Risultati immagini per malerbe infestanti

L’evidenza di una difficile sostenibilità malerbologica in sistemi colturali di tipo biologico ha stimolato la necessità di implementare lo studio dei mezzi di lotta che possano supplire alla rinuncia dell’uso di erbicidi convenzionali. In questo ambito, si è ritenuto opportuno studiare le potenzialità agronomiche di “false semine” mirate all’impoverimento dello stock dei semi presenti nel suolo. In un agroecosistema toscano situato in Valtiberina (da oltre un trentennio gestito in “biologico”), sono state testate alcune lavorazioni (fresatura, estirpatura e erpicatura rotativa) mirate sia alla distruzione della flora infestante emersa che allo stimolo di nuove emergenze dovute all’arieggiamento degli orizzonti più superficiali del suolo. I 4-5 interventi effettuati sono stati in grado di ridurre a circa la metà o persino ad 1/3 l’intera banca seme presente (0-30 cm) in funzione della tipologia di intervento. Tuttavia, il migliore risultato agronomico si è verificato nell’orizzonte più superficiale (0-15 cm) dal momento che è questo lo strato maggiormente sottoposto all’azione fisica degli interventi. Le specie maggiormente “depauperate” sono state il Lolium multiflorum e la Sinapis arvensis dal momento che queste specie hanno una scarsa dormienza dei semi. I periodi di maggiore tasso di emergenza sono risultati strettamente legati alle esigenze termiche di ogni specie evidenziando così i rispettivi periodi di maggiore suscettibilità a germinare. In termini comparativi i risultati migliori sono stati quelli di erpice rotativo e della fresa anche se in questo ultimo caso il problema è legato alle sue spiccate esigenze di “tempera” del suolo. Per contro, in termini di gestione delle malerbe perenni l’estirpatura è risultata l’operazione in grado di gestire al meglio le chiazze di Convolvulus arvensis e Cirsium arvense. Ne consegue che la sequenza di interventi di erpicatura rotativa ed estirpatura appaiono in sintesi la strategia più opportuna per una gestione preventiva dell’infestazione “incombente” presente nel suolo.