Al Senato sono state  ritirate le cinque mozioni  presentate sul tema degli organismi geneticamente modificati e  trasformate in un ordine del giorno unitario che è stato approvato dall’Assemblea  praticamente all'unanimità.  Con l’ordine del giorno di Palazzo Madama, s’impegna il governo “ad adottare la  clausola di salvaguardia prevista dall’articolo 23 della direttiva 2001/18/ce e/o ad adottare  la misura cautelare di cui all’articolo 34 del regolamento (ce) n. 1829/2003, in base alla  procedura prevista dall'art. 54 del regolamento (ce) n.178/2002, a tutela della salute  umana, dell’ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare  italiano; a rafforzare la già efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con  il coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, il quale da tempo effettua verifiche per evitare la contaminazione tra colture geneticamente modificate e non e per controllare  l’eventuale presenza di sementi transgeniche non autorizzate; a potenziare la ricerca scientifica pubblica in materia agricola, ma confinando quella sugli Ogm in laboratorio,  affinché non ci siano rischi di contaminazione”. Un’iniziativa che la Cia ha subito commentato in maniera positiva, rilevando  l’urgenza, da parte dell’esecutivo, di approvare entro tempi brevi la clausola di  salvaguardia che è essenziale per tutelare la nostra agricoltura diversificata e di qualità.  Per l’occasione abbiamo ribadito che alla nostra agricoltura non servono gli  organismi geneticamente modificati e che bisogna far prevalere il principio di  precauzione. Di conseguenza, la clausola di salvaguardia è un elemento essenziale per  difendere la distintività del mondo agricolo italiano che fonda le sue radici sulla tipicità e  sulla biodiversità. Questo, tuttavia, non significa che la nostra posizione sia oscurantista. Abbiamo sempre sostenuto che la ricerca non va frenata, ma deve muoversi in ambiti ben precisi,  evitando che gli Ogm contaminino i nostri territori. Da qui, dunque, l’auspico che il governo si muova al più presto in questa  direzione, adottando la clausola di salvaguardia, come indicato chiaramente dall'ordine del  giorno del Senato.