Risultati immagini per quote latte Dopo trent'anni finisce il regime europeo delle quote latte. Per Dino Scanavino la conclusione di questo sistema dischiude prospettive tutte da valutare e apre una serie di criticità. Ad esempio, a partire dal primo aprile, non si dovranno più compilare i registri per le quote, eppure una circolare dice che fino all'approvazione del nuovo decreto bisognerà proseguire con questo onere burocratico. Secondo il presidente della Cia, ora serve lavorare per una riorganizzazione del settore lattiero-caseario, in particolare per quanto riguarda la difesa del reddito degli allevatori. In questo senso, uno degli obiettivi è sicuramente il rafforzamento dell'aggregazione di prodotto (Op) per consentire una maggiore capacità di contrattazione nelle relazioni di filiera. E' essenziale, poi, la definizione di una strategia condivisa per il rilancio delle produzioni dei formaggi a più alto valore aggiunto della tradizione italiana. C'è poi il problema dei premi accoppiati per il latte: "La metà delle vacche non accederanno ai contributi della Pac a meno che non si sottopongano a una iscrizione coercitiva ad Aia e questo non va affatto bene -ha detto Scanavino-. Bisognerà porre rimedio a questa situazione e alla svelta, in caso contrario siamo pronti a ricorrere anche a vie legali". Infine il presidente Cia ha ribadito la necessità che si intervenga tempestivamente sulla questione nitrati, contribuendo così a rendere più efficiente e competitivo il sistema allevatoriale italiano.