La commissione Finanze da parere favorevole all’emendamento per pagamento entro 31/3 senza sanzioni e che stabilisce il diritto del contribuente a richiedere il rimborso qualora avesse versato e successivamente il Comune fosse risultato esente con la nuova classificazione. Continuano in tutta Italia le iniziative promosse da Cia e Agrinsieme per spingere l’esecutivo a un’azione di revisione sostanziale sull’Imu agricola. Nuove manifestazioni dopo quella di Ancona del 10 febbraio ’15 si sono svolte a Brescia e ad Asti, mentre la prossima settimana gli agricoltori scenderanno in piazza a Catania e a Venezia. “I problemi che affliggono il settore primario sono di estremo rilievo, le nostre aziende sopportano un carico fiscale e burocratico insostenibile mentre avremmo bisogno di maggior sostegno istituzionale. L’agroalimentare concorre per 25 miliardi di euro l’anno all’erario italiano ed è un settore trainante e una significativa forza economica. Se funziona l’agricoltura, funziona il Paese”. Per questo la  Cia proseguirà con iniziative al Sud, al Centro e nel Nord Italia, sollecitando il governo a rivedere le storture attuali del provvedimento per evitare che gli agricoltori debbano pagare un’imposta che non rispetta i principi di sostenibilità, equità e ragionevolezza.