Per Agrinsieme si tratta di un onere inaccettabile. La possibile imminente emanazione del decreto del ministero dell’Economia, che rivede l’applicazione dell’Imu nelle zone montane al di sotto dei 600 metri, è inaccettabile. Individua i terreni agricoli da assoggettare al tributo soltanto sulla base del criterio altimetrico dove sono situati i comuni e arriva a ridosso della scadenza dei termini di pagamento; oltretutto obbliga gli agricoltori a pagare in un’unica soluzione, entro il prossimo 16 dicembre, anziché in due rate come tutti gli altri contribuenti. Così Agrinsieme commenta il provvedimento in gestazione che eliminerebbe l’esenzione totale in circa duemila comuni. Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative invita quindi il Governo a escludere l’entrata in vigore delle nuove disposizioni per la loro indubbia violazione del principio sancito nello “Statuto del contribuente”, che vieta di prevedere adempimenti a carico dei contribuenti prima di 60 giorni dall’entrata in vigore di provvedimenti di attuazione di nuove leggi. Peraltro, molti dei comuni interessati dall’estensione dei territori colpiti dall’imposta ricadono in zone dove si sono registrati noti e disastrosi effetti del maltempo sia di recente che durante tutto il 2014.
Aggiornamento del 04/12/2014
Agrinsieme valuta positivamente l’azione del Parlamento, che ha chiesto ed ottenuto dal Governo l’impegno ad emanare un provvedimento urgente per bloccare la rata dell’Imu sui terreni agricoli in scadenza il prossimo 16 dicembre. “L’eventuale proroga non rappresenta tuttavia una soluzione del problema -sostiene il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari-. Si tratta di un provvedimento assolutamente iniquo sul quale occorre intervenire con misure correttive o alternative”. Per questo Agrinsieme si rende disponibile all’apertura di un Tavolo tecnico tra i ministeri competenti, Economia e Politiche agricole, e le Organizzazioni agricole, professionali e cooperative per trovare una soluzione equilibrata
Aggiornamento del 07/12/2014
Il Governo sospende pagamento Imu agricola per rivedere criteri. L’esecutivo ha annunciato la sospensione e il rinvio del decreto che imponeva il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli entro il 16 dicembre, riservandosi di utilizzare il maggior tempo a disposizione per individuare criteri più accurati e solidi con cui distinguere chi dovrà pagare da chi invece manterrà l’esenzione. Lo strumento tecnico per far slittare la scadenza (decreto legge da far confluire nella manovra o emendamento alla stessa legge di Stabilità) sarà scelto a breve, ma la decisione politica è stata presa e confermata dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. “Il pressing della Cia per trovare soluzioni al problema dell’imposta trova legittimi riscontri -ha detto il presidente Dino Scanavino-. Gli agricoltori non sono nelle condizioni di poter pagare un’ulteriore tassa”. Ma soprattutto per Scanavino “non si può applicare l’Imu con queste modalità, che sono inique, incostituzionali e si basano su errori e cattive interpretazioni. Il criterio altimetrico non può essere l’unico parametro di riferimento. Ovviamente la proroga “non rappresenta la soluzione al problema -ha evidenziato il presidente Cia- ma è comunque un intervento che apre a ulteriori e concrete possibilità di trovare una misura alternativa o correttiva all’Imu agricola”.
Aggiornamento del 12/12/2014
Imu agricola, dal Cdm probabile mini-rinvio al 26 gennaio. Agrinsieme chiede un Tavolo tecnico per trovare soluzione. Il Consiglio dei ministri oggi dovrebbe prorogare formalmente il pagamento dell’Imu sui terreni ex montani inizialmente previsto per il 16 dicembre e poi sospeso dopo le forti proteste della Cia e di tutto il mondo agricolo. Ma si tratta di un mini-rinvio, con tutta probabilità al 26 gennaio, ovvero la fine dell’anno fiscale. La proroga non potrà arrivare fino a giugno perché le regole di contabilità europea non permettono di accertare quest’anno un’entrata destinata a diventare effettiva così tardi. In ogni caso per Agrinsieme la proroga certo non rappresenta una soluzione del problema. Si tratta di un provvedimento assolutamente iniquo, sul quale occorre intervenire con misure correttive o alternative. Per questo il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari ha chiesto l’apertura di un Tavolo tecnico tra i ministeri competenti, Economia e Politiche agricole, e le organizzazioni agricole, professionali e cooperative, per trovare una soluzione equilibrata. Individuando insieme parametri, non meramente altimetrici, capaci di rispondere con maggiore efficacia ed equità alle esigenze degli agricoltori e dei Comuni, promuovendo una reale e sostenibile perequazione fiscale.
Aggiornamento del 19/12/2014
Imu agricola, dopo il “mini-rinvio” al 26 gennaio prima riunione Mipaaf-Mef su revisione dei criteri di esenzione . Il mini-rinvio al 26 gennaio della scadenza del pagamento Imu sui terreni ex montani e svantaggiati è arrivata in extremis all’ultimo Consiglio dei ministri anche grazie all’iniziativa tempestiva e pressante della Cia. Evitata la scadenza del 16 dicembre, si è tenuta una prima riunione a via XX Settembre tra il ministero delle Politiche agricole e il ministero dell’Economia per valutare le modifiche da apportare al decreto interministeriale a proposito delle aree di esenzione Imu dei terreni agricoli. La Cia ribadisce la propria contrarietà al prelievo Imu sui terreni agricoli montani e svantaggiati e chiede l’abrogazione della norma già per il 2014, tanto più alla luce dell’ aggravamento della situazione economica delle aziende causata dalle condizioni meteorologiche che hanno compromesso i raccolti e messo a dura prova il territorio. Dunque le soluzioni da trovare devono tener conto dell’impossibilità per gli agricoltori di sostenere ulteriori aggravi economici.