L'Assemblea legislativa delle Marche ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge sulla multifunzionalità delle aziende agricole. Il testo, presentato dai relatori Luca Acacia Scarpetti dell'Idv e Graziella Ciriaci del Pdl, recepisce alcune modifiche del Codice civile e della legislazione   riconoscendo alle imprese del settore primario una più ampia gamma di attività. Gli agricoltori potranno integrare il reddito con l'offerta di attività culturali, divulgative e ricettive, compresa l'agricoltura sociale, attraverso fattorie didattiche e attività di riabilitazione. La legge semplifica anche le procedure per l'apertura di agriturismi, la vendita diretta, la produzione di energia e la salvaguardia del territorio. Il presidente della Cia di Ascoli Piceno commenta soddisfatto l’iniziativa legislativa, la quale dà all’agricoltore un nuovo ruolo, più a passo con i tempi, non solo produttore di beni primari ma anche di servizi purché abbiano un legame di connessione e complementarietà con l’attività agricola. Questa Legge segna il passaggio da una visione essenzialmente produttiva dell'agricoltura a una visione più ampia, che associa al settore agricolo funzioni ambientali, sociali e culturali, oltre che economiche. In una situazione difficoltà dei nostri agricoltori a competere a livello mondiale sulla produzione delle commodity , questa appare una alternativa concreta per sviluppare nuove forme di organizzazione aziendale che valorizzino il territorio locale.

Sulla questione posta con forza dalle organizzazioni di categoria dei commercianti sulla estensione dei posti letto e pasto il presidente precisa che non è contenendo il numero massimo dei posti a tavola che si garantisce che un agriturismo si trasformi in un ristorante, ma vigilando che nell’agriturismo sia sempre mantenuto il legame (dettato dalle norme regionali) tra attività produttiva agricola e le  attività di somministrazione di pasti e ospitalità.

 

Copia della Legge approvata