia di internazionalizzazione, le proposte contenute nel documento che Agrinsieme ha consegnato ai principali partiti politici sono quella di stimolare la promozione dei prodotti e gli investimenti diretti all’estero, consolidando il sistema produttivo agricolo; anche la politica commerciale dovrà agire in maniera funzionale a questo obiettivo, realizzando accordi commerciali di mutuo vantaggio basati sulla reciprocità, senza al tempo stesso rinunciare -quando occorre- a una logica difensiva che eviti contraccolpi negativi per i comparti produttivi strategici. Aspetti che ad un anno da Expo 2015, che vede l’attenzione del mondo concentrata sull’agricoltura, assumono fondamentale rilevanza. Capitolo fondamentale è poi quello dei fondi comunitari a disposizione. “La posizione sostenuta e ribadita da Agrinsieme -ha ricordato Guidi- è ormai nota: la programmazione comunitaria deve privilegiare le realtà produttive del settore finanziando misure e iniziative progettuali rivolte alla competitività e al mercato”. Mantiene infine la sua centralità l’obiettivo di recuperare agli agricoltori posizioni nella catena del valore dell’agroalimentare tramite misure che riducano i costi, aggreghino le produzioni, migliorino le condizioni di offerta ed il posizionamento degli imprenditori agricoli sul mercato anche accrescendo la trasparenza nei confronti del consumatore. Ricordando come dopo il recente negoziato sulla Pac la prossima legislatura europarlamentare ed il semestre di presidenza italiana della Ue costituiscono appuntamenti decisivi per affrontare i grandi temi dello sviluppo e della crescita, Agrinsieme ha quindi auspicato che il nostro Paese sia in grado di affermare le proprie priorità in Europa, anche ottenendo incarichi di rilievo in Commissione e in Parlamento. “Alle forze politiche -ha concluso Mario Guidi- chiediamo appuntamento tra un anno, per fare insieme ‘il punto sull’Europa’ e sugli obiettivi che oggi condividiamo”.
- Dettagli
- Categoria: Notizie CIA Nazionale
All’Auditorium della Fiera di Ancona, Agrinsieme ha presentato le sue proposte per il nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Ma prima attenzione sulle gravi conseguenze della recente alluvione con le richieste per sostenere il comparto pesantemente colpito. Un Piano di Sviluppo Rurale al passo con i tempi condiviso dal mondo degli agricoltori, con procedure semplici, e di facile applicazione. E’ questo il messaggio forte che Agrinsieme Marche, il soggetto che riunisce Cia Marche, Confragricoltura, Copagri e le realtà del mondo della cooperazione, Agrital Agci, Confcooperative, Legacoop, ha lanciato nel corso dell’incontro tenutosi giovedì 8 Maggio u.s. ad Ancona presso la Sala Auditorium della Fiera di Ancona alla presenza del Coordinatore nazionale di Agrinsieme Mario Guidi. Ma l’evento si è tenuto a pochi giorni dalla pesante alluvione che ha colpito in particolare il territorio provinciale del capoluogo regionale, con conseguenze gravissime per l’agricoltura. E quindi sono arrivate chiare le richieste di Agrinsieme. Innanzitutto l’immediata dichiarazione dello Stato di calamità per dirottare le fondamentali risorse economiche in grado di sostenere gli agricoltori e più in generale l’intera comunità profondamente ferita. In questo senso è necessario applicare pienamente la 126 per mettere mano agli investimenti economici. Agrinsieme ha ribadito quanto sia rilevante la manutenzione della campagna, la tutela del territorio in grado di prevenire disastri come quello che si verificato sabato. A chi punta il dito su una presunta pervasività delle colture si ricorda come la legge sulla “condizionalità” obbliga gli agricoltori a rispettare certi parametri. Per quanto riguarda le proposte per il nuovo PSR, Agrinsieme innanzitutto chiede la “tempestiva attivazione del “Tavolo Verde”, dove poter approfondire le scelte da intraprendere nella definizione del PSR Marche 2014/2020”. Si tratta di ribadire la “centralità dello sviluppo dell’impresa agricola, singola e associata, come volano per il rilancio dello sviluppo economico”; il sostegno per favorire lo sviluppo a forme aggregate di impresa, la sussidarietà delle politiche di inclusione sociale”. Per il nuovo PSR si sottolinea la necessità di una sburocratizzazione con norme chiare e facilmente applicabili. Nel Piano precedente c’erano 50 norme che non facevano altro che appesantire il documento con conseguenze negative. Inoltre in un periodo di crisi la Regione deve attivarsi per facilitare l’accesso al credito. In tale ambito deve essere data all’imprenditore la possibilità di scegliere tra contributo in conto capitale e conto interessi, in quanto il solo contributo in conto capitale nel precedente PSR non ha fornito risultati soddisfacenti. Infine bisogna favorire l’aggregazioni di imprese “essenziali per affrontare la sfida economica e commerciale del futuro” e “preservare una particolare attenzione ai giovani imprenditori under 40 perché il ricambio generazionale è essenziale per la sopravvivenza dell’agricoltura nelle Marche”.
Pagina 37 di 79