Il Consiglio europeo ha chiuso l’accordo sugli obiettivi al 2030 in tema di clima   ed energia, prevedendo da qui a quindici anni il -40 per cento di emissioni di gas serra, il   +27 per cento di rinnovabili e il +27 per cento di efficienza energetica. Secondo Cia e Aiel   l’esito dell’intesa è deludente rispetto alla gravità degli effetti del cambiamento climatico in   atto. Pur riconoscendo, infatti, il valore di questi impegni come monito per gli altri grandi   Paesi, soprattutto Usa e Cina, in vista del prossimo appuntamento internazionale di Parigi   nel 2015, si evidenzia un’Europa ancora incerta e stretta nelle maglie del compromesso al   ribasso. Per Cia e Aiel ci vuole più coraggio se si vuole garantire un futuro alle nuove   generazioni, tanto più che i maggiori esperti sono oramai concordi nell’affermare che per   contenere il riscaldamento del pianeta sotto la soglia di +2°C (sopra la quale gli effetti   saranno devastanti) è necessario ridurre le emissioni climalteranti del 95% entro il 2050.