I progettisti Gaetano Cascino, Piero D’Angelo, Rosita Giammellaro, Sebastiano Lombardo dell’Università degli studi di Palermo si aggiudicano il primo posto per l’edizione 2013 di Giardineggiare, la kermesse del florovivaismo che ha coinvolto le piazze della città ornandole di giardini temporanei con l’obiettivo di esaltare i prodotti arborei della macchia mediterranea sapientemente reinterpretati da tutti i progetti delle Università coinvolte.“Per la capacità di interpretare e proporre un’estetica della precarietà contemporanea che tende ad innovare e adattare il giardino alle spazialità in divenire contemporanee”: queste le parole con le quali la speciale giuria tecnica ( composta dal Presidente di Commissione Arch. Antonella Melone paesaggista e vicepresidente AIAPP della macroregione Marche, Toscana e Umbria, Stefano Novelli Architetto e consigliere comunale di Grottammare, Gianpaolo Crescenzi Vicepresidente regionale Cia e vivaista che ha pesato per il 50%), giuria popolare (Helena Silveira Netto Trentin, Roberto Pazzi, Mario Petrelli che ha inciso per il 30%), e il voto liberamente espresso dai cittadini dal giorno 27 luglio al 31 luglio incidendo per il 20%) hanno decretato il progetto Futuro in coso come il più rappresentativo delle finalità perseguite dalla Biennale, ovvero ripensare il paesaggio tenendo condo dei valori e delle tradizioni custodite attraverso le essenze arboree della macchia mediterranea che caratterizzano il territorio. Di fronte ad una platea gremita, in occasione della serata finale del Cabaret Amore mio, si è svolta la premiazione ad opera del presidente Cia Ugo Marcelli, Pino Santori presidente MarcheFlor, il Sindaco Enrico Piergallini e il Prof. Sergio Martellucci, coordinatore della Biennale del florovivaismo, che hanno accolto il professor Manfredi Leone dell’Università degli Studi di Palermo responsabile del progetto vincitore Futuro in corso. A seguire, un riconoscimento anche per il progetto “Sbarchi clandestini”, realizzato da Elena Mori e Oasi di Elisabetta Maria Shmidtlein. Quest’ultimo, ha reinterpretato la pineta adiacente al Kursal come un vero e proprio punto di ristoro dalla calura di questi giorni. Soprattutto i bambini hanno apprezzato le tante amache dislocate tra i pini, vivendo il progetto a 360°. Entrambi comunque hanno saputo esaltare attraverso l’estro e la fantasia i prodotti del florovivaismo locale all’interno di giardini pensati per accogliere la cittadinanza facendola interagire con la natura sperimentandone la sensorialità. “Siamo giunti al termine di Giardineggiare a Grottammare, un interessante progetto che ci ha arricchito tutti, ha detto Pino Santori, Presidente MarcheFlor. Questi ragazzi ci hanno insegnato come, con la freschezza e la creatività delle loro idee, il florovivaismo possa contribuire anche ad esaltare la funzione sociale dello stare insieme oltre che continuare a rappresentare il cuore pulsante dell’economia locale portando il nostro territorio in tutto il mondo come riferimento per l’intero settore .”

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