Siglato l'accordo commerciale tra Ue, e Canada, che apre la strada all’intesa ancora più ambiziosa con gli Stati Uniti. Con questo accordo si fissa per la prima volta il riconoscimento oltre oceano delle indicazioni d’origine dei prodotti agroalimentari. Aspetto, questo, veramente cruciale per l'Italia. L’intesa economica e commerciale è stata firmata a Bruxelles dal presidente della Commissione Ue José Barroso e dal premier canadese Stephen Harper, dopo quattro anni di negoziati. Questa avrà un effetto positivo sul Pil europeo da 12 miliardi di euro l’anno e di 8 su quello canadese, con un aumento del 23 per cento dei flussi commerciali pari a 26 miliardi. “Una pietra miliare per il mercato transatlantico”, lo ha definito Barroso, mentre Harper lo ha giudicato “eccellente”. Entrambi si sono detti “fiduciosi” anche per la sua approvazione, il cui percorso è ancora lungo: dovranno dare il loro ok le dieci province canadesi, i 28 stati membri dell'Ue e l’Europarlamento. L'accordo (ufficialmente battezzato Ceta, “Comprehensive economic and trade agreement”), secondo il presidente della Commissione Ue, potrebbe, quindi, entrare in vigore nel 2015. L’intesa prevede l'eliminazione del 99 per cento delle barriere tariffarie e l’armonizzazione degli standard tecnici Grossi benefici sono attesi nell’agroalimentare.