Consistenti risorse finanziarie sono state messe a disposizione delle aziende agricole, dalla Regione. Per quanto riguarda il settore del floroviarismo — ha detto il vice presidente della Regione nonchè assessore all'agricoltura Paolo Petrini — domani adotteremo una delibera che prevede lo stanziamento di 180 mila euro per far fronte alla calamità del punteruolo rosso». Un altro importante aiuto per it settore agricolo che ha subito danni per l'alluvione dello scorso mese di marzo potrà arrivare con il Dgr 918 del 27/06/2011 per il quale le aziende dovranno presentare la domanda per accedere alle agevolazioni entro prossimo 12 agosto 2011. I soggetti ammessi, come ha sottolineato Angelo Zanotti funzionario della Regione Marche intervenuto al convegno di apertura di Giardineggiare a Grottammare organizzato dalla Cia, sono le imprese agricole, cooperative agricole, che abbiano subito danni superiori al 30% PLV ricadenti nei comuni colpiti dall'alluvione. L'intensità dell'aiuto a pari all'80% del danno subito e l'ammontare complessivo dello stanziamento e pari a 3,8 Milioni di euro.

Prendera' il via ufficialmente ad Ancona il 15 luglio con un seminario di lancio il Progetto 'Zoone', il cui obiettivo e' rafforzare ed estendere le reti di cooperazione con i Paesi dell'area adriatica per promuovere, attraverso un modello di zootecnia basato su conoscenza e innovazione le economie delle aree rurali, assicurando al contempo, la sostenibilita' ambientale, economica e sociale. Zoone (acronimo di 'Zoo technical Networking for a sustainable innovation in Adriatic Euroregion'), coinvolge tre Regioni italiane sei Paesi europei: Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia e Slovenia;

E' gia in moto nelle sue prime attivita da mettere in atto un ampio Progetto di Sviluppo Turistico dell'area fermana del territorio dei Sibillini. A lanciarlo a la Provincia di Fermo ed in particolare l'assessore alle politiche per la montagna Adolfo Marinangeli in collegamento con quello al turismo Guglielmo Massucci. L'attuazione si sta facendo in collaborazione con l'associazione "Sibillini Segreti e Sapori", presieduta da Giovanna Galbiati, che raccoglie molti operatori turistici del territorio montano.Il progetto prevede un coordinamento delle attività turistiche dell'area fermana dei Sibillini e di tutte le altre attività e servizi che incidono sul settore turistico in genere, al fine di apportare un'autentica rivoluzione positiva, con più organizzazione, professionalità, nuove metodologie e più utilizzo di tecnologia nel modo di fare turismo in questa zona.

II patrimonio aziendale agricolo delle Marche si e' ridotto del 24,4% in dieci anni, ma la decrescita e' piu' contenuta rispetto alla media nazionale, pari al 32,2%. La superficie agricola utilizzata (46 mila circa le aziende) e' diminuita del 4% , in Urea con il dato nazionale, ma con una performance migliore della media dell'Italia Centrale (-9,5%). Lo rivela il sesto Censimento nazionale dell'Agricoltura, condotto dall'Istat fra il 24 ottobre 2010 e il 31 gennaio 2011. Secondo l'assessore all'Agricoltura Paolo Petrini,il censimento conferma "il forte ruolo del settore agricolo nel presidio del territorio e del paesaggio regionale: quasi il 70% della superficie nelle Marche e' gestita da aziende agricole". Interessante l'aumento della dimensione media delle aziende, segno che "gli imprenditori stanno strutturando le loro aziende, con effetti positivi sulle economie di scala e la produttivita"'. Spicca la vocazione marchigiana all'uso dei terreni come seminativi, una percentuale dell'86,6% contro it 51,20/0 della media nazionale. La coltivazione della vite e' piu' estesa rispetto alla media nazionale: 30% delle aziende e' a vite, contro tl 23,3% nazionale, a conferma della importanza del settore vitivinicolo regionale. Nella media invece la percentuale di aziende di allevamento.
Non solo fotovoltaico. Le energie rinnovabili vanno molto aldilà dell'energia solare, anche se l'attenzione degli ultimi mesi, rinfocolata anche da alcuni provvedimenti legislativi (il decreto 28/2011 e il decreto ministeriale sul fotovoltaico) hanno distolto l'attenzione da un universo che invece conta altre tipologie di agroenergie. Ne è convinto il responsabile dell'asso-ciazione italiana energie agroforestali della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Marino Berton. «L'Aebion, la nostra associazione europea - spiega Berton- ha realizzato un'analisi partendo dai piani d'azione realizzatii dai 27 Paesi europei: è emerso che nel 2020 si prevede che il 56% dell'energia prodotta in Europa venga dalle bioenergie». E anche lo stesso decreto legislativo sulle fonti di energia rinnovabili non ha dettato regole solo per l'energia solare. «Quel decreto - aggiunge Berton - introduce anche la nozione di biometano, il metano prodotto dalla depurazione del biogas. È un gas povero con un 55-56% di contenuto di metano. In Europa si punta a depurare questo gas sottraendo anidride carbonica: si genera un metano molto simile a quello utilizzato nelle cucine delle case italiane. Il Dlgs 28 parla del biometano e delle strategie per incentivarne la produzione, definendo le specifiche tecniche per introdurlo in rete». Il tutto senza dimenticare le novità in materia di energia termica. «Sono infatti stabilite - continua il presidente dell'Aiel - delle soglie obbligatorie di energia termica da fonti rinnovabili. Si parte da una soglia del 20% per salire, nel giro di pochi anni, al 35% a poi al 50 per cento. Dal 2017 avremo la "soglia obbligatoria": per vedersi approvato un progetto su una nuova abitazione o una ristrutturazione occorrerà dimostrare di aver raggiunto la soglia di energia termica da rinnovabili prevista».