Nei giorni scorsi, il Consiglio dei ministri ha approvato l'atteso decreto legislativo sulle fonti energetiche rinnovabili, con le nuove regole per il settore agricolo. Questo decreto che recepisce la direttiva comunitaria 2009/28 sulla promozione delle energie rinnovabili, riesamina il sistemi di incentivi per le diverse fonti rinnovabili e fissa dei paletti che puntano a conciliare la crescita degli investimenti nel settore con l'esigenza di evitare speculazioni che contrappongano la produzione di cibo a quella di energia. Con questo decreto, in particolare, gli impianti fotovoltaici non potranno pin superare il limite di 1 megawatt e dovranno comunque avere una dimensione massima proporzionale alla superficie aziendale posseduta.In pratica, per istallare un MW si dovrà disporre di una superficie minima di 20 ettari. Al massimo si potrà dedicare al fotovoltaico il 10% della superficie agricola a disposizione.Di fatto, Il nuovo provvedimento da una sterzata rispetto al dilagare di impianti di fotovoltaico sui terreni che aveva fatto storcere il naso a molti operatori agricoli.
Così commenta il presidente della CIA – Sandroni- : Basta sottrazione di terreni produttivi, basta alla azione speculativa di operatori estranei al mondo agricolo, disposti a pagare cifre esorbitanti per terreni e materia prima, mettendo in difficoltà la tradizionale attività agricola, speculatori che sottraggono campi fertili facendo impennare i prezzi per l'acquisto e l'affitto dei terreni. Si invece agli incentivi statali, ma solo se sono a sostegno di impianti medio piccoli che affianchino l'attività agricola.