Un protocollo tra banche e imprese per mitigare l'effetto dell'ultimo colpo di coda di Basilea 2. E' lo scopo dell'iniziativa annunciata ieri dal presidente dell'Abi Giuseppe Mussari. Dal primo gennaio, infatti, terminerà dopo 5 anni la deroga temporanea concessa all'Italia sulla classificazione dei prestiti alle imprese definiti scaduti. Fino al 31 dicembre 2011 entrano in questa classe gli sconfinamenti alle imprese oltre i 180 giorni.

Dall'inizio dell'anno prossimo la regola non modificabile né rinviabile ulteriormente, per tutte le banche che rispettano i requisiti di Basilea2, é di 90 giorni. Il protocollo al quale hanno aderito Alleanza delle Cooperative Assoconfidi, Confagricoltura, Confediliza, Cia, Coldiretti, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia consente, tra l'altro, alle singole banche di offrire «soluzioni personalizzate alle imprese per il rientro degli sconfinamenti, anche ricorrendo a forme tecniche di finanziamento sostitutive».  Su questo argomento il Presidente della CIA di Ascoli Piceno e Fermo – Massimo Sandroni- dichiara che questa iniziativa da atto dell’attenzione che oggi il mondo delle organizzazioni di categoria presta alla questione del credito. Il presidente precisa che anche dietro le pressioni delle OO.PP l’assemblea legislativa delle Marche ha presentato una mozione bipartisan affinché la giunta regionale inserisca  nel Programma di sviluppo rurale "uno strumento capace di verificare, con gli istituti bancari, un ulteriore miglioramento dell'accesso al credito per le imprese agricole marchigiane". Conclude il presidente affermando che oggi gli istituti bancari non analizzano le imprese agricole con gli stessi parametri usati per quelle industriali, creando un palese svantaggio nei confronti delle prime che vedono così' vanificati tutti gli sforzi sostenuti per rilanciare il settore.