
Coerentemente con la Raccomandazione Europea del 22 Aprile 2013, attraverso il Piano per la Garanzia Giovani l'Italia attuerà misure volte ad assicurare ai giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni una formazione adeguata alle loro attitudini e sostenuti ed indirizzati verso il mondo del lavoro. Oggi, infatti, sono circa 1 milione e 300 mila i giovani italiani sotto i 25 anni che non lavorano e non studiano. Con i fondi europei della Youth Employment Initiative e del Fondo Sociale saranno attivati percorsi di alternanza studio/lavoro, di avviamento al lavoro, di apprendistato, di tirocinio e di auto-imprenditorialità, in un quadro di forte collaborazione tra autorità nazionali, regionali e territoriali. Un sistema di banche dati integrate, di piattaforme per l'incontro domanda/offerta e di comunicazione consentirà anche un continuo monitoraggio degli interventi e una loro valutazione. Secondo il presidente di Agia-Cia Luca Brunelli l'niziativa rappresenta senza dubbio un segnale di attenzione verso la disoccupazione giovanile, ma occorrono, tuttavia, misure più coraggiose quali: l’estensione del limiti di età almeno fino a 29 anni, la revisione del criterio della soglia occupazione (almeno 5 lavoratori a - tempo indeterminato) per l’attivazione dei tirocini, - l’inserimento nell’ambito del programma di misure per l’imprenditorialità giovanile, la previsione di incentivi alle imprese che ospitano i tirocinanti o assumono i giovani. Brunelli- dichiara negativo il fatto che gli incentivi alle assunzioni continuino a essere tarati esclusivamente sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato, escludendo di fatto il settore agricolo da tali benefici, dimostrando ancora una volta di non voler investire nell’unico settore che finora è riuscito a contenere almeno l’impatto occupazionale della crisi.