Si è conclusa la decima edizione della Festa interregionale del Pensionato di Anp-Cia. Nella splendida cornice del Teatro Savoia di Campobasso si sono riunite le delegazioni di ben sette regioni di Italia: Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria. La kermesse molisana ha rappresentato appieno il ritmo che la Cia-Agricoltori Italiani intende conferire agli appuntamenti annuali, ovvero il simposio tra agricoltura e cultura. Visite guidate con guide turistiche abilitate della regione hanno accompagnato i 250 ospiti alla scoperta del Molise, dal centro storico di Campobasso con il museo dei Misteri, la Chiesa di Santa Maria della Strada a Matrice, al Parco archeologico di Saepinum Altilia. Ma non solo socialità, la due giorni si è concentrata nella giornata di sabato in una tavola rotonda con ospiti d'eccezione, che hanno affrontato il tema delle pensioni dignitose e quello della sanità. Sul palcoscenico del Savoia i saluti del presidente Cia Molise Nicolino Potalivo, quelli del presidente Anp Molise Ugo Moauro e del vicesindaco della città di Campobasso, l'assessore Paola Felice. A seguire gli interventi del vicepresidente Anp-Cia nazionale Franco Fiori, dei presidenti delle sette regioni partecipanti e la conclusione affidata al vicepresidente nazionale Cia, Mauro di Zio.

Due gli obiettivi rimarcati durante il dibattito: valorizzare il ruolo attivo dei pensionati e sostenere le loro giuste rivendicazioni in tema di pensioni e servizi socio-sanitari, con un confronto aperto e leale con tutte le ostituzioni pubbliche. "E' necessario -ha spiegato il vicepresidente nazionale di Anp-Cia, Franco Fiori- che la vecchiaia non sia vissuta come malattia, ma come nuova fase della vita dell'individuo. Tre sono, infatti -ha continuato Fiori- gli elementi essenziali: pensioni dignitose, servizi socio-sanitari efficienti e sana alimentazione". Le difficoltà maggiori riguardano i primi due punti. "Purtroppo a livello nazionale -come ha rimarcato più volte il vice presidente Di Zio- il 36% dei pensionati, circa 7 milioni, percepiscono meno di mille euro lordi, un milione e 700 mila invece ricevono una pensione di 500 euro. Importi che fanno registrare nell'elenco delle povertà molti pensionati italiani". Forte delusione e preoccupazione è stata mostrata nel suo intervento anche dal presidente nazionale Anp-Cia Alessandro Del Carlo: "Le pensioni al minimo sono state dimenticate da tutti i governi, non c'è stato un decreto dall'inizio della pandemia che ha visto migliorare la condizione dei pensionati". Anp-Cia ha lanciato una petizione popolare per chiedere l'aumento delle pensioni basse. Sono state raccolte più di 100mila firme su tutto il territorio nazionale ed è stata depositata formalmente sia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e sia alla Camera dei Deputati. A tutt'oggi, però non è stata esaminata per mancanza di copertura economica. "Nonostante ciò, un risultato seppur flebile è stato raggiunto -ha commentato ancora Fiori- l'estensione della quattordicesima mensilità fino ai 1000 euro". La richiesta di Anp è garantire pensioni dignitose, portando quelle al minimo ad almeno 780 euro al mese, ridurre il carico fiscale, estendere la quattordicesima fino a 3 volte il minimo, considerare l'attività agricola come lavoro gravoso e usurante, tutelare donne e giovani, migliorando la misura "opzione donna" e defiscalizzare i giovani under 40 che creano nuove imprese, promuovere una legislazione nazionale sull'invecchiamento attivo. Il dibattito si è poi soffermato anche sulla medicina territoriale. La proposta, condivisa dagli oltre 250 partecipanti, è quella di ridisegnare la mappa sanitaria sui singoli territori, rafforzando il ruolo del medico di famiglia, il primo vero garante della salute del cittadino. Altra tematica affrontata durante il dibattito la precarietà dei servizi pubblici basilari, trasporto, servizi postali, farmacie, linee telefoniche e centri ricreativi. Infine, resta fondamentale e prioritario restituire all'imprenditore agricolo pensionato il giusto ruolo, in quanto grazie alla sua attività portata avanti negli anni con tenacia, assiduità e professionalità, ha risparmiato i territori dal degrado ambientale. Ringraziamenti e attestati di stima sono stati riconosciuti a Cia-Agricoltori Italiani del Molise, al suo presidente Nicolino Potalivo, al direttore Donato Campolieti e all'intera macchina organizzativa dell'evento.

Torna la Festa interregionale del pensionato. Per la decima edizione l'appuntamento è a  Campobasso i prossimi 25 e 26 settembre, presente anche la Cia Agricoltori delle Marche.  «La Cia promuove e sostiene ogni iniziativa di Anp - afferma Mirella Gattari presidente della Cia Marche - affinché i diritti di ogni pensionato siano tutelati. Abbiamo un obbligo, e non solo morale, nei confronti dei nostri pensionati che hanno costruito un paese meraviglioso e possono continuare a contribuire con la loro memoria storica. La festa, che ha subito lo stop a causa della pandemia lo scorso anno, è un importante momento non solo a livello istituzionale, ma anche ludico e di socialità per cementare sempre più la collaborazione tra le generazioni e tra le diverse Regioni. Un momento di socialità richiesto fortemente dai pensionati e al quale abbiamo risposto con grande entusiasmo».
L'iniziativa prenderà il via nella giornata di sabato con una degustazione guidata, a partire dalle 15 presso il Grand Hotel Rinascimento, dal titolo “Scuola del palato del gusto”. La giornata proseguirà alle 16,30 con il convegno "Le proposte dell'Anp -Cia: pensioni dignitose, con priorità per quelle al minimo, e una nuova sanità"; presiede Ugo Moauro, presidente Anp-Cia Molise, dopo i saluti di Nicolino Potalivo, presidente Cia  Molise seguirà la relazione di Franco Fiori, vice presidente Anp-Cia Nazionale e gli interventi delle autorità.
La tavola rotonda vedrà al centro il dibatto e gli interventi dei presidenti Anp-Cia Abruzzo, Lazio, Umbria e Toscana mentre le conclusioni saranno a cura di Mauro Di Zio, vice presidente Cia nazionale. Sarà inoltre presente il presidente Anp-Cia Nazionale Alessandro Del Carlo ed infine incontro conviviale presso Il "Grand Hotel Rinascimento". 

«In questo evento sono rappresentate sette Regioni che esprimono il 45 per cento degli iscritti della Anp Cia nazionale – precisa Fiori presidente regionale Anp-Cia – Questo incontro è una festa, un momento di svago e ha principalmente tre scopi: favorire uno scambio di esperienze tra pensionati; sottolineare il valore culturale della nostra categoria (agricoltura-cultura); esprimere il disagio di una categoria, soprattutto quella degli ex imprenditori agricoli a causa dei loro bassi importi, circa 500 euro: nelle Marche i pensionati sono 550mila mentre gli ex lavoratori autonomi 200mila, di cui la metà provengono dall'agricoltura. Le nostre proposte sono: garantire agli anziani pensioni dignitose; tutelare donne e giovani; rilanciare le aree rurali del Paese.  Siamo favorevoli ai vaccini e ad una sanità territoriale sostenuta in primis dai medici di famiglia dei quali vanno valorizzati i ruoli e potenziata la loro presenza».

Sono due le aziende agricole marchigiane che nei prossimi giorni saranno protagoniste alla 33° edizione del Sana, in programma a BolognaFiere dal 9 al 12 settembre. Il mondo del biologico, dunque, si dà appuntamento in questa quattro giorni sotto lo slogan “Il futuro riparte dal bio”. E la Cia-Agricoltori Italiani,con i suoi associati sarà tra gli interpreti del Salone, come ogni anno, per la promozione del biologico Anabio, con eventi dedicati e un grande spazio espositivo. In particolare giovedì 9 settembre dalle 11.30 alle 12.30 si terrà uno show cooking “Gnocchetti di patate con pomodorino giallo e guanciale di maiale” con degustazione abbinata ai vini della Cantina SeSì: Marche Rosato IGP Bio 2020. Agrichef Maicol Paoletti dell'agriturismo Montorso che insieme alla sorella Desiré prepareranno uno dei piatti tipici, ovvero degli gnocchi partendo dalla lavorazione delle patate ed un sughetto di guanciale, allevati nella loro azienda allo stato brado e pomodorini gialli dell'orto. «La nostra azienda – spiega l'agricoltore Paoletti - nasce come agriturismo nel 2002 con il nome di agriturismo Montorso, idea dei miei genitori Graziana e Graziano, quindi una struttura ricettiva con possibilità di alloggio per 11 persone. In seguito io e mia sorella, orgogliosi di questa attività, ci siamo un po' appassionati a questo lavoro, lei si dedica totalmente alla cucina, che è tipica marchigiana: produciamo pasta fresca a mano, proprio come una volta utilizzando il mattarello poi gli gnocchi con le patate del nostro orto giusto, e tanto altro. Mentre io ho sempre avuto l'idea di creare un'azienda capace di trasformare e vendere tutto ciò che produce, infatti poco più di un anno fa ho investito in un altra struttura adiacente all'agriturismo dove ho realizzato una piccola cantina aziendale. Si tratta di un moderno laboratorio dedicato alla produzione di salumi con suini allevati nella nostra azienda in stato semibrado, adesso stiamo allestendo un punto vendita aziendale dove raccoglieremo tutto i nostri prodotti e quelli delle aziende agricole limitrofe perché credo molto nella collaborazione tra le varie realtà del territorio».
Cantina SeSí è un'azienda agricola biologica a conduzione familiare che si trova tra le colline di Appignano del Tronto. «Una realtà nata nel 2014 dall'amore e dall'unione della nostra famiglia -fanno sapere
dall'azienda agricola - Il suolo argilloso tipico del territorio dei calanchi ci regala una vendemmia con poca quantità, ma ricca di qualità che trasformiamo in vino elegante e complesso. Da subito abbiamo iniziato un percorso di conversione al biologico per rispetto dell' ambiente che ci circonda e per un vino sempre più naturale. Siamo molto orgogliosi per l'opportunità che ci è stata data per partecipare a questo importante evento».
«Queste due aziende agricole, nostre associate – afferma la presidente della Cia Marche Mirella Gattari – tengono alta “bandiera delle Marche"; in questo importante appuntamento dedicato al biologico».
Nei quasi 400 metri quadri riservati a Cia, al Padiglione 37, Area A28 - B51, si affiancheranno dunque numerose aziende bio associate con le loro produzioni tipiche da ogni parte d'Italia: olio, vino, birra, legumi, cereali e farine, pasta, biscotti, miele e confetture, cosmetici e prodotti naturali. Non solo produzione, quindi ma anche cucina agricola al Sana con gli Agrichef Cia che si alterneranno ogni giorno nell'area Show-Cooking dello stand, per preparare piatti tipici regionali e mostrare al pubblico tutti i segreti delle ricette contadine.