“Davanti ad una crisi che diventa ogni giorno di più difficile e complessa e soprattutto davanti al disinteresse del governo che non ha compreso la reale portata dei problemi delle imprese agricole, non possiamo che riprendere la mobilitazione sull’intero territorio nazionale”. Questo quanto detto dal presidente nazionale della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi .

Le imprese -sottolinea Sandroni presidente della Cia Provinciale di Ascoli Piceno - devono fronteggiare una situazione pesantissima: i costi produttivi sono arrivati a livelli insostenibili, gli oneri sociali sono sempre più gravosi, mentre i prezzi sui campi continuano a scendere in maniera preoccupante e gli adempimenti burocratici creano non poche difficoltà. La proroga di tre mesi degli sgravi contributivi Inps serve a poco. Non è stato rifinanziato il Fondo di solidarietà contro le calamità naturali e non ci sono stait chiarimenti sull'Ici per i fabbricati rurali”.

Rinnoviamo il nostro appello affinché vengano adottati provvedimenti straordinari in grado di ridare slancio e vigore all’azione e all’impegno degli imprenditori agricoli. Come si stanno trovando i fondi per il settore dell’auto, anche per l’agricoltura occorre individuare le risorse indispensabili per un settore in tracollo con la chiusura di migliaia di imprese, soprattutto quelle che operano nelle zone di montagna e nei terrori svantaggiati.

“riprenderemo la nostra mobilitazione, che si è sviluppata in alcuni comuni del territorio provinciale nello scorso mese di novembre e che prosegui con un sit-in presso l'assessorato all'agricoltura della Regione Marche e culminò con la grande iniziativa a Roma in piazza Montecitorio davanti alla Camera dei deputati. Ancora non abbiamo deciso le modalità della nostra mobilitazione, che compete agli organismi competenti della Confederazione, ma fin da adesso ci impegnamo affinché le nostre iniziative siano incalzanti e determinate, al fine di dare agli imprenditori quelle certezze e quelle prospettive che oggi mancano”.