I cibi “hi-tech” sono un “bluff”?

Cia e VAS lanciano “Mangiasano 2012” e riaprono il dibattito su Ogm e clonazione a fini alimentari. Oggi solo grandi promesse e costi esorbitanti. Per di più i consumatori non li vogliono nel piatto.

 

I cibi “hi-tech” sono un “bluff”? I “cibi da laboratorio” non servono: il patrimonio di biodiversità animale e vegetale nel mondo è così vasto e comp...

Il Patronato, promosso dalla Cia, scende in piazza per spiegare ai cittadini la nuova riforma e per chiederne alcune modifiche. Nei gazebo informativi allestiti si potrà ricevere assistenza, consulenze gratuite e vademecum su come orientarsi nelle normative connesse al tema del lavoro. 
“Perché la pensione non sia un’illusione!”. Questo lo slogan con cui l’Inac-Istituto nazionale assistenza cittadini scenderà, il prossimo sabato 12 maggio, nelle principali piazze di tutti i capoluoghi di provincia italiani. Una manifestazione “Inac in piazza per te”, giunta alla sua 6ª edizione, che nasce con il preciso scopo di riaffermare il ruolo del patronato e soprattutto per incontrare le persone comuni, offrendo loro informazioni utili e spiegando le ultime novità su temi importanti come: pensioni, assistenza previdenziale, infortunistica, regolarizzazioni stranieri e norme per lavoratori domestici.
All’interno dei gazebo allestiti per l’occasione, personale altamente specializzato offrirà consulenze gratuite e informazioni sui servizi offerti dal patronato Inac-Cia.
In questa fase particolarmente complessa per il Paese, in un contesto di crisi dove i temi del lavoro, della previdenza, degli ammortizzatori sociali assumono una rilevanza straordinaria, l’Inac-Cia vuole portare il suo contributo costruttivo e presentare anche una serie di proposte volte al miglioramento delle condizioni sociali nel nostro Paese.
Per questo, domani sabato 12 maggio l’Inac-Cia illustrerà ai cittadini la propria proposta per una legge di modifica dell’attuale sistema pensionistico varato dal Governo Monti, che abbia la capacità di attenuarne i suoi effetti negativi per gli attuali lavoratori e che dia maggiori speranze ai giovani per un lavoro futuro.

Ad Ascoli Piceno, il gazebo informativo “Inac in piazza per te” è presente in P.zza dell'Immacolata  a partire dalle ore 10.00.

L’agricoltura irrompe in città: l’orto “fai da te” conquista più di 4,5 milioni di italiani

"Secondo la Cia, il cosiddetto “urban farming” comincia a prendere piede stabilmente in Italia, dopo il “boom” negli Usa e in Inghilterra. Gli agricoltori per passione hanno un profilo ben preciso: 40enni colti con il pallino dell’ambiente e del cibo sano, ma anche pensionati attenti al portafoglio in tempi di crisi. Si chiama “urban farming” e muove ogni anno un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, coinvolgendo attivamente oltre 4,5 milioni di italiani. È il trend sempre più diffuso di chi sceglie di portare un po’ di campagna in città, ricavando un orticello dove si può. Si va dai giardini in cui zucchine, lattuga e peperoni prendono il posto di rose e gelsomini ai balconi in cui i pomodori sostituiscono gerani e margherite, fino alle iniziative pubbliche in cui i comuni mettono a disposizione terreni incolti per farne veri e propri orti cittadini. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.I nuovi “farmer” urbani -spiega la Cia- sono una comunità variegata che cresce di anno in anno: oggi, infatti, il “fai da te” agricolo incuriosisce e attira due famiglie su dieci.  C’è chi lo fa per necessità, per tamponare così alle conseguenze della crisi; ma sempre più spesso si tratta semplicemente di appassionati del mangiar sano e dell’aria aperta, “contadini per caso” che dopo il lavoro si cambiano d’abito e imbracciano zappa e rastrello.E l’agricoltore per passione ha un profilo ben preciso -osserva la Cia-. Secondo il nostro identikit ha in media 45 anni, una buona istruzione, sensibilità ambientale e una buona dose di tempo libero. E’ diplomato nel 55 per cento dei casi e molto spesso ha una laurea (30 per cento). In genere si avvicina all’agricoltura mosso prevalentemente da input culturali. Solitamente è un insegnante (20 per cento) o un impiegato (13 per cento), meno frequentemente un operaio (10 per cento) e un imprenditore (3 per cento). E’ un hobby che piace ai giovani (gli studenti rappresentano il 5 per cento) ma, anche se questa è la nuova tendenza, sono chiaramente tantissimi i pensionati (40 per cento) che si avvicinano al lavoro della terra innanzitutto per risparmiare in tempi di crisi economica, oltre che per maggiore familiarità con le tradizioni contadine e per tenersi in forma.D’altra parte -ricorda la Cia- coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante sul terrazzo e in giardino, secondo uno studio dell’Università di Uppsala in Svezia pubblicato sul “British Medical Journal”, allunga la vita soprattutto nelle persone di mezza età.Quello degli orti urbani, insomma, è un fenomeno in costante espansione, non più etichettabile solo come una moda passeggera ispirata dagli orti “vip” di first lady o di attrici di Hollywood. Così, dopo la famiglia Obama e la Regina d’Inghilterra -continua la Cia- cresce la voglia di prodotti agricoli “fatti in casa”, freschi e genuini e che riportano nelle nostre case il senso della stagionalità dei cibi. E la tendenza non è più soltanto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma comincia a prendere piede stabilmente anche nel nostro Paese, in particolare nel Nord Italia (45 per cento). Basti pensare che ormai sono centinaia i comuni che mettono a disposizione piccoli appezzamenti pubblici abbandonati -conclude la Cia- da assegnare ad agricoltori “amatoriali” col doppio vantaggio di spazzare via il degrado dal verde cittadino e promuovere la sana alimentazione “fai da te”.

 

Vola l’export agroalimentare

Migliorano ancora le performance oltreconfine del “food” italiano, che “sbarca” nei mercati emergenti. Per il 2012 si prevede una crescita del 9 per cento.

 

Vola l’export agroalimentare Dopo l’Empire State Building e la Statua della libertà, il terzo luogo più visitato nella Grande Mela nel 2011 è stato l’Eataly, lo sterminato megastore del gusto “t...

I grandi chef portano in tavola l’agricoltura di qualità

La Cia al Fuorisalone del mobile insieme a Cracco, Battisti e altre “stelle” della cucina italiana, per trasformare i prodotti delle cascine in piatti super chic.

 

I grandi chef portano in tavola l’agricoltura di qualità La creatività dei grandi chef e la qualità dell’agricoltura italiana: l’iniziativa della Cia al Fuorisalone del Mobile di Milano v...